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Post n°15 pubblicato il 19 Settembre 2008 da alfa.omega_2008
1.Il Fuoco: folklore e superstizioni Se provassimo a risalire indietro nei secoli, risulterebbe pressoché impossibile riuscire a datare l’origine della scoperta del fuoco. è una “creatura” così necessaria e importante da ritenere che sia stata una delle prime ad essere scoperta. Il fuoco brilla,riscalda, illumina, brucia, purifica, cuoce vivande. Con il suo calore è una insostituibile fonte di energia; però se aumenta di volume e di forza allora sfugge al controllo dell’uomo e produce effetti catastrofici, divora e distrugge case, coltivazioni e boschi. Il profeta Geremia preannuncia un incendio spaventoso che divamperà nella foresta e si propagherà all’intorno senza che sia possibile arginarlo (Ger21,14;22,6-7). E Gioele emette l’amaro lamento per l’immane sciagura di un incendio che ha devastato ogni cosa: «Il fuoco ha divorato i pascoli della steppa e la vampa ha bruciato tutti gli alberi della campagna» (Gl1,19-20). Ben presto l’attenzione dell’uomo per il fuoco è passata dal senso reale del termine a quello metaforico. E si è parlato del fuoco del rimorso, del fuoco della collera, della gelosia, della parola, della guerra e della spada, e anche del fuoco nelle ossa e del fuoco dell’amore; l’amore è un incendio colossale che avvolge tutto e non risparmia nulla. «Forte come la morte è l’amore, tenace come gl’inferi è la passione: le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore!» (Ct8,6). Nelle religioni primitive, che si perdono nella notte dei tempi, si distingueva un triplice fuoco: il Celeste (ed era il Sole), il Terrestre (era la fiamma del focolare prodotta da due pezzi di legno con lo sfregamento dell’uno contro l’altro) e l’Acquatico (era la folgore che guizza dalle nubi). Molti popoli trattavano il fuoco al pari di un vivente e per questo, lo ritenevano meritevole di tanti riguardi. Attorno a questa convinzione sono andate formandosi numerose credenze e riti domestici celebrati attorno al camino, considerato come il centro della vita familiare. Qui la fiamma doveva costantemente brillare e se, per disgrazia o per negligenza, la si lasciava spegnere, la colpa veniva severamente punita. ......................continua |
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Inviato da: coretlumenchristi
il 10/01/2012 alle 22:40
Inviato da: solopace.ale
il 27/01/2009 alle 18:18
Inviato da: Gianpiero69
il 19/09/2008 alle 17:44
Inviato da: coretlumenchristi
il 18/05/2008 alle 12:34