Colonna Sonora di queste parole: Blade Runner, le note di Vangelis. Aperture verso luci e scie di un ritmo freddo ma vissuto, discese rapide come cascate di informazioni o voli liberi di piume e di vesti che il futuro non ha reso meno sottili e sensuali. Note che scivolano come maree di pensieri e immagini, ritmi e pause, quasi respiri. Fino alla sua voce: Rachel, il legame malinconico che spiega il valore di una vita e delle sue diapostive.
Non so nemmeno perché ho preso questo CD dallo scaffale. Non era davvero l'ambientazione cyberpunk a far suonare le mie note. Ma in fondo ci sta... perché l'opera di Vangelis è prima di tutto sensazione, probabilmente la musica che più amo, che sta in cima ai miei gusti. E un po' c'entra, perché nei miei pensieri c'erano la magia e la fantasia... e come sempre mi sono seduto qui a scrivere senza voler dire, ma per mettermi allo specchio dei tuoi occhi, di te che leggi, e così raccontarmi ancora un po'.
Stavo scrivendo qualche frase a una persona cara, per porgerle solo un saluto, un cortese ma sentito sorriso per il rientro dalle Vacanze. Parole serene e per certi versi "leggere" che poi, magicamente, si sono trasformate in una scena... un'emozione di quelle scritte a lettere sfumate e colorate, di quelle che profumano così tanto di Anima e di Animo.
Ecco la magia che avevo in mente quando ho preso il CD dallo scaffale: chiudere le mani come per custodire un segreto e non tenere dentro che aria, ma crederci così tanto - che quelle mani siano una culla di emozioni, che quelle mani ne stiano tenendo delicatamente un'altra - da sentire il bisogno di guardarci dentro.Come bambini che sporgono i loro occhioni dalle finestre pastello di una casa di bambola, o attraverso le portiere di un'automobilina... per guardarci dentro e vederci oltre.
L'abbiamo provata tutti, quella sensazione di guardare il piccolo mondo dei nostri balocchi, di avvicinarci sempre di più come a voler diventare noi stessi altrettanto minuscoli, come a volerci mettere i piedi in quel mondo per noi tanto magico. E poi... l'incantesimo: quel mondo che improvvisamente va oltre il nostro sguardo... e la nostra Fantasia che lo ridipinge. E allora non esiste più solo l'interno della casa di bambola, con i suoi letti da principessa e le sue stoviglie in latta luccicante... non esiste più il sedile imperfetto dell'auto, non esistono più il volante e le tracce dei pedali appena in rilievo sulla scocca... La Fantasia ci mostra la scena principesca di un banchetto, o la tranquilla vita famigliare in stile coloniale... o il pilota avventuriero alla guida di un'auto imbattibile.
Magia e Fantasia. Vanno spesso a braccetto quando guardiamo le piccole cose. Quelle colorate a pastello e quelle appena abbozzate o solo suggerite. E così ho provato a chiudere le mie mani e a guardarvi dentro... immaginandovi emozioni e quotidianità, e altre mani che tenevano le mie, e passi sulla spiaggia e corse controvento. Ho guardato dentro e provato a sentire di più il mio cuore.
Ogni cosa, ogni piccolo petalo di fiore tenuto sul palmo e guardato da vicino, è il semplice pretesto per far correre Pensieri e Sensazioni. E in questo modo si leggono gli istanti per tenerli un po' con sé. Ed essere più vivi o semplicemente più veri... perché, come quando eravamo bambini, è nelle piccole cose che vediamo i grandi giardini della nostra gioia.
E in fondo questa musica di Vangelis ci sta davvero bene.
Inviato da: sybil2511
il 08/11/2009 alle 21:52
Inviato da: Hawke_76
il 01/10/2009 alle 19:46
Inviato da: bibastella.b
il 18/06/2009 alle 11:21
Inviato da: pelledilunav
il 14/05/2009 alle 22:24
Inviato da: pelledilunav
il 14/05/2009 alle 22:18