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Primarie PD...il bue stalinista dice cornuto all'asino....

Post n°66 pubblicato il 13 Marzo 2016 da yululunga
Foto di yululunga

Essi caro "mister nessuno" ex imperatore Bassolino, il tempo è galantuomo.

Finalmente prima di inabbissarti del tutto (tu e tutti quelli che avete screditato la sinistra), hai sperimentato sulla tua pelle cosa vuol dire essere "minoranza" in un partito, anzi in una sinistra stalinista (perchè non solo di pratica partitica si parla ma di vero e proprio modus operandi politico anche nel sindacato).

Pratica che si è dipanata attraverso decenni di trasformismo, dagli albori, da quel PCI che praticava la "normalità" delle purghe dei delegati sindacali, l'isolamento dei militanti controrivoluzionari nei mille congressi truccati, dei mille rinnovi contrattuali adulterati dalle urne in RSU (sempre nel solco del patto con il Padronato), et amore Dei, attraverso quel "centralismo democratico" termidoriano, incarnato dapprima da Togliatti, lo zerbino di Stalin del compromesso storico tra la borghesia e gli operai, tra DC e PCI (Ricordiamoci il patto Molotov-Ribbentrop, il peccato origiale biblico, la tara genetica della via socialfascista democraticopopolare), ma che verrà perpetuato e tramandato di segretario in leccaculo negli anni a venire, come virtuosa pratica di lotta politica anche dal furbo Berlinguer che aveva capito ben prima dei "duri e puri" Bertinotti, Ingrao, Cossutta e compagnia bella (stalinisti anch'essi), che la mangitura della montata lattea di mamma URSS volgeva al termine.

Chiaramente può capire il mio discorso solamente chi si è occupato di politica in passato.

Ma ve li ricordate quei bei rinnovi di contratto dei metalmeccanici nel trentennio che va dagli anni 80 ai 90 ?

Si quei bei rinnovi contrattuali da pochi spicci in cambio della demolizione, pezzo dopo pezzo, di rinnovo in rinnovo dello statuto dei lavoratori, dei diritti conquistati nel trentennio precedente. Quando i segretari generali muovevano come pedine su di una scacchiera i loro luogotenenti (gli elementi delle segreterie e giù a scendere fino ai fedelissimi nelle rappresentanze di fabbrica, le truppe cammellate dei leccaculo, sempre pronte in cambio dei permessi sindacali, dell'agognata "agibilità politica" col Padrone), in giro per il belpaese ad ammansire, a sanzionare ad espellere i facinorosi, i provocatori, i "fascisti rossi" (da che pulpito!), la minoranza.

Quelle belle riforme pensionistiche sulla pelle dei giovani fatte votare con tanto di porta a porta dal sindacato dei pensionati (chi è in pensione che vota sulle pensioni di domani assurdo eppure cosi reale),per raggiungere il quorum laddove lo status quo non piega la resistenza degli strati operai più avanzati e organizzati ma aihmè minoritari di fronte a forze impari siffatte.

 

continua......

 
 
 
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