PAPETS BLOG

TERRORE IN VOLO (ma anche in rete non si scherza)

Certo che sulla tragedia aerea si è detto veramente qualsiasi cosa.

Il problema dell'epoca attuale è che ormai ognuno può dire la sua su qualsiasi evento.

La  gente si scatena nel commentare articoli on line, status su social  ed i tweet si sprecano.

E’ una cosa bella tendenzialmente che chiunque abbia potere di espressione ma va detto che di contro, il numero di vaccate e vaneggiamenti on the net sta crescendo in maniera esponenziale e sconfortante secondo me.

Ho letto di tutto.

“A voi che vi ostinate a prendere gli aerei e vi ostinate a dire che sono mezzi sicuri io dico che ve lo meritate. Io scelgo il cavallo”

Scusate ma avranno una vaga idea questi signori di quanti voli al mondo decollino giornalmente?

Di quante bilioni di miglia faccia la gente tutti i santi giorni da una parte all’altra della terra?

Se, anche da perfetti profani si decidesse di avvicinarsi a dei dati statistici, voglio dire , sarebbe assolutamente palese a chiunque che volare rimane comunque il mezzo piu’ sicuro.
Certo,fa specie il fatto che le vittime siano tante e soprattutto tante tutte assieme.

Ma anche solo analizzando ciò che accade per esempio nella tangenziale milanese(senza allargarmi all’intero globo per carità) scommetterei che, in un anno,le vittime accertate, supererebbero di gran lunga quelle di tutti i disastri di aeromobili avvenuti nell’ultimo decennio.

Certo,è terribile pensare al fatto che in volo si ha tutto il tempo per rendersi conto dell’imminente fine.

Penso faccia paura più il terrore del "prima" che la morte in se.

Ma onestamente non si possono sentire certe castronate.

“impossibile che sia caduto perché non andava un motore, gli aerei atterrano agevolmente con gli altri”

Ora : ammesso e non concesso che sia vero, non mi sembra il caso di improvvisarci tutti esperti in aeronautica fai da te.

Cosa diavolo ne possiamo sapere noi?

Chi parla di attentato, chi spara anatemi contro le compagnie low

cost che per mantenere i costi risparmierebbero sulla sicurezza.

c’è chi pubblica completamente a caso pareri sulle rotte da tenere e su quelle che invece, a detta loro, sarebbe meglio sopprimere.

Nessuno fra le autorità preposte,gli specialisti del settore ed i soccorritori accorsi sul posto sa ancora nulla ne sulle cause del disastro, ne sulla sua esatta dinamica..

ma sembra che la gente invece abbia già non solo una spiegazione assolutamente plausibile ma, in conseguenza alla stessa, già diversi “competenti” giudizi a riguardo.

Io onestamente provo solo profonda tristezza.
Stessa mestizia che mi coglie ogni volta che a perdere la vita sono persone innocenti.

Non mi interessa però ricamarci su una storia, indugio sulle immagini che raccontano morbosamente la fine di tante vite e non penso che una causa (una qualunque causa) possa lenire in qualche modo il supplizio dei diretti interessati.

Non lo so.

Da una parte il fatto che ormai da spettatori siamo tutti diventati potenzialmente protagonisti della notizia credo possa risultare utile.

Dall'altra preferirei che chi utilizza la visibilita' come mezzo,

collegasse un attimo il cervello prima di adagiare il dito sul tasto

“pubblica”.

Cosa piace o non piace a me certo non conta piu’ di tanto.

Ne convengo.

Ma tendenzialmente,da "lettrice" ,mi sento di affermare che questa moderna tendenza al "commento selvaggio" mi atterrisce ed allarma

parecchio...

... spesso piu’ della notizia riportata 

a prescindere da quanto poi aberrante essa stessa possa essere.