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            Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, alla luce del grave fatto di sangue avvenuto a Posillipo, con una rapina costata la vita ad un ragazzo incensurato di 16 anni, denuncia ancora una volta il grave stato nel quale versano i cosiddetti “quartieri bene” di Napoli e chiede una rivisitazione immediata del progetto dei Commissariati di pubblica sicurezza previsto nel piano siglato lo scorso novembre in prefettura con il ministro Amato.

            “ Vomero, come Chiaia e Posillipo, oramai sono in balia della criminalità e delle baby gang – denuncia Capodanno -. I cittadini di questi quartieri un tempo tranquilli, oramai vivono nel terrore. Poco dopo le venti, al termine delle attività commerciali, cala il coprifuoco, la gente si chiude in casa ed esce con grande difficoltà. La chiusura delle sedi del Commissariato con il loro accorpamento al Vomero come a Posillipo costituisce un grave errore anche sul piano psicologico “.

            “ Difatti, oltre ad un più immediato intervento sul territorio di competenza – precisa Capodanno -, il Commissariato di zona costituisce indubbiamente un forte richiamo alla legalità, un presidio, una sorta di fortino dove il cittadino avverte un senso di sicurezza di fronte al dilagare della criminalità, organizzata e non. Lo Stato e chi lo rappresenta devono comprendono questo dato e fare un passo indietro, rivedendo il piano di riorganizzazione territoriale di questi presidi “.

            “ Così come è inaccettabile la chiusura del commissariato di PS al Vomero, lo è altrettanto quello di Posillipo – continua Capodanno -. Per questo ho scritto al presidente della I Municipalità, Chiosi, invitandolo ad iniziative congiunte per scongiurare, con l’attuazione del criticato provvedimento, il pericolo di un’ulteriore escalation della delinquenza e dei fenomeni legati alle baby gang che oramai accomunano i due quartieri, invasi, specialmente nei fine settimana, da orde di delinquenti di ogni risma e di ogni età “.

            “ La cosiddetta borghesia napoletana, i cittadini onesti e laboriosi che vivono sulle due colline sono chiamati a manifestare il loro dissenso – annuncia Capodanno -, sfilando per le strade della città, partecipando al sit-in di protesta che stiamo organizzando per sabato prossimo alle ore 11,00 proprio dinanzi al commissariato del Vomero in via Ruoppolo, al quale inviteremo, tra gli altri, anche Beppe Grillo, che in più di un’occasione ha dimostrato di avere a cuore le sorti di questa nostra martoriata città più di tanti parlamentari e pubblici amministratori che in essa vivono e che di essa sono espressione nelle istituzioni “.

            “ Se si ritiene, come noi lo riteniamo, da parte del governo che le forze dell’ordine presenti in strada per presidiare il vasto territorio napoletano non siano sufficienti – conclude Capodanno -, non resta che il ricorso all’esercito da mobilitare a Napoli in via eccezionale con compiti di polizia. Una soluzione che una volta e per tutte risolverebbe gli annosi ed oramai endemici problemi di ordine pubblico in città, dove, tra l’altro, il numero di persone uccise, in crescita continua e quasi quotidiana, è già salito al poco invidiabile primato di 54 morti “.

Anni di battaglie perché venisse trasferito dagli angusti locali di via Belvedere. Poi finalmente vide la luce poco meno di due anni fa, nell’ottobre 2005, in una palazzina ristrutturata, con costosi lavori a spese dello Stato, in via Ruoppolo, nei pressi della centralissima piazza degli Artisti. Di oggi la brutta notizia: chiude il commissariato di pubblica sicurezza al Vomero. La notizia, come era immaginabile, ha destato molto stupore e perplessità, nonché viva preoccupazione anche in relazione all’escalation di fenomeni criminosi che si stanno riscontrando nel popoloso quartiere collinare negli ultimi tempi. Un quartiere abitato da circa 60mila persone che, con l’indotto generato dalla presenza di quasi 2.000 esercizi commerciali, si raddoppiano con punte nei fine settimana. E’ evidente che l’accorpamento dei due commissariati Vomero ed Arenella in un’unica struttura all’interno dell’ospedale Cardarelli, priverebbe un vasto e popoloso territorio del necessario supporto che oggi si integra perfettamente con quello della stazione dei carabinieri del Vomero, che ha anch’essa competenza su di un territorio molto vasto, arrivando fino a Chiaiano. Le difficoltà verrebbero inoltre amplificate dagli annosi e mai risolti problemi di viabilità nei collegamenti tra la zona ospedaliera ed il Vomero. Pure se il patto per la sicurezza sottoscritto con il ministro Amato dovesse prevedere una simile soluzione, reputo che esso vada rivisitato, al fine di mantenere in vita la piena funzionalità del commissariato del Vomero, non solo per eventuali adempimenti burocratici di ufficio per le denunce .

Al riguardo invito i napoletani a continuare a manifestare la loro volontà affinché non venga soppressa la sede del Commissariato Vomero, scrivendo al presidente della Repubblica Napolitano, al ministro Amato ed al prefetto Pansa, ed inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica siallapsalvomero@libero.it .

Gennaro Capodanno

Presidente Comitato Valori collinari - Napoli