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« Guerra civile in Italia:...La disfatta di Caporetto »

II Guerra mondiale: le stragi di Grugliasco e Collegno

Post n°9 pubblicato il 07 Gennaio 2008 da Albatrox1

Il libro di Bruno Maida racconta i fatti avvenuti a Grugliasco e a Collegno, due cittadine alle porte di Torino, tra la sera del 29 aprile e il tardo pomeriggio del 1° maggio 1945: di come i tedeschi in ritirata compiono una strage di civili e partigiani, lasciando sul terreno 67 vittime, e di come il giorno successivo parte della popolazione di una delle due comunità, insieme ad un gruppo di sappisti locali, si vendica uccidendo 29 militi della Repubblica sociale. È quindi la storia di due stragi e di un centinaio di persone fucilate, legate da un particolare e complesso intreccio di due fenomeni che caratterizzano la fase finale del seconda guerra mondiale e della Resistenza in Italia, ossia la scia di sangue lasciata dalle truppe tedesche in ritirata e la resa dei conti , atto finale, sebbene con lunghe appendici, della guerra civile.

Le due stragi conoscono una sorte diversa. La prima diventa il fulcro della memoria resistenziale di Grugliasco e Collegno, la seconda rimane sepolta per oltre cinquant'anni. Nel momento in cui questa vicenda riemerge, le due comunità si trovano costrette a fare i conti con una storia ed una memoria assai più complicate e stratificate, con una "lunga liberazione" che porta con sé l'orgoglio resistenziale ma anche gesti tutt'altro che nobili e generosi per i quali si devono cercare le profonde ragioni in un clima assolutamente straordinario come quello dell'"uscire dalla guerra".

A partire da una storia locale, il volume affronta e riepiloga alcune questioni emergenti nella storiografia: le origini e le caratteristiche della violenza insurrezionale, la necessità di fare i conti con la memoria della Repubblica sociale, gli elementi di continuità e di diversità nelle stragi di civili compiute dai tedeschi nell'ultima fase del conflitto, il rapporto tra memoria e oblio nella costruzione di una storia pubblica e condivisa.

Fonte: Franco Angeli Edizioni

 
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