Io non lo so, sinceramente, dove cazzo viviamo.
Un ministro della giustizia che da dei pirla ai giudici; una regione sommersa dalla merda e nessuno che fa niente finchè non riempie le case e le strade [e anche ora chissà quando si farà qualcosa... magari quando si scoprirà il primo caso di peste bubbonica]; un professore universitario (il Papa) che viene invitato a rimanere a casa. Questa sarebbe la laicità dello stato tanto decantata? Tarpare le ali e la bocca a un uomo che ha il diritto di parola come tutti gli altri? Ci vanno tutti nelle università a parlare: trans, Valentino Rossi, Vasco Rossi, Raul Bova e chi più ne ha più ne metta. Un pò come se l'università cattolica avesse detto a una Margherita Hack di turno "la ringraziamo, ma cordialmente può restare a casa sua. Lei non può parlare qui visto che non crede in Dio. Potrebbe, con i suoi pensieri, portare sulla brutta strada i ragazzi che dovranno fare l'esame di teologia". Certo, io estremizzo, la faccio semplice forse ma è così.
Potremmo anche passare alle politiche attive contro la disoccupazione che cambiano il segno alle riforme istituzionali inesistenti. Eh certo che non si fanno le riforme istituzionali, sono politicamente costose.
E noi qui a romperci il culo e loro là che se la godono, si danno addosso per ogni minima cosa stupida. Dalla lettera di Veronica che si lamenta che il Berlusca broccola, a Luxuria che non si capisce perchè vada nel bagno le donne. E via, diventa un affare di stato.
Siamo lo zimbello dell'Europa, neanche la Grecia fa tante figure di merda.
Che schifo.
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