Armonie Smarrite

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Abbandoni ... ed era all'improvviso ostileil cielo di quella primavera, irta di mille aghi la sua lucee fastidioso l’odore di pulitoche tutto invadevaSi allontanava il ritmo delle ruotesulla strada ferrata e una cadenza nuova demoliva sopravvissute spoglie d’allegria Ero sola ad un tratto, sola, a balbettare di una vita lontanaa uno specchio pietosoche m’illudeva d’essere sempre miaSpento lo stordimento della vitaintollerabile il profumo delle rose,fragranti, inutili sirene....
.Giovanna, Angelo... vi abbraccio forte, amori miei!