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Post n°154 pubblicato il 02 Febbraio 2015 da damaristich
Non ho più memoria di come eravamo noi due insieme, nè se fosse reale quel sorriso che pensavo vero sulle tue labbra. Ma ricordo bene il tuo profumo. Se mi fermassi a pensarti, potrei ancora sentirlo, acre, tuo, poggiato sulla punta del mio naso. Ed è strano come abbia imparato a avvertirne i toni, solo quando ha preso a divenire ricordo e non più tua presenza.
Il nostro ultimo abbraccio era freddo come il parco di fine maggio. Ho lascito andare il mio peso sul tuo petto appena per un istante . Ma la gioia di riaverlo, di riaverti, mi ha riempito la bocca solo di sorriso.
La lacrima incastrata nel tuo sguardo non può mentire. Mento io, quando costruisco nuovi te irreali, in castelli troppi belli per ospitarci. Mento io quando dico di essere capace di allontanarti. Menti tu, quando ti convinci che sia solo amicizia. Siamo due bugiardi, che si fanno del male senza nemmeno sapere perchè.
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"Forse s'avess'io l'ale
Da volar su le nubi,
E noverar le stelle ad una ad una,
O come il tuono errar di giogo in giogo,
Pił felice sarei, dolce mia greggia,
Pił felice sarei, candida luna"
tratto da "canto notturno di un pastore errante dall'asia"