Armonie Smarrite

A proposito di...


Con calma, dolcemente… Non capirò mai la violenta acrimonia che anima molte persone "non credenti" nei confronti di chi crede.Passeggiando per i blogs mi sono imbattuta in vari bloggers non credenti che, per impegno nel propagare le loro idee, per tenacia, per intolleranza, mi fanno venire in mente Savonarola. Si, ecco, sembrano dei piccoli Savonarola a rovescio, e di Savonarola hanno il sacro fuoco e la favella sciolta, incuranti delle contraddizioni in cui, spesso, si incuneano da soli. Il bello è che codeste persone, che inveiscono contro gli integralismi di ogni specie con atteggiamento fieramente sdegnoso, con le loro infiammate prediche telematiche e col loro atteggiamento estremamente critico e intransigente verso chi la pensa diversamente da loro, non fanno altro che dimostrare quanto profondamente integralisti siano essi stessi.Devo dire che un po' mi divertono, ma tutta quella forza, quell'ardore, quell'energia… profusi per dimostrare che? Che i non credenti sono più intelligenti dei credenti? Ok, va bene, se desiderate sentirvelo dire ve lo dico: siete più intelligenti, ma da questo momento aspetto una seria dimostrazione del vostro ingegno e della vostra superiorità intellettuale.Senza arrabbiarvi, però… con calma, dolcemente… Dimenticavo: a me, credente, non è mai passato per la mente di fare comizi o prediche contro gli atei, né di fare processi pubblici o privati contro chi non crede: il mondo è bello perché è vario e credo che se atei e credenti coesistono a stretto contatto di gomito, e di solito pacificamente, un motivo ci sarà pure… a me piace pensare che le diversità, di qualsiasi tipo, rendano vitale e dinamica l'esistenza e stimolino la ricerca a livello personale e sociale. E permettetemi un'ultima considerazione: l'intelligenza e il livello di razionalità delle singole persone non c'entra niente col fatto di essere credenti o meno; dal mio punto di vista tutti quanti dovremmo abbattere gli steccati e i confini coi quali a volte limitiamo il nostro pensiero, e operare una gioiosa accoglienza delle idee dell'altro, riservandoci  di riflettere su di esse per decidere se farle nostre o meno, ma sempre nel pieno rispetto della sensibilità altrui, con calma, con benevolenza, dolcemente…  
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 Un abbraccio immenso, figli