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La gente è mobile, qual piuma al vento

Post n°50 pubblicato il 15 Maggio 2009 da darkdiva_s
 

Bossi dice che lui parla con la gente. Bene, anche io parlo con la gente. Gli unici discorsi razzisti, oppure la classica formula “non se ne può più” la sento solo o nel blog di libero, oppure sul treno dai borghesi in giacca, cravatta e 24ore, oppure dal popolo delle segretarie di Milano, come scrivevo in un mio post precedente. Credo che il popolo delle segretarie di Milano non sia molto attendibile come testimone, in quanto certo, si lamentano degli extracomunitari, ma si lamentano anche del marito, dei figli, di quegli “idioti degli operai”, si lamentano del treno pieno, del costo del biglietto, dei figli, dei mobili, della casa ecc. (cose che sento quotidianamente sul treno PURTROPPO) Quindi sono semplici lagnose insopportabili. Poi sento questi discorsi alla Bossi dai miei nonni, cosa che mi fa piangere il cuore dato che loro figlio ha sposato una senegalese e hanno 2 nipoti color cappuccino. Però loro no, dicono i miei nonni. I senegalesi sono bravi. TUUUUUUUTTI gli altri stranieri invece bla bla bla tutti i discorsi che sento sempre.
Per il resto, non sento mai nessuno d’accordo su questo governo. Non sento pareri favorevoli alla politica xenofoba e fascista che sta uscendo fuori in questo ultimo periodo. Ma allora, da dove arriva questo astio? Forse è colpa mia, purtroppo i miei amici, di blog e reali, sono persone intelligenti, che ragionano col cervello, valutano, studiano, si informano in tutti i modi possibili. Le pecore purtroppo urlano sui blog, invece nella vita reale hanno paura anche di un barboncino, tornano a casa e guardano il grande fratello, e vanno a messa la domenica.
A volte giuro che leggendo certi commenti non riesco a capire se devo ridere, se devo piangere, se devo chiedere asilo politico alle Fiji oppure se devo buttarmi dal balcone che faccio prima.
Leggo un misto di intolleranza, ingenuità, cattiveria ma soprattutto IGNORANZA che mi fa paura. E chi scrive è sicuramente un diplomato, a volte laureato. Ma cosa avete studiato? Ma che storia avete studiato? Ma dove vivete? Ma voi credete veramente che se non ci fossero gli immigrati, gli italiani, magari con una laurea in ingegneria in tasca andrebbero a raccogliere le patate per 2 euro l’ora? Ma anche se fosse per 20 euro l’ora, ma ci credete davvero? Fatica, sudore, schiena a pezzi. Ma siete veramente così ingenui?? Voi credete davvero che una ragazza di 25 anni italiana passerebbe giorno e notte con un anziano senza mai uscire di casa se non per portarlo al parco, imboccandolo, lavandolo ecc. Per 600 euro al mese? Ma siete ingenui oppure stupidi?

Allora dato che io il “mondo” lo vedo con i miei occhi invece che col TG4 ecco alcune chicche successe veramente alla sottoscritta in giro per Milano:

La prima che mi ricordo. Stavo prendendo la metro a Cadorna per andare a lavoro in San Babila, lavoravo in uno studio legale. Immaginate come può essere la metro alle 8 del mattino. Ci avviciniamo alle porte per salire. Ho di fianco un ragazzo, forse pakistano, effettivamente un pochino davanti alla porta. Scende uno in giacca e cravatta, prende il pakistano per il collo e lo scaraventa da un lato. Mi ribolle il sangue, gli urlo “Ehi maleducato, ma è modo di trattare le persone?” mi risponde, salendo le scale “Stai zitta tu sudamericana di merda”. COOOOOOSA penso io???? Primo darmi della sudamericana è un complimento, dato che sono pieni di gnocche, secondo sei scemo perchè non vedi che sono la classica “terona”, bassa, mora con gli occhi scuri (papà è pugliese, non forziamo la natura). Terzo ora ti inseguo e ti prendo a sberle. Come mi ha detto di stare zitta ho urlato “cos’hai detto maschilista delle mie palle?” pensando di corriergli dietro a menarlo, ma mi è venuto in mente che dovevo essere al lavoro già da 20 minuti ed ero in ritardo mostruoso. E l’ha passata liscia il razzista. (p.s. mi hanno dato della sudamericana 3 volte una volta mi credevano francese ?????? e un’altra CINESE al che veramente gli sono scoppiata a ridere in faccia).
Un’altra volta sono in metro per tornare a casa. C’è una ragazza sudamericana con passeggino, bambino e 2 zaini che cerca di salire sulla scala mobile. I borghesi guardano e passano, neanche fossero Dante e Virgilio. Io le chiedo “hai bisogno di una mano?” e lei “si grazie, sono qui da 10 minuti non so come fare per non lasciare il bambino da solo, qui se ne vanno tutti, perchè forse loro non hanno figli, ma quando li avranno vedremo”. La guardo e le sorrido. Le vorrei rispondere “guarda che non ti aiutano perchè sei straniera” ma invece le dico solo “eh sì, qui vanno tutti di fretta”.
Ieri sera, scendo alla stazione di Rho, mentre salgo le scale insieme alla fiumana che torna da lavoro vedo due ragazze africane  di cui una incinta che scendono le scale con i 2 passeggini in braccio. Tutti se ne vanno, ci fosse un cafone che si ferma a dare una mano. E di nuovo io “volete una mano?” e loro si grazie. Prendo in braccio il primo ragazzino e con l’altra l’aiuto a portare giù il passeggino. Intanto gli altri continuano a salire e sbattersene i coglioni. Poi quella risale le scale da sola mentre io vado a prendere l’altra, quella incinta. E di nuovo prendi in braccio la ragazzina e il passeggino che quella era di 9 mesi e non ce la faceva neanche a camminare. Mollo la ragazzina, ormai ho il fiatone mi sento male quando vedo uno che mi guarda. “Beh?” gli dico, moooooolto cortesemente, come al mio solito io “qualche problema?”. “no no” dice lui “come sei gentile le hai aiutate a salire”, “come sei gentile tu” rispondo io “a stare lì a guardare sbattendotene i coglioni”. “Non aiuto le negre” risponde lui. Mi sono guardata intorno. Tutti zitti a guardare il cielo oppure i binari a fare finta di niente. Gli ho detto solo che mi faceva schifo. E me ne sono andata con qualcosa che mi faceva male al cuore, pensando a quanto è diventato schifoso questo paese e questa gente, se non si ha nemmeno pietà di due mamme con i bimbi piccoli.

 

Ma la cosa più bella è stata al parchetto di Primaticcio. Mi fermo sempre al parco a leggere dopo il lavoro. Ci sono tanti ragazzi stranieri lì. Mi metto a leggere. Ovviamente nessuno si avvicina o mi viene a rompere i coglioni (lo fanno solo gli italiani, mia esperienza personale.) Lunedì sera ero lì come al solito e dopo una mezz’oretta arrivano madre e figlia borghesotte, vestitie firmate e con la puzza sotto il naso e come vedono i ragazzi si prendono a braccetto, fanno la faccia impaurita. La madre dice alla figlia “oddio è pieno di marocchini” e la figlia si guarda attorno disperata. Vede me, che faccio finta di leggere, ma che ho l’orecchio luuuuungo e dice “andiamo sulla panchina di fianco alla ragazza”. E si appiccicano a me. Occasione irripetibile. Inizio a fare la faccia snob, sbuffo e tossisco e lancio loro delle occhiate, mi sventolo davanti il naso col segnalibro. Loro mi guardano stranite. Alla fine chiudo il libro di scatto e mi siedo sulla panchina davanti a loro. Mi guardano. Io, usando tutto lo snobbismo di cui sono capace “scusate ma avete bisogno di qualcosa??” e loro “no” e io “allora perchè vi siete messe così appicicate a me?” Loro si guardano allibite “ma noi veramente, ecco sei l’unica ragazza” “Benissimo” rispondo io “non sono ne lesbica, ne drogata, quindi i vostri scambi di coppia oppure la vostra droga tenetela per voi”. “Cosa? ma come ti permetti?”. “per favore stia lontana” dico io “ ha anche un’odore sgradevole la prego non mi faccia chiamare i carabinieri”. La figlia si alza inkazzata nera. Io me ne vado di corsa tirando fuori il cellulare facendo finta di chiamare i carabinieri e mi rivolgo ai marocchini seduti lì dicendo “state attenti, quelle hanno appena cercato di derubarmi”. Loro iniziano a guardarle straniti, quelle si sono pietrificate e vuuuuuum, scappate come il vento.
Credo che non si dimenticheranno mai che significa stare dall’altra parte del razzismo. Bellissimo, uno scherzo bellissimo. Da fare in posti aperti (cioè che se queste te menano davvero almeno puoi scappare se non ce la fai a menarne 2!Mica sono quello di fight club io), con le più borghesotte stizzite che vedi arrivare. Dovrò migliorarlo perchè è stata tutta improvvisazione. Indimenticabile.

 

Lasciando perdere le “aggressioni a sfondi sessuale” successe tipo una volta che ero al Borgo Karma con la mia amica ed ero seduta dove ballano le cubiste. Un pezzo di schifoso, sicuramente pieno di cocaina fino alle orbite, mi si lancia addosso con tutte e due le mani sul seno e voliamo dall’altra parte del cubo io, lui e la cubista. Per terra (tutta la sequenza è durata meno di 5 secondi, giuro) cerca di barciarmi mentre mi infila le mani dappertutto. Non so come riesco a levarmelo di dosso e cerco di rialzarmi. Arriva la mia amica che lo prende per la giacca e gli molla un rovescio. Lui si gira e inizia a menare la mia amica uirlando insulti in calabrese. Arrivo io e gli do un calcio nelle palle. Mi arriva comunque una sberla e fortunatamente arriva il buttafuori a finire di menarlo e sbatterlo fuori. Era italiano, ma guarda un pò.
Questa è stata la più plateale, altri mille episodi minori, sempre con protagonisti italiani guarda un pò, sono sempre successi.

Per questo che dico che chi sbraita e urla sul blog, non ha MAI messo il naso fuori casa.

 

CONCLUDENDO

 

BOSSI, BERLUSCONI E COMPANY E SUDDITI VARI:

 

MA VA' DA' VIA EL C..........

 
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