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♥ Il grande gatsby" - Fitzgerald
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Forse la vita si diverte a creare casualità particolari.
Nella Giornata della Poesia se ne è andato TONINO GUERRA.
E' stato uno dei Grandi della parola in Italia: poeta, scrittore e sceneggiatore, ha collaborato tra gli altri con Fellini, Antonioni, i fratelli Taviani e molti altri. Aveva 92 anni.
Forse i più lo ricorderanno per "il profumo della vita" di cui parlava in una famosa campagna pubblicitaria.
Di lui rimane il ricordo di una grande uomo ed un grande artista.
che sta intorno alla tua testa e diventa più chiara quando ridi. "
[Tonino Guerra]
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Sai cosa si dice? Che ognuno di noi tiene in mano un filo e quel filo ci conduce alla nostra stella.
Ognuno di noi ha una stella in cielo e il nostro destino è imparare a seguirla.
È una stella aquilone, il nostro sogno è scritto nella sua scia, se lasciamo il filo tutto è perduto, si formano grovigli, una matassa di stelle. Se non cerchi la tua stella, se non la segui, prima o poi il suo filo si ingarbuglierà con quello di altre stelle e diventerà impossibile districarla, comincerà a spegnersi fino a scomparire.
La stella è un piccolo sole, ma quando la sua luce si esaurisce diventa fredda, glaciale. Ed è a questo sinistro chiarore che bisogna sfuggire
Correre felici dietro l'arcobaleno delle nostre stelle aquiloni.
["Ascolta la mia voce - Susanna Tamaro"]
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Titolo: “Ascolta la mia voce”
Autore: Susanna Tamaro
Editore: Rizzoli
Collana: Narrativa italiana
Sito italiano dell’autrice: http://www.susannatamaro.it/
Trama:
Cosa ne è stato della nipote di Olga, la nonna protagonista di "Va'dove ti porta il cuore?". E' tornata dall'America in tempo per riappacificarsi con la nonna o ha trovato solo la lunga lettera diario a lei indirizzata? E se il destino le avesse riservato invece una terza ipotesi che esclude le precedenti? Se, vagando per le stanze di quella grande casa, la solitudine l'avesse spinta a salire in soffitta a cercare tracce delle due uniche persone che davvero avrebbe voluto conoscere: sua madre e suo padre? Chi erano? Qual è stata la loro storia? E davvero figlia di un principe turco, come le raccontava la nonna da bambina, o c'è qualcosa che chiede ancora di essere svelato? Alla ricerca di quel segreto, la ragazza scava tra bauli, carte e quaderni ingialliti ricomponendo, pagina dopo pagina, i vari tasselli di un mosaico generazionale. Scopre così, in un diario, le fragilità, i sogni e le inquietudini di sua madre Ilaria, studentessa di filosofia, affascinata da un professore di vent'anni più vecchio di lei. Scopre che un anziano prozio si è rifugiato in un paese lontano per sfuggire alle leggi razziali e da laggiù ha continuato a mandare sporadiche notizie. Forte di questi pochi indizi, la ragazza deciderà di andare alla ricerca del padre e di quel lontano zio, in un viaggio che la condurrà alle origini della propria inquietudine.
Recensione:
Il primo libro che ho letto tra quelli scritti da Susanna Tamaro, una storia di radici, incomprensioni ed affetto.
Il libro si apre subito con un riferimento al libro precedente:
“Forse il primo segno è stato il taglio dell' albero.
Non mi avevi detto niente, non erano cose che riguardavano i bambini, così una mattina d' inverno, mentre io in classe con profondo senso di estraneità alle virtù del minimo comune multiplo , la sega aggrediva il candore argentato della sua corteccia; mentre trascinavo i piedi nel corridoio della ricreazione, schegge della sua vita cadevano come neve sulla testa delle formiche."
E' la nipote a caricarsi il compito pesante della voce narrante. E' lei a riportare alla luce la devastazione che le piombò addosso quel giorno ritornando da scuola.
E' sempre stato difficile il rapporto tra questa bambina e la nonna che si trovò a farle da mamma.
E' sempre difficile, per tutti, capire quanto devastante può essere per un bambino un gesto apparentemente insignificante per un adulto.
Un romanzo ben scritto, scorrevole fin dalle prime pagine e poi ricco di pillole e belle frasi. Un viaggio lungo le strade della memoria alla scoperta dell’identità personale, perché a volte ricordarsi chi si è, o addirittura scoprirsi diversi, non è così scontato.
Il mio voto a questo libro:
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