Creato da sualda2013 il 16/01/2014

S.U.A.L.D.A.

Sarà un'Acquaviva Libera dall'Amianto - Informazione e sensibilizzazione sul censimento dell'amianto e sull'obbligo dell'auto-notifica nel Comune di Acquaviva delle Fonti (Ba)

 

 

Proroga termini autonotifica

amianto proroga puglia autonotifica

La Regione Puglia ha prorogato i termini per l'invio dell'autonotifica dei manufatti con amianto in matrice friabile e compatta, di 180 giorni rispetto all'ultima data fissata del 24 ottobre 2016.

Difatti con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1689 del 02 novembre 2016 -> scarica.pdf , si potrà continuare a compilare e inviare la propria autonotifica on line a questo link -> autonotifica on line, previa registrazione. 

Quindi, tutti i ritardatari, o coloro che ci stanno ancora ripensando, hanno ora, per davvero, l'ultima possibilità per ottemperare a un obbligo indicato nel Piano Amianto Regionale.

Solo così potrà considerarsi concluso il Censimento dell'Amianto in Puglia. Inoltre si eviteranno i controlli e le sanzioni.

Valgono ancora le iniziative di consulenza per i possessori e detentori di manufatti in cemento amianto, promulgate con la Campagna Regionale Puglia Eternit Free, promossa dalla Regione Puglia e Legambiente Puglia, con partner la Teorema SpA. 

L'avviso del Comune di Acquaviva delle Fonti (BA).

Buon censimento a tutti!

 

 

 
 
 

Mappatura amianto, non basta autonotifica

amianto piazza s. pio acquaviva 

Copertura in cemento-amianto ad Acquaviva delle Fonti Immagine Google Map 2016 -

Il problema dell'amianto è di estremo interesse e urgenza, chiedere se c'è certezza nelle segnalazioni pubbliche è da, forse, inconsapevoli, irresponsabili.

Negli ultimi 20 anni le vittime per mesotelioma sono state 21.463 e, in Italia, solo il 2% dell'amianto presente è stato bonificato. Le bonifiche da amianto rivestono una rilevante priorità per la salute di donne e uomini, vecchi/e e bambini/e. Sia le bonifiche delle aree costituenti insediamenti industriali, sia quelle - più problematiche - definite micro-bonifiche o bonifiche capillari sui singoli immobili, sui quali insistono rifiuti in amianto o presentano fra i loro componenti, materiali contenenti amianto.

Quest'ultima circostanza è la più problematica, perché, in particolare:

-primo, richiede la conoscenza approfondita di ogni manufatto;

-secondo, sia le analisi sia la bonifica solitamente sono svolte e pagate dai privati proprietari, che possono incontrare serie difficoltà economiche allo svolgimento dei lavori di analisi e bonifica;

-terzo, sia l'analisi dei manufatti, sia la bonifica possono costituire momenti di inquinamento grave, se non eseguite con tutti gli accorgimenti necessari.

"Puglia Eternit Free", campagna indetta da Regione Puglia, Legambiente e Teorema SpA, è un passo importante perché riconosce l'esistenza del problema, ma non soddisfacente e risolutore, dal momento che un sopralluogo gratuito, un censimento per "auto denuncia" e i contributi per la bonifica (finanziamenti per contribuire alle spese, non tutte le spese) non sono certo soluzioni efficaci. La richiesta di sopralluogo gratuito, in caso di presenza d'amianto, equivarrebbe ad un'auto denuncia, come pure il censimento farsa; chi non ha intenzioni di bonificare le proprie proprietà - per problemi economici, per trascuratezza, o perché non in condizioni di capirne la gravità - non chiederà né il sopralluogo gratuito né auto dichiarerà la presenza d'amianto nella sua proprietà.

Purtroppo in tutta Italia sono ancora pochissimi i comuni in cui una mappature seria degli edifici con amianto è stata fatta e completata.

Al sindaco Carlucci e alla sua amministrazione, eletta per "un'Acquaviva bellissima", dobbiamo chiedere:

-primo, di impegnarsi a realizzare, il più velocemente possibile, la mappatura degli edifici, presenti nel territorio comunale, che contengono amianto (ricordo che per definire i mq delle abitazioni private furono inviati in ogni casa addetti alle misurazioni, perché il sopralluogho per l'amianto deve essere solo a richiesta gratuita?); 

-secondo, di predisporre un piano per la rimozione dell'amianto, iniziando dalle situazioni più a rischio per la salute dei cittadini.

Se veramente vogliamo un Acquaviva bellissima, occorre passare dalle parole ai fatti. Questa è una buona occasione.

di Michele Natale

 
 
 

Censimento amianto Puglia (aggiornamenti)

Post n°23 pubblicato il 16 Maggio 2016 da sualda2013
 

censimento amianto puglia
Aggiornamenti da URP Regione Puglia del 6 maggio 2016.
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Censimento amianto.
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In data 27 aprile 2016 è stato pubblicato sul portale ambientale della Regione Puglia, nella Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifica, il Piano Amianto approvato con D.G.R. n. 908 del 6 maggio 2015, BURP n. 10 del 2 febbraio 2016. Dalla data di pubblicazione decorrono i 180 giorni per adempiere agli obblighi di comunicazione a carico dei possessori di manufatti in amianto, sia in matrice friabile che compatta, adempimento necessario per completare il censimento dell’amianto presente sul territorio pugliese. La comunicazione dovrà avvenire esclusivamente in modalità on-line, collegandosi al
Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifica, pagina
e cliccando il link
dove, previa registrazione, sarà possibile compilare il modello, eventualmente avvalendosi del supporto dell'Ufficio Ambiente eventualmente avvalendosi del supporto delle Amministrazioni Comunali. “
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Legambiente e Teorema sono a disposizione per i comuni aderenti a #PugliaEternitFree attraverso i loro link:
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La testimonianza di un ex operaio dell’Ansaldo Caldaie.

Post n°22 pubblicato il 28 Aprile 2016 da sualda2013
 

In concomitanza della Giornata Mondiale in ricordo delle vittime dell’amianto voglio riportare questa testimonianza. É proprio recente la notizia che sono stati rinviati a processo gli ex dirigenti dell’azienda Ansaldo Caldaie di Gioia del Colle, per le morti legate presumibilmente all’esposizione alle polveri d’amianto. Tra i sette morti ci sarebbero anche cittadini acquavivesi.
Queste sono le parole dell’ex operaio scritte su facebook (di cui si mantiene l’anonimato) in merito al processo che sia avvierà il 30 novembre prossimo:
“Non sarà un processo a ridare il sorriso alle famiglie dei sette, e non sono sette i colleghi che hanno perso la vita a causa dell'amianto, sono tanti che la mia memoria ricordi. Sarà un processo sommario, servirà solo a colpevolizzare (forse) chi sapeva o sa ancora oggi della presenza dell'amianto in un sito mai bonificato (a parte i fornetti per la conservazione degli elettrodi). Siamo in tanti ad aver beneficiato dopo anni di udienze del prepensionamento previsto dalle normative INAIL, ma ciò non ci fa dormire sogni tranquilli, viviamo ogni momento della giornata ad analizzare i sintomi o gli acciacchi che il mesotelioma pleurico può causare in un individuo che ha manipolato o respirato le polveri killer. L'assenza totale delle istituzioni e di chi doveva difenderci da tutto ciò ha fatto sì che il tutto si risolvesse in un processo che sarà celebrato nel prossimo autunno, mentre ci sono ancora colleghi che aspettano sentenze a causa dei rinvii dei diversi giudici nelle Sezioni del lavoro del Tribunale di Bari, colleghi sono morti e sono ancora in attesa di sentenze, udienze interminabili, fatte di pochi secondi e di aggiornamenti delle cause da un anno all'altro (che pena). Ci si ammala di mesotelioma anche con una semplice esposizione e non dieci anni di contatto con le fibre di amianto. [Di seguito anche i nomi degli operai morti sono stati abbreviati per motivi di privacy] A., G., A., L., F., A., G., R., S., e tanti altri non ci sono più. Io dal mio canto ogni mattina apro gli occhi e rivedo la luce, ma sono consapevole della scure che pende sulla mia testa, quella scure ha un unico nome: amianto. Carissimo amico [si rivolge all’autore del post] non sarà la condanna eventuale a ridarmi il sorriso, ma la consapevolezza che tutto ciò non succeda più. Un mondo più pulito può e deve essere un obiettivo da raggiungere.”
M.

Foto Ansaldo Caldaie GioiaLive 
Ansaldo Caldaie amianto GioiaLive

 
 
 

Una data da ricordare

Post n°21 pubblicato il 26 Aprile 2016 da sualda2013

Si riporta integralmente dalla pagina facebook: Giornata mondiale vittime amianto

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28 Aprile - Giornata mondiale vittime amianto 

giornata vittime amianto


Questa ricorrenza è per non dimenticare i milioni di lavoratori e cittadini morti a causa dell’amianto; le responsabilità pubbliche e private per l’utilizzo scellerato di questa fibra tossica in tutti i settori industriali, nonostante fossero noti i suoi effetti nefasti; le conseguenze sulla salute, l’ingiustizia subita.
Dal mondo del lavoro agli ambienti di vita, l’esposizione all’amianto riguarda tutti i cittadini. 
Nonostante le conoscenze scientifiche che ne dimostrano la pericolosità, nel mondo, in Europa e nel nostro Paese, non sono ancora state adottate, ai vari livelli istituzionali, le misure necessarie per fermare questa emergenza; non sono previsti sufficienti divieti, non si provvede adeguatamente alle bonifiche dei siti contaminati.
Affidiamo alle tabelle la comprensione della drammaticità che viene dall’utilizzo dell’amianto.
Volendo infine dare un senso non rituale a questa giornata, oltre a sollecitare il dovere costituzionale di assicurare la tutela della salute sarà bene evidenziare l’antico vizio italico del fare il contrario di quanto (spesso pomposamente) si dice. Nella fattispecie si continua ad importare e utilizzare amianto in barba ai divieti. Risulta infatti che:
• l’Italia è il primo acquirente al mondo di asbesto indiano (1040 tonnellate tra il 2011-2012 -Report esportazioni minerali estratti – Indian Minerals Yearbook 2012, pubblicato nel 2014); 
• l’Italia è uno dei maggiori importatori di amianto dagli Stati Uniti (rapporto “2013 Minerals Yearbook” pubblicato dal US Geological Surveys del governo statunitense). 
Per prevenire altri crimini (Casale Monferrato, Valle del Sacco, Taranto, Genova, La Spezia, Trieste, Porto Marghera, Monfalcone, Priolo, Terra dei fuochi, ecc.) è necessario inserire chiaramente nel codice penale il delitto di inquinamento e disastro ambientale.

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Aggiungerei tranquillamente Bari - Fibronit :-P SUALDA

 

 
 
 
 

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