IL LINGUAGGIO FIGURATO Obiettivi: Introdurre il significato di stile e traslato. Parlare delle figure del linguaggio figurato. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Esprimersi tramite il linguaggio figurato è frutto di una naturale tendenza, presente nella comunicazione a tutti i livelli, sia scritta che orale, ma è perseguibile, in modo volontario, solo quando si possegga una buona competenza espressiva (una padronanza della lingua da parlante nativo, per intendersi). Solo allora si avranno le competenze necessarie per usare le parole in modo diverso dal loro significato originale, dando vita a quella che si chiama la stilistica, ovvero la scienza dello stile, l'arte del dire e dello scrivere, lo studio dell'insieme delle forme linguistiche proprie di chi "sa scrivere bene". Il linguaggio figurato si fonda innanzitutto sui traslati.
I traslati sono parole ed espressioni che si usano con un significato diverso da quello letterale, conservando con quest'ultimo una certa relazione.
I traslati più comuni sono:
LA METAFORA ( trasferimento)
Consiste nell'usare una parola in un senso diverso dal proprio per una relazione di somiglianza: Questo posto è un paradiso Ottenne un applauso scrosciante. è un uomo dotato di fertile immaginazione Il grano biondeggiava nei campi Il mare ribolliva furioso
Le parole in neretto sono metafore. Esse possono essere rappresentate, come si vede, da verbi, aggettivi, nomi e in casi rari anche da avverbi. Tutti gli usi metaforici esemplificati possiedono una grande carica evocativa( = richiamano alla mente altre immagini) e infondono alle frasi un notevole effetto coloristico (= aggiungono colore)
L'ALLEGORIA ( discorso in altro modo) Viene anche definita come metafora continuata, nel senso che un concetto viene espresso attraverso immagini che rappresentano una realtà del tutto diversa rispetto al contenuto stesso. In altri termini, è unametafora che non si sviluppa in una sola parola ma si può allargare a tutto il discorso o addirittura formare tutta un'opera. - Fra Cristoforo s'avviò al Convento, arrivò in tempo d'andare in coro a cantar Sesta, desinò e si mise subito in cammino, verso il cortile della fiera che voleva provared'ammansare. ( A. Manzoni) In questo brano dei Promessi Sposi, la parola FIERA è riferita a don Rodrigo, con chiara allusione al suo carattere e ai suoi modi. Di conseguenza anche la sua dimora( = casa, abitazione) è definita CORTILE. Il verbo AMMANSARE è usato nell'accezione di DOMARE, ADDOLCIRE ed è riferito agli animali.
LA SINEDDOCHE ( = comprensione) Trasferisce il significato da una parola a un' altra secondo un rapporto di quantità Essa può avvenire: - Con l'indicazione di una parte per il tutto. Es: Le vele gonfiate dal vento presero il largo. -Con l'indicazione del tutto per la parte. Es: Il mondo si è fatto cattivo.
Con l'indicazione del genere per la specie.
LA METONIMIA ( cambiamento di nome)
trasferisce il significato da una parola all'altra in base a una relazione di contiguità. Essa può avvenire in diversi modi, perché molto numerose possono essere tali relazioni:
L'ANTONOMASIA( invece del nome)
è un traslato per cui si usa un nome comune al posto del nome proprio o viceversa, in base a un rapporto di eccellenza, che si è venuto determinando a proposito di un grande personaggio del passato, ritenuto unico ed emblematico.
L'Urbinate è tra i maggiori personaggi artistici italiani ( Urbinate = Raffaello Sanzio, nativo di Urbino) Ci ha accompagnato un cicerone ( cicerone= guida turistica con ottime capacitàespressive come il grande oratore romano Cicerone)
|