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Post n°6 pubblicato il 02 Aprile 2009 da andripierge
TORINO, 1 novembre 2008 - Una Juventus in grande condizione fisica batte 2-0 la Roma, centra la terza vittoria consecutiva in campionato e risale la classifica. Difficile capire dove finiscano i meriti dei bianconeri e inizino i demeriti della Roma, che gioca bene per venti minuti, colpendo anche un palo, ma crolla quando i padroni di casa cominciano a premere con maggior convinzione. Per la Roma è crisi nera: quinta sconfitta consecutiva (contando anche quella in Champions contro il Chelsea), sesta in campionato e classifica che si fa davvero deficitaria. Il ritiro punitivo voluto da Rosella Sensi non ha prodotto gli effetti sperati. |
Post n°5 pubblicato il 02 Aprile 2009 da andripierge
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Post n°4 pubblicato il 01 Aprile 2009 da andripierge
Wolfgang Amadeus Mozart Wolfgang Amadeus Mozart Wolfgang Amadeus Mozart, nome di battesimo Joannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756 - Vienna, 5 dicembre 1791), è stato un compositore e pianista austriaco, a cui è universalmente riconosciuta la creazione di opere musicali di straordinario valore artistico[1]. Mozart è annoverato tra i geni della musica. Dotato di raro talento[2], manifestatosi precocemente, morì a trentacinque anni di età lasciando pagine indimenticabili di musica sinfonica, sacra, da camera e operistica. La musica di Mozart è considerata la "musica classica" per eccellenza; infatti Mozart è il principale esponente del "Classicismo" settecentesco, i cui canoni principali erano l'armonia, l'eleganza, la calma imperturbabile e l'olimpica serenità. E Mozart raggiunge nella sua musica divina vertici di perfezione celestiale e ineguagliabile, tanto che Nietzsche lo considererà il simbolo dello "Spirito Apollineo della Musica", in contrapposizione a Wagner, che Nietzsche definirà l'emblema dello "Spirito Dionisiaco della Musica"[3]. Di Mozart dirà il premio Nobel per la letteratura Romain Rolland: "Nella tempesta di passioni che, dopo la Rivoluzione, ha investito tutte le arti e sconvolto la musica, è dolce rifugiarsi talvolta nella sua serenità come sulla cima di un Olimpo dalle linee armoniose e contemplare lontani, nella pianura, i combattimenti degli eroi e degli Dei di Beethoven e di Wagner e il mondo come un vasto mare dai flutti frementi"[4].
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Post n°3 pubblicato il 01 Aprile 2009 da andripierge
Scuola STUDENTI CONTRO GELMINI: PROTESTE AGGUERRITE A SPOLETO E FOLIGNO (Foto - Guarda chi c'era)Presenti alla protesta anche gli operai Rapanelli. Manifestazioni anche in Valnerina. A Spoleto nuovo corteo giovedì Area Vasta - 30/10/2008 15:50 In tutt'Italia è partita la protesta degli studenti, ricercatori e professori contro il "decreto legge Gelmini" e i tagli all'università con assemblee nelle facoltà degli atenei e più di 300 cortei per le strade. Oggi sono in corso gli scioperi nazionali. Le proteste a Spoleto, Foligno e anche in Valnerina non hanno riguardato solo gli studenti degli istituti superiori, ma anche gli insegnanti, compresi quelli delle scuole di grado inferiore. A Spoleto, ad esempio, niente lezione alla media Manzoni per l'assenza in massa dei professori. In Valnerina le proteste sono supportate dal centrosinistra e da alcuni enti locali. Per quanto riguarda Foligno, questa mattina si è attuata una manifestazione di protesta da parte degli studenti unita a quella messa in atto dai lavoratori della Rapanelli,nota azienda locale che negli ultimi giorni ha occupato le pagine della cronaca a causa appunto dell'insurrezione degli operai per via delle decisioni di taglio dei dirigenti. Un gruppo ristretto di studenti ha occupato parte delle piazza principale di Foligno, dando libero sfogo alla propria contrarietà al decreto Gelmini, e ribattendo i punti principali, ormai motivo comune di obiezione. I manifestanti hanno sostenuto che il decreto porterà tagli di personale alle università e scuole; la privatizzazione degli istituti di istruzione superiore attraverso fondazioni, mentre per gli istituti inferiori la chiusura dei plessi scolastici nei piccoli centri, le graduatorie a esaurimento, l'introduzione del voto in condotta anche alle scuole secondarie di primo grado e del maestro unico nella scuola primaria."A Roma ci chiamano conservatori - ha detto uno studente universitario di scienze politiche, stamattina in piazza della Repubblica - ma abbiamo vent'anni e rappresentiamo il futuro. Noi vogliamo le riforme, ma non così come sono state fatte negli ultimi anni". Anche un'insegnante ha preso il microfono e ha detto "ho studiato grazie alla scuola pubblica, e dobbiamo stare molto attento a quello che sta accadendo ora nel paese, è un momento molto serio e molto grave". Poi rivolgendosi ai ragazzi li ha esortati "continuate a dire ciò che pensate, anche se qualcuno, dall'alto cerca di farci parlare sempre meno. Purtroppo le riforme vengono fatte da persone che con la scuola non c'entrano niente. Noi dobbiamo proporre, continuare a proporre fino ad essere ascoltati". La protesta dalle 8,30 circa, si è conclusa intorno alle 10,30 dove erano ormai rimasti un gruppetto molto ristretto di studenti. Dopo i fermenti degli ultimi giorni su scala nazionale, ci si aspettava forse una partecipazione più massiccia da parte degli scolari, che invece hanno per lo più disertato, preferendo lo struscio a corso Cavour e i negozi del centro. Studenti agguerriti a Foligno, ma numericamente scarsi.
A Spoleto massiccia è stata la partecipazione allo sciopero. Centinaia gli studenti che si sono ritrovati a Villa Redenta per l'assemblea promossa dal Comitato studenti e precari in lotta. Non solo giovani frequentanti degli istituti superiori ma anche numerose persone che da tempo hanno finito la scuola hanno preso parte all'iniziativa. Dall'incontro è emersa la volontà di promuovere un'altra manifestazione per il 6 novembre. "Gli studenti di Spoleto - spiegano i promotori dell'incontro di Villa Redenta - erano stipati all'inverosimile, seduti per terra, accalcati l'uno sull'altro, nonostante ciò, più della metà di quanti hanno risposto all'appuntamento di lotta organizzato questa mattina dal Comitato studenti e precari in lotta, sono rimasti fuori della sala.I cinquecento e più studenti che hanno raggiunto Villa Redenta, aderendo all'appello a lottare in difesa della scuola pubblica sono il segno di quanto profondo sia il rifiuto dei provvedimenti del governo Berlusconi in materia di scuola. Un Movimento come questo non potrà essere fermato.Gli interventi di questa mattina dei rappresentanti degli Istituti Superiori di Spoleto, degli studenti Universitari spoletini, hanno rappresentato la situazione di ribellione generale contro i tagli di Tremonti e della Gelmini. Al Liceo Scientifico è partita l'autogestione, lo stesso avverrà negli altri Istituti a partire da domani. L'assemblea di oggi ha dato l'indicazione per un corteo cittadino di tutte le scuole di Spoleto per giovedì 6 novembre". (Valentina Ballarani - Sara Fratepietro) |
Post n°2 pubblicato il 01 Aprile 2009 da andripierge
Napoleone Bonaparte (Ajaccio, 15 agosto[1] 1769 - Isola di Sant'Elena, 5 maggio 1821) è stato un politico e militare francese, nonché fondatore del Primo Impero francese. Fu prima ufficiale d'artiglieria e quindi generale durante la rivoluzione francese. Governò la Francia a partire dal 1799: fu Primo Console dal novembre 1799 al maggio 1804 e Imperatore dei francesi, con il nome di Napoleone I (Napoléon Ier ), dal dicembre 1804 al 14 aprile 1814 e nuovamente dal 20 marzo al 22 giugno 1815. Fu anche presidente della Repubblica Italiana dal 1802 al 1805 e re d'Italia dal 1805 al 1814, «mediatore» della Repubblica Elvetica dal 1803 al 1813 e «protettore» della Confederazione del Reno dal 1806 al 1813. Grazie a una serie di brillanti campagne militari e alleanze, conquistò e governò larga parte dell'Europa continentale, esportando gli ideali rivoluzionari di rinnovamento sociale e arrivando a controllare numerosi Regni europei tramite i membri della sua famiglia (Spagna, Napoli, Westfalia e Olanda). La disastrosa Campagna di Russia (1812) segnò la fine del suo dominio sull'Europa. Sconfitto a Lipsia dagli alleati europei nell'ottobre del 1813, Napoleone abdicò il 14 aprile 1814 e fu esiliato all'Isola d'Elba. Nel marzo del 1815, abbandonata furtivamente l'Elba, sbarcò vicino ad Antibes e rientrò a Parigi «senza sparare un sol colpo», riconquistando il potere per il periodo detto dei Cento Giorni, finché non venne definitivamente sconfitto a Waterloo dalla settima coalizione, il 18 giugno 1815. Trascorse gli ultimi anni di vita in esilio all'isola di Sant'Elena, sotto il controllo degli inglesi. Dopo la sua caduta, il Congresso di Vienna ristabilì in Europa i vecchi Regni pre-napoleonici (Restaurazione). Fu il primo regnante della dinastia dei Bonaparte. Sposò Joséphine de Beauharnais nel 1796, e in seconde nozze l'arciduchessa Maria Luisa d'Asburgo-Lorena, l'11 febbraio 1810, dalla quale ebbe l'unico figlio legittimo, Napoleone Luigi detto il re di Roma (1811-1832). La sua figura ha ispirato artisti, letterati, musicisti, politici e storici, dall'ottocento sino ai giorni nostri.
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