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S. Agostino: Soliloqui

Post n°44 pubblicato il 16 Ottobre 2021 da soliloquio.primo

S. Agostino: Soliloqui

LIBRO PRIMO

PRIMA DISCUSSIONE

Agostino cerca se stesso, ma la forza fisica gli manca

1, I. Da molto tempo volgevo tra me e me molti e differenti pensieri e da tanti giorni cercavo ardentemente me stesso, cercavo il mio bene e quale male dovessi evitare; quando all'improvviso - ero io o un altro? di dentro o di fuori? è proprio quello che ora mi sforzo attentamente di sapere - una voce mi dice:

RAGIONE - Ecco: supponi di aver acquisito qualche conoscenza: a chi l'affiderai per passare ad altre ricerche?

AGOSTINO - Alla memoria, naturalmente.

RAGIONE - Essa è dunque così valida da conservare egregiamente tutti i tuoi pensieri?

AGOSTINO - Difficilmente; forse anzi le è impossibile.

RAGIONE - Allora devi scrivere. Ma come puoi farlo, se la tua salute ricusa la fatica di scrivere? Peraltro queste riflessioni non si devono dettare: esse richiedono un'assoluta solitudine.

AGOSTINO - Dici il vero: allora non so proprio che fare.

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Commenti al Post:
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 30/10/21 alle 04:38 via WEB
Ho ricevuto adesso il tuo invito ai Soliloqui...Un inatteso convivio, Madame...anzi, un inatteso, sorprendente e piacevolissimo simposio...fantasma ;-p
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 30/10/21 alle 04:38 via WEB
Piccola premessa: Il dialogo meriterebbe un ben nutrito quantitativo di fertili menti pronte a contribuire (chissà, però, se quando si tratta di liberare concetti individuali e del tutto autonomi - privi di cartamodelli o stampelle con cui arrampicarsi su vetri da cui ricalcare i progetti altrui - saprebbero ancora scrivere e parlare o se da quegli stessi vetri, invece, scivolerebbero rovinosamente, come insegna la Torre rovesciata della Tarot?)
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 30/10/21 alle 04:54 via WEB
Ma arriviamo al punto…vogliamo introdurre forse per la prima volta, non già nell'alveo della filosofia occidentale, ma dei blog, il dramma dell'autocoscienza che si consuma di fronte alla verità. La scrittura, lontanissima dall’essere considerata un farmaco per la memoria da Socrate, qui sembrerebbe essere la sola salvezza; ma la condizione fisica non sembra permettere la fatica dello scrivere – e chi più di colui (colei in questo caso) che è affetto da una patologia croniche che causa affaticamento e disregolazione energetico metabolica potrebbe capirlo?
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 30/10/21 alle 05:04 via WEB
Bene: direi che, parafrasando la Ragione, la risposta potrebbe essere piuttosto facile, se si invoca collaborazione - unione ed aiuto negli intenti - e ci si appella alla sintesi ed infine, con poche, aforistiche conclusioni - leggasi concise ma succose - si raggiungerà il risultato della ricerca, ignorando totalmente la presenza o l'assenza di lettori. D'altra parte, questo tipo di discussioni non possono neppure, di per se stesse, raggiungere un consenso affollato...Ma lasciamolo dire direttamente dal filosofo che "queste riflessioni possono mirare solo a pochi fra i concittadini."
 
 
soliloquio.primo
soliloquio.primo il 02/11/21 alle 09:56 via WEB
all'inatteso, sorprendente e piacevolissimo simposio fantasma un concittadino arioso si aggiunge in spirito collaborativo che sia il termine della quiescenza ?
 
 
soliloquio.primo
soliloquio.primo il 08/01/22 alle 13:58 via WEB
In fondo quelli di SAgostino sono soliloqui, ma sai dove mi fa davvero arrabbiare? Quando discute della linea e del cerchio ..
 
osSigeno67
osSigeno67 il 02/11/21 alle 00:36 via WEB
Per me la RAGIONE non ha ragione, chi ha deciso che le riflessioni non si possono dettare? in due si ragiona meglio che da soli.
 
 
soliloquio.primo
soliloquio.primo il 02/11/21 alle 09:57 via WEB
Agostino ha del masochista interpellando la sua ragione ...
 
   
osSigeno67
osSigeno67 il 02/11/21 alle 16:47 via WEB
Alla persona che segue il suo cuore (istinti/pulsioni da soddisfare) potrebbe capitare di perseverare e cadere nel masochismo, chi usa la ragione ne è al riparo.
 
     
soliloquio.primo
soliloquio.primo il 02/11/21 alle 16:51 via WEB
quale ragione?
 
     
osSigeno67
osSigeno67 il 02/11/21 alle 18:04 via WEB
Esiste una ragione comune a tutti gli esseri umani e cioè quel processo, che fa parte del pensiero logico, che valuta quale scelta è meglio fare....poi magari cambia l'efficienza di quel processo da essere umano a essere umano.il cuore invece è viscerale è legato a sensazioni che poi inducono ad azioni. P.s. mia interpretazione
 
     
soliloquio.primo
soliloquio.primo il 08/01/22 alle 13:45 via WEB
Nei due versi finali Agostino interpella la ragione che gli rammenta di essere stanco di scrivere né che può farlo dettando. Secondo il tuo principio Agostino dovrebbe cedere ragionevolmente, mentre col cuore compirebbe azioni. In questo frangente trovo masochista darsi retta ( o retta alla ragione ) e non tentare alcuna altra azione per compiere un desiderio del cuore/cercare se stesso.
 
     
osSigeno67
osSigeno67 il 08/01/22 alle 21:13 via WEB
Si infatti, non avrei utilizzato il termine masochista, ma stupido o sprovveduto. A meno che Agostino doveva risolvere problemi intimi e quindi non condivisibili con altre persone, visto sotto quest'ottica allora si che si è cacciato in un vicolo cieco.Altro ragionamento giunto rileggendo il colloquio, Agostino stava valutando cosa fare e non fare per essere felice, ma chi di noi annoterebbe una certezza raggiunta a fronte di un ragionamento che riguarda la nostra felicità? Penso nessuno, il ragionamento sarà complesso ma alla fine si riduce ad un proposito da perseguire che non ha bisogno di essere scritto ma attuato.
 
     
soliloquio.primo
soliloquio.primo il 08/01/22 alle 13:53 via WEB
infatti dici: Per me la RAGIONE non ha ragione, chi ha deciso che le riflessioni non si possono dettare? in due si ragiona meglio che da soli.
 
     
soliloquio.primo
soliloquio.primo il 08/01/22 alle 13:55 via WEB
quindi quando ti domando quale ragione ha ragione, tu avevi appena scritto: chi usa la ragione ne è al riparo .
 
soliloquio.primo
soliloquio.primo il 08/01/22 alle 23:11 via WEB
ma chi di noi annoterebbe una certezza raggiunta a fronte di un ragionamento che riguarda la nostra felicità? Penso nessuno, il ragionamento sarà complesso ma alla fine si riduce ad un proposito da perseguire che non ha bisogno di essere scritto ma attuato.
 
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