Dedico  la Buonanotte alle paroleA quelle non detteA quelle rimaste  intrappolate tra la gola e l'animaA quelle sprecate come inutile fiato al ventoA quelle inascoltate, mugugnate tra le lacrimeA quelle pensate e poi esternate in maniera diversa, quindi, frainteseA quelle scritte che ognuno ha interpretato a modo suoBuonanotte a quel che ho  dettoBuonanotte a quel che ho  taciutoBuonanotte…

Lacrime che rigano le  goteLacrime che si prendono gioco della bellezzaLacrime che mi scavano dentroLacrime pronte a dilaniare cuore ed animaLacrime che sprigionano rabbia e doloreLacrime che mi rendono  irrequietaDiversa da ciò che sonoDiversa da ciò che mi rende serenaDa ciò che mi rende sempliceLacrime che non smettono  di venir giùLacrime taglienti come lame di…

Non  sono ancora pronta per la recita della compassione"Forse verrò a salvarti"....Forse....La mia pena è grigiaE' come un pellegrinaggio fatto senza conversioneHo centrifugato sogni e desideri in un impasto informePoltiglia d'angeli e cenere di demoniOggi i miei pensieri  sono anelli di fumoIntrappolati in un armadio senza porteHo strizzato le giugulariHo nascosto l'animaHo svuotato il cuoreAmen!

C'era un tempo in cuiPur non sapendo nuotareStavo bene nella sacca dell'inesistenzaRiuscivo a non affondareTutto era al suo postoAnche ioPiù per mia volontà e non di altriNon esisteva differenza tra il giorno e la notteTra il fango e l'oroDominava solo una pacata  leggerezzaPoi, all'improvviso una mano nemicaMi ha traghettata fino alla luceUna luce accecanteUna luce…

Oggi  il cielo è grigio ed ammaccatoAssomiglia ad una vecchia pentola d'alluminioChe rovescia acquaNon so se è pioggia o piantoSo che mi  bagna il cuoreMi fa sentire freddo! 

E' PrimaveraDai rami di questa stagionePenzolano grappoli di glicineColorano l'ariaAcquietano gli animiRapita  ascoltoIl silenzio del risveglio.

A piedi  nudiPercorro sentieri accidentatiMi aggiro tra esistenze spiegazzate e perseTra statue di gesso che si lasciano comprareIl sangue  urla mentre la voce taceNon so se per obbligo o per piacereAlla fine del cammino ritorno sempre da meMa, c'è sempre qualcosa che mancaForse più di qualcosaNon so bene cosa siaSento solo che non c'è.  

La mi anima è inquietaHa gli  occhi spettinati e la pelle che profuma di stanchezzaMi hai portato dove non volevo andareMi hai fatto scrivere pagine che non volevo scrivereMi hai fatto raccogliere  fiori e vetriAdesso è già notte, mi fermo a riposareVorrei guardare le stelleMa, continua a piovereStranamente adessoE'  il sereno a farmi paura.  

Mi sono smarritaCon affanno mi ricercoTra i lenti cammini delle nuvoleEd il veloce scorrere delle oreDove c'è aria e dove c'è afaSotto pietre grezze e dentro foglie  carnoseChe faticosa ricercaQuesta umidità rende tutto più pesanteNeppure un uccello come meRiesce a spiccare il voloHo piombo sulle aliSe strizzo l'animaAnnega il cuore

Cammino...Osservo la gente, sagome in movimentoLe loro anime sembrano  fantasmiGelidiAssentiIndifferentiAnime grige come queste nuvoleNude come questi alberiPoi guardo te e penso:Sei il mio sole!