BORDERLINE

una vita in bilico tra sogno e realtà

Creato da stella_errante il 08/02/2010

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La scatola dei desideri

Post n°256 pubblicato il 11 Ottobre 2012 da stella_errante
Foto di stella_errante

 

Uno strano senso di torpore mi pervade il corpo da capo a piedi, al punto che non fidandomi troppo dei miei sensi, decido di guidare lentamente verso casa.

Nonostante la stanchezza fisica e mentale che mi pervade, la sensazione è molto piacevole: un misto tra serenità, soddisfazione e appagamento. Sensazione che se dovessi definire con una sola parola questa sarebbe pienezza.

Giunta a destinazione, lo specchio dell'ingresso di casa mi rimanda un'immagine di me che mi sorprende. Ho proprio un'espressione stravolta: i capelli sono scarmigliati (i fermagli con cui li tenevo raccolti non hanno retto allo “scontro”), le guance sono arrossate e il trucco è ormai del tutto svanito. Ho proprio bisogno di una doccia rilassante e rigenerante al tempo stesso.

Chiudo gli occhi e ascolto il rumore dell'acqua che fresca scivola sul mio corpo, accarezzandolo. Con la mente ripercorro ogni attimo passato con lui.


Fuoco: “Devo ammettere che hai uno spiccato senso dell'umorismo”.

Terra: “Prego?”

F: “Indossare un tubino bianco per il nostro incontro è un po' come quando una sposa incinta si dirige verso l'altare vestita di bianco”.

Mi viene da sorridere perchè quella mattina, mentre lo indossavo, avevo pensato più o meno la stessa cosa.

T:”Ma infatti l'ho fatto di proposito. Mi piacciono i contrasti e l'idea di indossare qualcosa di candido per accingermi a fare qualcosa di torbido mi divertiva. Il candore esterno che cela la lussuria interna”.

Ridacchia e con finto stupore mi chiede: “Davvero ti senti torbida, perchè se è così mi piace molto il tuo stato interiore”

E poi sarei io la mente perversa!

T:”Ma no, un angelo come me! E ovvio che sto scherzando”, rispondo sbattendo più volte le ciglia.

F: “Hai proprio una faccia da schiaffi".

Decido di rimanere in silenzio, lasciando che siano il mio corpo e il mio sguardo a parlare per me.

 

 
 
 
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