LE..ROSE PERDUTE....
Petali e spine nel mondo delle idee in composizione..
« Sono a LONDRA |
Li hai mai portati al mare
i tuoi ricordi, a bagnarsi di lacrime salate?
O li hai lasciati al vento, per sgualcirli,
come di maggio petali di rose?
Li avvolgi d’inverno in qualche scialle,
o forse, salvandoli dal gelo,
li scaldi di sera intorno al fuoco?
Li sfogli ogni giorno come un libro,
o chiusi nei cassetti alla lavanda
aspetti che respirino la pace
di sere confortate da preghiere?
Sono fosforescenti, nella sera
magari come lucciole leggere
che giocano felici in mezzo al buio?
O come un filo te li avvolgi a un dito?
Li hai visti mai salire in paradiso,
o speri che fino all’ultimo dettaglio
l’inferno li bruci a poco a poco?
Ti sembrano diademi di brillanti,
oppure sassi, e rocce di montagne
a fatica sollevate sulle spalle?
O vivono piaggiati lungo il cuore,
e tra gli esploratori dei fondali?
Si sono liberati dalle offese?
Quale ricordo brilla sulla fronte,
come un occhio che scruti l’infinito?
Quale -opaco come ormai una spoglia-
Era il colore del tuo sogno alato,
perso per sbaglio nell’indefinito?
Li adagi su barchette in processione
di carta colorata sopra il fiume?
O li travolge spesso la corrente?
Ti chiedono di farli allontanare,
o riflettono -i ricordi- cielo e stelle
e luna grande su di un mare di velluto,
o solo terra, ingrata e desolata?
O solo guerra,
angeli soli, tristi e spaventati?
…Io sì che mi sarei bagnata
nel mare di lacrime in tempesta,
per salvarli dal fuoco e averli nella mano.
Li avrei messi nel fiato dei sassofoni,
su un’arpa, sopra un pianoforte,
in un flauto solitario nella sera,
o forse sulla punta delle scarpe,
ballerina in una stanza tutta sola.
Li avrei messi nel filo del telefono
o assieme alle parole che non dico,
con quelle che coloro con fatica,
con amore, con gioia o con dispetto.
Li avrei conservati fra le pagine dei libri,
nei diari, in tutte le conchiglie,
chiedendo al tempo il sacro suo rispetto.
…Peccato le parole non sappiano vestirli
d’oro, di platino, di candidi merletti…
Peccato -o per fortuna- il tempo ancora detta
l’urgenza del presente e del futuro,
le nuove fantasie, l’entusiasmo dei progetti.
E allora cerco in me qualche cantuccio,
uno spazio nuovo ignaro e ancora intatto,
e sogno -in ogni anniversario di bambina-
che ogni cuore triste diventi meno amaro.
|
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: Spiritbry59
|
|
Sesso: F Età: 65 Prov: CT |
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: georgia life insurance agent
il 17/04/2009 alle 10:56
Inviato da: life insurance robert
il 17/04/2009 alle 10:55
Inviato da: life insurance agent application
il 17/04/2009 alle 10:45
Inviato da: life insurance
il 17/04/2009 alle 10:45
Inviato da: life insurance tax rate
il 17/04/2009 alle 09:44