Ho con me l'inchiostro delle cose da scrivere, tutte le parole in fila negli occhi e nelle mani, qualcuna spintona un po' per essere la prima, o quella scritta meglio, qualcuna ne cerca altre da tenere per mano. Ed è un rincorrersi, un parco giochi di cose da dire e cose da serbare. Perchè, sì, ci sono anche le parole che si nascondono timide, e non per aver fatto male ma per voler stare in secondo piano come le palline di un albero di Natale su cui qualcuno mi ha fatto soffermare, regalandomi un sorriso.
E allora dov'è il pennino per scrivere, e dove la carta un po' ruvida per sentire il rumore dei segni, il primo e unico pianto di quelle parole che nascono al loro nuovo mondo? Non lo so. Ora non lo trovo. E così passano i giorni e resta vuota questa pagina, o piuttosto piena di ciò che ero, e che ancora sono.
Forse è proprio questo. Il non dire di più, che in fondo non sono cambiato, anche se sono andato più lontano. Come fa chi viaggia, e tra questi nick di viaggi ce ne sono molti.
Vorrei allora scrivere una cartolina di quelle che guardi e riguardi più volte. E perché funzioni la faccio a forma di abbraccio per chi sa leggere tra queste righe, per chi viaggia su onde che avranno presto tempo e nomi, per chi ha l'energia esplosiva di una magia dolce come la marmellata, per chi attraversa le emozioni in quadri e parole di carezze e fantasia, per tutti i viaggiatori che aspettano la loro nave, e magari hanno già Vento nelle ali e nubi da abbracciare.
Una cartolina senza francobollo, così non può invecchiare.
Inviato da: sybil2511
il 08/11/2009 alle 21:52
Inviato da: Hawke_76
il 01/10/2009 alle 19:46
Inviato da: bibastella.b
il 18/06/2009 alle 11:21
Inviato da: pelledilunav
il 14/05/2009 alle 22:24
Inviato da: pelledilunav
il 14/05/2009 alle 22:18