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Capitalisti e Politicanti

Post n°21 pubblicato il 26 Maggio 2010 da sinistra.popolare

CAPITALISTI E POLITICANTI

PENSANO CHE CHI LAVORA (O CERCA LAVORO) SIA UN LORO ZIMBELLO.

 

Hanno voluto un'estensione selvaggia del lavoro precario e licenziamenti più facili perché, dicevano, avrebbe consentito più lavoro, specie per i giovani. Molti, invece, sono costretti a lavorare perfino gratis (li chiamano stages) o devono pagare caro per avere qualche speranza in più di lavoro (come per i "master").

Nelle campagne elettorali hanno promesso milioni di posti di lavoro, ricchezza e felicità per tutti ma sono sempre di più quelli che guadagnano 800-1000 euro al mese (ed anche i disoccupati). Malgrado ciò continuano spudoratamente a parlare di costo del lavoro ma non parlano mai, per esempio, di quanto i grandi palazzinari hanno fatto aumentare il costo delle abitazioni.

Dopo due anni di buffonate sulla "crisi ormai passata" e "ben superata", dopo aver continuamente detto che erano bugiardi e disfattisti quelli che parlavano di crisi, ora annunciano "duri sacrifici". All'improvviso come se tanti lavoratori, soprattutto giovani, non vivessero già in condizioni da medio evo.

Da decenni si abbassano i salari e le pensioni, si calpestano i diritti, si riducono i servizi ed aumentano costi e tariffe. Duri sacrifici furono imposti nel 1992 perché il debito pubblico era troppo alto e altri, ancora più duri, cinque anni più tardi per poter entrare nell'euro.

Ora ne preparano altri perché l'euro è crollato (dopo solo sette anni!) e si grida ancora al debito pubblico.

La vera spesa pubblica è quella dei loro compari ladri, quelli che ridono di notte per le disgrazie altrui e spendono i loro soldi in cocaina e donnine da mille euro a notte. Senza vergognarsi, hanno dato la colpa ai pensionati della disoccupazione giovanile ed invece hanno tolto le pensioni e le liquidazioni ai giovani.

Illudendosi che i proletari siano grulli, ora si vantano che i deputati (o qualche alto papavero) guadagneranno 14.000 euro al mese anziché 15.000!

La verità è che devono crescere i salari, i diritti ed il rispetto della dignità, l'occupazione, devono diminuire gli infortuni e le malattie professionali, l'orario di lavoro, le tariffe, l'evasione fiscale e le ricchezze che intascano i capitalisti.

Questa è la ricetta contro la crisi, non quelle che ripetono loro da vent'anni imponendo sacrifici a cui seguiranno sempre solo sacrifici peggiori.

IL CAPITALISMO E' LA MAREA NERA CHE PORTA OVUNQUE MISERIA E DESOLAZIONE, EGOISMO ED IMMORALITA' POTERE AI LAVORATORI! GIUSTIZIA E PACE PER TUTTI!

 

COMUNISTI SINISTRA POPOLARE

 
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