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L'effetto Pigmalione.
Post n°35 pubblicato il 20 Maggio 2008 da emozionidv
La spiegazione degli psicologi è che le nostre aspettative possono influenzare radicalmente le nostre relazioni con gli altri. In questo caso, le insegnanti credendo nelle possibilità dei ragazzini, si comportavano con loro in modo più incoraggiante e stimolante di quanto non avrebbero fatto normalmente. E i bambini reagirono, positivamente all'atteggiamento incoraggiante e alle aspettative positive delle maestre, impegnandosi di più nello studio e mostrando un maggior interesse verso la scuola. L'atteggiamento aperto e stimolante delle insegnanti aveva contribuito a sviluppare nei bambini doti e capacità che erano rimaste fino a quel momento in ombra. Ma l'effetto Pigmalione non si verifica solo nelle relazioni fra genitore e figlio o fra insegnante e alunno, ma in tutti i rapporti umani di qualsiasi natura siano. Per capire meglio come funziona l'effetto Pigmalione, vi chiedo di fare un piccolo esercizio di immaginazione. Immaginate di lavorare per due datori di lavoro diversi: il datore di lavoro A e B. Il datore di lavoro A ha avuto delle esperienze negative con i suoi precedenti impiegati, di conseguenza, vuole stare attento a non farsi raggirare di nuovo. E' convinto di non potersi aspettare più di tanto, pensa che i giovani siano tutti degli inetti, senza voglia di lavorare. Di fatto non si fida abbastanza di voi per darvi qualche mansione interessante, vi rifila soltanto compiti poco qualificanti. Il datore di lavoro B, è per sua natura un ottimista. Si aspetta molto da voi, ma non vi chiede l' impossibile, sa che farete degli errori, ma sa questi entrano nel vostro processo di apprendimento. Vi lascia un ampio margine di autonomia, ma allo stesso tempo è sempre a disposizione per darvi suggerimenti e chiarimenti. Sa notare i vostri progressi e voi sentite che il vostro lavoro viene riconosciuto e valorizzato anche dal punto di vista economico. Paure che si autoavverano. Un esempio chiarirà meglio quello che intendo. Prendiamo l'ipotetico caso di una ragazza con poca autostima che chiameremo Marzia. Marzia si considera poco interessante e, anche se è felicemente fidanzata, "sente" che il suo ragazzo prima o poi si stancherà di lei, come hanno fatto i suoi precedenti fidanzati. Marzia, quindi, vive nel timore dell' abbandono e questo timore le fa interpretare ogni momento di autonomia del suo fidanzato come un allontanamento. In altra parole, tutte le volte che il suo ragazzo vuole uscire con gli amici, o guardare la partita, Marzia interpreta questi fatti come la prova che il suo ragazzo stia già cominciando a stancarsi di lei. Dal momento che Marzia è insicura, tormenta in continuazione il suo ragazzo per sapere se lui la trova grassa, se l'ama, se la pensa, se non rimpiange la sua ex. Purtroppo anche se il suo ragazzo la rassicura, dicendole che è molto innamorato, Marzia continua a non fidarsi e a credere che prima o poi, lui finirà per stancarsi. Alla fine, grazie ai suoi atteggiamenti appiccicosi e soffocanti, le sue peggiori paure si avvereranno: il suo ragazzo finirà per stancarsi di stare con una partner tanto insicura e apprensiva. L'importanza della fiducia. L'effetto Pigmalione. La spiegazione degli psicologi è che le nostre aspettative possono influenzare radicalmente le nostre relazioni con gli altri. In questo caso, le insegnanti credendo nelle possibilità dei ragazzini, si comportavano con loro in modo più incoraggiante e stimolante di quanto non avrebbero fatto normalmente. E i bambini reagirono, positivamente all'atteggiamento incoraggiante e alle aspettative positive delle maestre, impegnandosi di più nello studio e mostrando un maggior interesse verso la scuola. L'atteggiamento aperto e stimolante delle insegnanti aveva contribuito a sviluppare nei bambini doti e capacità che erano rimaste fino a quel momento in ombra. Ma l'effetto Pigmalione non si verifica solo nelle relazioni fra genitore e figlio o fra insegnante e alunno, ma in tutti i rapporti umani di qualsiasi natura siano. Per capire meglio come funziona l'effetto Pigmalione, vi chiedo di fare un piccolo esercizio di immaginazione. Immaginate di lavorare per due datori di lavoro diversi: il datore di lavoro A e B. Il datore di lavoro A ha avuto delle esperienze negative con i suoi precedenti impiegati, di conseguenza, vuole stare attento a non farsi raggirare di nuovo. E' convinto di non potersi aspettare più di tanto, pensa che i giovani siano tutti degli inetti, senza voglia di lavorare. Di fatto non si fida abbastanza di voi per darvi qualche mansione interessante, vi rifila soltanto compiti poco qualificanti. Il datore di lavoro B, è per sua natura un ottimista. Si aspetta molto da voi, ma non vi chiede l' impossibile, sa che farete degli errori, ma sa questi entrano nel vostro processo di apprendimento. Vi lascia un ampio margine di autonomia, ma allo stesso tempo è sempre a disposizione per darvi suggerimenti e chiarimenti. Sa notare i vostri progressi e voi sentite che il vostro lavoro viene riconosciuto e valorizzato anche dal punto di vista economico. Paure che si autoavverano. Un esempio chiarirà meglio quello che intendo. Prendiamo l'ipotetico caso di una ragazza con poca autostima che chiameremo Marzia. Marzia si considera poco interessante e, anche se è felicemente fidanzata, "sente" che il suo ragazzo prima o poi si stancherà di lei, come hanno fatto i suoi precedenti fidanzati. Marzia, quindi, vive nel timore dell' abbandono e questo timore le fa interpretare ogni momento di autonomia del suo fidanzato come un allontanamento. In altra parole, tutte le volte che il suo ragazzo vuole uscire con gli amici, o guardare la partita, Marzia interpreta questi fatti come la prova che il suo ragazzo stia già cominciando a stancarsi di lei. Dal momento che Marzia è insicura, tormenta in continuazione il suo ragazzo per sapere se lui la trova grassa, se l'ama, se la pensa, se non rimpiange la sua ex. Purtroppo anche se il suo ragazzo la rassicura, dicendole che è molto innamorato, Marzia continua a non fidarsi e a credere che prima o poi, lui finirà per stancarsi. Alla fine, grazie ai suoi atteggiamenti appiccicosi e soffocanti, le sue peggiori paure si avvereranno: il suo ragazzo finirà per stancarsi di stare con una partner tanto insicura e apprensiva. L'importanza della fiducia. |
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il 21/09/2009 alle 09:58
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il 10/07/2009 alle 22:20
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il 07/06/2009 alle 00:05
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il 19/05/2009 alle 10:37
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il 19/01/2009 alle 16:43