Istruzioni per l'uso
Si terranno lezioni settimanali di linguistica, stilistica, funzioni, uso e varieta' di lingua e linguaggio, dando nozioni generali, facilmente assimilabili e soprattuto affidabili ( le fonti saranno menzionate). Le lezioni saranno divise per argomenti, e sempre in ordine crescente ( dalla lez. 1 alle successive). Gradite la partecipazione e i commenti.
Post n°6 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da MariaSyb
Le figure del pensiero Obiettivi:
Mentre i traslati sono parole ed espressioni usate con un significato diverso da quello letterale, le figure di pensiero consistono in particolari atteggiamenti del pensiero espressi attraverso locuzioni insolite. Le figure di pensiero più comuni sono:
LA PERIFRASI ( giro di parole) è una figura che permette di esprimere un concetto usando un giro di parole, una circonlocuzione, un'idea, piuttosto che usando il nome proprio dell'oggetto di riferimento.
L'ANTITESI (contrapposizione) Consiste nel contrapporre parola a parola, concetto a concetto per dare maggior risalto al pensiero espresso o a un concetto.
L'EUFEMISMO ( dire cose in modo " buono"=eu) è una figura grazie alla quale le idee spiacevoli vengono mitigate per mezzo di espressioni attenuate o addolcite. Si usa per mostrarsi gentili ed educati, evitando la schiettezza della verità che a volte può risultare spiacevole per chi ne è il destinatario.
LA PROSOPOPEA ( personificazione) Consiste nel personificare essere inanimati, nel concedere loro di parlare ed esprimersi come se fossero umani. Vale anche per i concetti astratti,gli esseri morti o lontani ai quali vengono attribuiti pensieri ed azioni di vivi.
LA SIMILITUDINE ( confronto) Consiste ne porre a confronto due concetti, secondo un rapporto di somiglianza. Essa serve a chiarire, usando immagini efficaci, l'dea o il pensiero da esprimere, per meglio imprimerli nella mente.
L'APOSTROFE (deviazione) Consiste nell'interrompere il discorso per rivolgere la parola, sotto forma di vocazione o preghiera, a persone o cose inanimate.
IL CLIMAX ( gradazione) Consiste nell'adoperare forme espressive viva via più forti ( climax ascendente) o più deboli ( climax discendente) per modulare il verso o la frase come in un canto.
L'INTERROGAZIONE Si ha quando viene espresso un concetto in forma interrogativa che non chiede risposta (domanda retorica) in quanto già la contiene in sè, affermativa o negativa.
LA PRETERIZIONE (omissione) Consistere nel fingere di dire una cosa, affermando di volerla passare sotto silenzio, e invece il concetto viene espresso ugualmente.
LA RETICENZA Consiste in una sospensione del discorso, generalmente indicata dai tre puntini ( ...) prima di un'espressione o di una parola particolarmente forti. In pratica vengono taciute delle idee, che pero' possono essere facilmente rilevate.
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Post n°5 pubblicato il 15 Ottobre 2010 da MariaSyb
Tag: allegoria, antonomasia, figure retoriche, iperbole, ironia, litote, metafora, metonimia, sineddoche
L'IPERBOLE ( esagerazione) è un traslato con cui si esagera volontariamente, aumentando o sminuendo la veritàdelle cose, talvolta fino all'inverosimile.
L'IRONIA ( dissimulazione) è un traslato per mezzo del quale si dicono cose opposte a quelle che si vogliono significare, facendo però intravedere la verità' e sottolineando la realtà'
Quando l'ironia è particolarmente pungente allora prende il nome di sarcasmo. LA LITOTE ( attenuazione ) è un traslato con cui si attenua un concetto e per affermarlo si nega il contrario.
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