Star Trek News 24

Unisco il mio ricordo dell'amico che ho perduto e del grande studioso che per primo si adoperò a fare uscire la fantascienza dal ghetto dei "sottogeneri" letterari e cinematografici. Ho avuto il privilegio di essere un suo studente prima, e porto testimonianza di come seppe aprire i cieli sfittici dell'insegnamento accademico ai voli assolutamente seri e di grande respiro dell'Enterprise. Come amico e studioso mi ha offerto la possibilità di pubblicare il mio primo saggio su Star Trek: Il Cielo è il limite. Conoscerlo ha cambiato per sempre la mia vita, perchè mi ha insegnato ad affrontarla con l'etica delle migliori stagioni di Star Trek: professionalità e passione nelle "missioni" del lavoro, generosità e amicizia verso il prossimo e totale apertura umanistica a ciò che è altro da noi e merita di essere conosciuto. Con la scomparsa di Franco l'universo ha perso un pezzo del suo quadrante: era il settore dove chiunque parlasse di Star Trek doveva togliersi il cappello prima e dove non erano ammessi sorrisini di sufficienza sull'argomento. Ogni fan di Star Trek deve a Franco La Polla il fatto di aver portato il serial "where no man has never gone before": tra le vette dei generi alti in cui anche gli accademici devono togliersi il cappello con uguale rispetto Ciao Franco

Da trekker e da lettore di Franco La Polla non posso che associarmi al ricordo. E' vero: è stato davvero in grado di portare Star Trek ovunque, dove nessuno è mai giunto prima.

Credo che, a breve, questo splendido ricordo possa diventare il post di una nuova discussione del blog.

Parole di eccezionale sincerità e bellezza. Grazie per l'intervento e per il commosso ricordo.