..E così (POE)sia..

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HABLAME LUNA

 

AREA PERSONALE

 

...CAREZZE IN PUNTA DI PENNA...

Volando nelle altezze celesti
ritrovo il messaggio dello Spirito
che mi parla di Te e mi solleva
con le ali degli Angeli
verso l’immensità di Dio,
mostrandomi la bellezza del mondo
un fiore che sboccia nell’anima
dono della Vita che si apre
come una fiamma inestinguibile
nutrita dal Tuo Amore.

© Antonio Bigliardi

 

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Post N° 113

Post n°113 pubblicato il 29 Agosto 2006 da skyewish
 
Foto di skyewish

Marì.

Sono trascorsi cinque giorni da quando sei partita. Cinque giorni  trascorsi ad abbracciare tua figlia, mia amica da una vita…praticamente due sorelle siamo, io e lei…
Cinque giorni a cercare risposte inesistenti, per placare la sua disperata sete di perchè, per stemperare un dolore inesauribile, tanto forte da poterlo toccare…tanto intenso da riuscire a ghermirlo con il preciso intento di stracciarlo…per estinguerlo.
Maria…sei stata la mamma di tutta la compagnia…ognuno di noi ha un ricordo di te, ben definito…incancellabile.
Eri per qualcuno, la donna forte che sosteneva sulle spalle, il peso di un’intera famiglia, per qualcun’altro, la  mamma che dava consigli, per molti, la donna che, instancabile, preparava dolci meravigliosi che sapevano di…mamma, appunto. Come si può definire la fragranza di una madre…? Impossibile, ma se ripenso a te, ho ancora nelle nari, gli effluvi emanati dalla pastiera, dagli struffoli…se dovessi associarti ad un profumo… direi la zuccherosa impalpabilita dello zucchero vanigliato, nevicato sulla torta paradiso.
Marì…venivamo a prendere tua figlia e tu, dal terrazzo, facevi cenno di salire a casa…si apriva la porta e comparivi tu, sorridente, che ancora ti asciugavi le mani nel grembiule stretto attorno ai fianchi arrotondati, da donna del sud. “Ciao Marì, come stai?”, sorridevi ancora e senza rispondere alla domanda, chiedevi in quel dialetto, divenuto poi a me, tanto famigliare: “Tenet’ famm’?” il collettivo silenzio, veniva interpretato come un si e, felice di poter essere utile, ti inoltravi in cucina per uscirne poco dopo, con un vassoio stracolmo di dolci prelibatezze. Un’ovazione di cori maschili ti accoglieva e tu, accarezzavi le teste di tutti quei guaglioni, che erano un po’ figli tuoi, con una brusca tenerezza che ancora adesso mi sembra di percepire.
Marì…quando un mese fa, mi dissero che ti avevano portato in ospedale, pensavo al solito check up di controllo…io e Matte, ci siamo precipitati al tuo capezzale...convinti che ti avremmo trovata seduta con le mani intrecciate in grembo, a canticchiare le tue canzoni…invece, così non è stato.
Sai Marì, l’ultimo sorriso che, faticosamente ci hai donato, è stato ancor più dolce, di tutte le “sfugliatelle” che hai sfornato nella tua vita…il tuo sguardo pieno di lacrime inconsolabili, era come lama trafiggente…quando ti salutammo, pensavo fosse un arrivederci a presto…non un addio.
Maria…omen nomen, si dice…verissimo. Un nome piccolo e dolce, proprio com’eri tu.
…E allora, desidero ricordarti così: piccola, sorridente, bruscamente dolce e tutta presa ad impastare le tagliatelle o mentre mi vieni incontro, asciugandoti le mani sul grembiule, stretto sui fianchi arrotondati, da donna nel sud.
Anche a te, dedico una traccia su questa spiaggia…un’orma semplice, come sei sempre stata tu.
Che il tuo volo, possa essere finalmente colmo di serenità.
Con un inchino,
Ciao Marì…


Skye.

 
 
 
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INFO


Un blog di: skyewish
Data di creazione: 07/02/2006
 

 

...ASSONANZE EMOTIVE...

"La poesia è il salvagente  cui mi aggrappo
quando tutto sembra svanire.
Quando il mio cuore gronda
per lo strazio delle parole che feriscono,
dei silenzi che trascinano verso il precipizio...
quando sono diventato così impenetrabile,
che neanche l'aria
riesce a passare..."
(K. Gibran)



"Sarò una stella come le altre,
perché non c’è stella che s’inabissi:
ognuno rimane lungo il cielo,
lungo il lago ghiacciato...
ed io sono quel punto che rimane là,
tra il cielo e la terra,
sono il tu dove passa la mia anima
perché tutto è fermo,
i paesi che sfociano in vallate
e non c’è morte,
una soltanto,
che si distingua dalla vita."
(Carifi)

 

 

“Balla, balla bambina mia…
...chi balla cammina sull’acqua, e dentro una fiamma.”
(G.L.)


 

"C'era una stella che danzava
e sotto quella sono nata."

 

THE SPEAKER BOX

 Chiusi gli occhi e dopo tanti anni
sentii la musica del silenzio.
Quel silenzio che mi permette
di starmene da solo per conto mio, e mi lascia scoprire
che quel posto solitario nel mio cuore
appartiene solo a me, mi dice chi sono
si tratta di un posto eterno che non ha luogo né tempo…
E’ la mia anima.

(S.B.)
 
"Credo che la libertà sia uno dei beni che gli uomini dovrebbero apprezzare di più.
La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà."
(E. B.)

All’orizzonte di quell’ocenao ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per ripararsi durante un tifone, o per riposare e amare. Quell’orizzonte aperto sarebbe stato sempre lì: un invito ad andare.

(H.P.)

“La vita, tutta la vita, reclama l’eternità...la morte non è niente...pensa solo che vado nella stanza accanto...”
(Vanni)

 
“Non aver paura, sappiamo c’è un’altra via per correre con il vento..e ci lasciamo all’alba, con la promessa di ritrovarci al prossimo sogno.
Ti voglio bene oltre ogni mondo, soprattutto nel tuo persempre che sarà la mia casa.”
(Faby)

 
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