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Si avvicina il momento del consueto bilancio annuale di produttività e crescita personale, come ogni diabolico anno, uno pensa di dover essere in qualche modo migliore del precedente e questa auto pressione mi spinge a aprire questa pagina non prima di essermi messa il rossetto, per dare una parvenza di tono a un' altrimenti ingrigita e plausibilmente impoverita versione di me prima del pranzo che non avverrà oggi, proprio perchè ho messo il rossetto. Se Amazon Prime Video avesse Breaking Bad, adesso me ne starei qui a fabbricarmi la mia personale metanfetamina invece di mettere il rossetto per scrivere sul blog e la vita probabilmente sarebbe differente, probabilmente in carcere potrei laurearmi, fare sport etcetc e invece sto qua a spendere soldi inutilmente in varie suppellettili (Ufficio a parte, quella è una gran bella spesa), avrei un bel fisico finalmente, Barney non mi direbbe che sembro incinta dopo una giornata intera di lavoro con la stanchezza distribuita equamente ovunque nel mio enorme corpo molle, sarei tonica e piena di cultura, cultura che ormai è un miraggio dato che mi lascio condizionare da ogni piccolo pensiero che si affaccia alla mente tipo "A cena fuori stasera?" "Dai, un altro episodio e poi esci a passeggio col cane" "Cambia lavoro, ma prima resta altri 96 anni qua che le cose potrebbero cambiare.." cose così, che mi tengono ferma immobile ammanettata e bendata a affrontare la quotidiana dose di ripetitività e stallo anche in quest' anno con la fine alle porte. (Ammanettata e bendata mmm..) No, non è eccitante restare fermi da secoli, piena di piaghe da decubito con le quali ho imparato troppo bene e troppo presto a convivere, a 28 anni dovrei lavorare in una cantina, viaggiare, non trovare spazio o tempo per nient' altro che degustazioni di vini sempre diversi.. E invece me ne sto qua, a discutere di un menù di Capodanno, a sentirmi stupida e ilare se solo Barney decide di scrivermi un messaggio (puntualmente contenenente il solito "Sai che si cena?" SAI CHE SI CENA.) Cara me, accettalo il prossimo lavoro a Chicago se non ci sono uomini in crisi di mezz' età che non vedono l' ora di tiranneggiare sulla tua vita e soprattutto di sbottonarti la camicia. Vai a Chicago cara me, qui niente è come vorresti, nemmeno tu lo sei, nemmeno hai la forza di non lasciarti condizionare dall' ennesimo chesicena, lo vedi come sei priva di stimoli e a tua volta non ne offri agli altri? Tu non sei così, tu sei Robin che a Chicago ci va, vero? Aggiornamenti nella prossima puntata, o forse mai, o forse la prossima puntata parlerà solo di quanto ke si cena sia sbagliato, come al solito. (Dato a 1,01 alla snai) |
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