SognatoredifrodoLe parole ramazzate e nascoste sotto l'angolo del tappeto |
AREA PERSONALE
SIR GEORGE SOLTI. TRAVIATA PRELUDE ACT III
COMPLESSO BANDISTICO "CITTÀ DI CREMONA"
MENU
« Caramella | Chiudo per ferie (non es... » |
Cacciatori vil razza dannata! (l'odio continua)
Post n°48 pubblicato il 10 Aprile 2012 da sognatoredifrodo
Nutria, Myocastor, alloctono, autoctono, endemico, non endemico, naturalizzato, non naturalizzato, infettivo, non infettivo, protetto, non protetto, devastatore assoluto o povera creatura indifesa. Quante parole. Ma perché non chiamarlo col suo vero nome: castorino. Si, la piaga del nuovo millennio si chiama castorino, come certe pellicce “accessibili” a consumatori ormai da museo. Proprio così, il problemone di questi “toponi” è prezioso strascico dei “nuovi ricchi” ma non a sufficienza per comprare la pelliccia di visone (del resto si sa chi non è topa necessita almeno di pellicia di topo; chi è topa non ha bisogno di talpa). Il castorino non se lo filavano in tanti, dopotutto le signore con pelliccia di pregio continuavano a snobbare le altre che erano riuscite ad avere la ”peliccia” di castorino, sicché gli allevatori, per dedicarsi a specie più commerciali, liberarono gli esemplari in natura. Non si parli di pietà, gesti caritatevoli se ne usano pochi quando si tratta di animali da pelliccia, allevati ed abbattuti con metodi che non sono poi così gentili e pietosi. Li liberarono in natura per non sostenere i costi per l'eutanasia e lo smaltimento delle carcasse, troppo facile e non sensazionale per essere ricordato. E dopo? La favola di questi animali extra-cee fu anonima fino a quando questi, uniti e moltiplicati, si diffusero in gran numero, complici anche gli alligatori, così poco presenti sul territorio, che nel patrio suolo dei castorini cercano di interpretare i predatori naturali. Ed ora sono tanti, questi castorini, e mangiano, mangiano talmente tanto che non c'è più nulla da mettere nei bio-massa. Che fare? Riunioni, summit, conferenze, astrologi ed oracoli. Ci provammo con le gabbie, ma una volta in gabbia il castorino lo si infilza, lo si brucia vivo, lo si affoga, ci si butta sopra l'acqua bollente... Che fatica! Facciamo una bella cosa. Preghiamo i cacciatori, ma non tutti, solo quelli di rigida morale e integerrime virtù, di andare a praticare ciò che gli piace tanto, ovvero andare in giro a sparare, per incentivarli gli concediamo di farlo ovunque gli faccia piacere ed ovviamente quando trovano un briciolo di tempo, naturalmente pagando loro il disturbo e rimborsando le spese, dopotutto per il bilancio di una provincia qualche decina di migliaia di euro sono un costo sostenibile se sul territorio vi sono cacciatori felici a tutelare il nostro benessere, depurato dal castorino. Saltuariamente qualche incidente può capitare, una lepre può anche succedere sia scambiata per un castorino, ed i cacciatori esclusi dalla nobile missione non porteranno rancore, purché siano partecipanti alle esequie delle mortali spoglie del “credevo fosse un castorino”, che solitamente avvengono in casseruola. Ma a quanto pare il castorino è creatura del Demonio di puritana memoria, perché più se ne fa strage più questi, per legge un po' di natura un po' del contrappasso, sembrano diventare sempre più numerosi. Che fare dunque, con questo castorino. Trattasi di animale feroce e pericoloso, in tutto il mondo e in tutta la storia sembra ci sia uno ma uno di numero caso di aggressione all'uomo, statistica terrificante, e poi porta la leptospirosi, oppure no, non è vero, ma la prudenza non è mai troppa. Le mamme, terrorizzate, come Natura comanda sono pronte a difendere la loro prole inebetita di pay-tv e videogiochi 3D, perché il castorino è una minaccia concreta, anche se i loro figli i castorini li hanno sempre e solo visti dall'alto dei finestrini dei loro SUV. Ma attenzione: le amministrazioni non sono mica giunte ad autorizzare una strage per il bene del cittadino così a cuor leggero. No. Prima si sono consultati tutti gli Enti aventi voce in capitolo, ed iscritti all'albo dell'Acronimo Accattivante: quindi si è chiesta consulenza al GHET_VIST, al EL_SIVET, al SA_DIGHET, al SA_FOM, al GHE_SERET, al SA_CUMBINET ed al ANDOM_AL_BAR?. E tutti questi Alti Enti hanno dato Alta indicazione in merito, vale a dire che il castorino è diffuso tanto e va eliminato perché fa i buchi. Possiamo forse tralasciare il pericolo crolli di argini e dighe perché il castorino vi scava le proprie tane? Qui si parla di Protezione Civile, non di violaciocche. Poco importa ora se le amministrazioni hanno dato in appalto i lavori a Ditte Specializzate che costruiscono argini e dighe con l'albume montato a neve che non conterrebbero la pipì di un bambino. Che fare quindi, con questo castorino che non ha nemmeno un profilo su Facebook? Una mezza speranza la poteva dare la volpe, se non fosse per il particolare trascurabile che da anni anche questo canide (autoctono, alloctono, endemico, non endemico, naturalizzato, non naturalizzato etc.) è facente parte di un proprio piano di contenimento specie, attuato sempre da cacciatori di rigida morale e di integerrime virtù, sempre colla vivida preghiera di svolgere dalle Amministrazioni questa opera di Utilità Sociale, ovviamente sentenziata da Enti aventi Acronimo Accattivante. La comica sta anche nel fatto che qualche biologo, qualche ricercatore e qualche laureato in Scienze Non Necessarie al Campionato Calcistico, si sono presi la scomoda ed inutile incombenza di verificare usi e costumi del castorino per poter approdare ad una soluzione che magari comprende Leggi di Natura, ma queste tecniche, economicamente non conformi al CalcioMercato, non sono applicabili. Potremmo forse avanzare rivendicazioni al mondo delle pellicce, quale causa unica di questa invasione di castorini? Giammai, perché il mondo della moda rappresenta il Made in Italy nel mondo, e poi il mondo delle pellicce risente della crisi, diminuzione del 9000 percento delle vendite, posti di lavoro a rischio e la richiesta dell'apertura di un tavolo con il governo per sostenere il settore. Un modo per risolvere il problema del castorino in modo sicuro c'è, e sarà anche economicamente sostenibile, anche se poi ci sarà da valutare ammortizzatori sociali e una soluzione di mobilità e flessibilità ad hoc per i cacciatori di rigida morale e integerrime virtù che tuttora si accollano la pesante incombenza della eliminazione del castorino. … dicevamo... il modo per risolvere il problema del castorino c'è. Ma attualmente non è ancora scaricabile sul vostro Iphone o Android. |
Inviato da: GothMakeUp
il 25/07/2017 alle 14:40
Inviato da: upZseven
il 17/08/2013 alle 14:08
Inviato da: upZseven
il 11/08/2013 alle 23:31
Inviato da: sognatoredifrodo
il 13/03/2013 alle 10:05
Inviato da: upZseven
il 10/03/2013 alle 16:19