IlClan05

AMISH MAFIA

Ieri Sera mi sono soffermato su un programma che ha svelato un lato nascosto è a tratti inquietante di una comunità fuori dal tempo,stò parlando degli Amish. Non hanno automobili, non usano l'elettricità e hanno una Bibbia sempre sul comodino. Sono gli Amish, una delle comunità più enigmatiche e conservatrici presenti negli Stati Uniti. Nonostante i suoi quasi 300 mila membri vivano fuori dal tempo e siano lontani anni luce dal mondo televisivo, il piccolo schermo negli ultimi anni ha guardato con sempre più insistenza questa società in miniatura che rifiuta il progresso. Negli episodi in programma focus sui guardiani e protettori che riescono a far rispettare, spesso con metodi duri e punizioni esemplari, le regole della comunità Amish di Lancaster in Pennsylvania.L'esplorazione del mondo Amish, affidata già a diverse pellicole ("The Village" sicuramente la più famosa), ha avuto sul piccolo schermo il suo massimo rappresentante in "LA MIA VITA CON GLI AMISH", docu-reality che in Italia ha trovato spazio nel palinsesto di NatGeo. Qui i protagonisti erano sei ragazzi inglesi che decidevano di passare un paio di mesi con la comunità Amish di Middlefield in Ohio. In quest'occasione c'era un intento educativo: si mettevano a fuoco le differenze culturali fra il mondo occidentale e quello Amish in un dialogo proficuo che facesse emergere le qualità di entrambi i modelli proposti.
Charlotte Alisson, una delle ragazze inglesi che ha vissuto questa esperienza, ha raccontato a tal proposito: "L'aspetto davvero affascinante della vita Amish è la dedizione reciproca tra i membri della comunità. Non lasciano mai nessuno da solo. Hanno tanti valori: la fede in Dio, lo studio attento della Bibbia, la pratica del perdono, il rifiuto dell'odio".
Tuttavia la grande ribalta, soprattutto per i temi trattati, è arrivata con "BREAKING AMISH", un programma che in dodici puntate trasmesse su RealTime seguiva cinque ragazzi della comunità Amish in libera uscita. Durante il loro Rumspringa, un periodo in cui possono provare la vita occidentale, i giovani sono di scena a New York e davanti alle telecamere vanno oltre i tanti paletti che la loro cultura gli impone. Così spazio a feste, qualche bicchiere di troppo, prime effusioni e altro ancora. Non siamo ovviamente nella Grande Mela resa celebre da "Sex and the City", ma per un Amish il campionario di esperienze al limite è molto vasto.Il programma ha ricevuto però diverse critiche: i ragazzi protagonisti sono stati accusati di essere attori e di essersi allontanati dalla comunità di riferimento già da molto tempo. Quindi, dal punto vista sociologico, "Breaking Amish" non ha nessun valore attendibile. A conferma c'è lo spin-off "Breaking Amish - La sfida continua" che vede i cinque giovani protagonisti nella loro nuova vita a Pinecraft, una cittadina della Florida che accoglie diversi ex Amish.
Sicuramente improponibile, ma qui c'è il gusto dell'eccesso a ogni costo, è invece "Banshee", serie tv di Cinemax (canale in orbita HBO), in cui alcuni componenti Amish provano ogni tipo di depravazione. Basti pensare al criminale Kai Proctor e alla sensuale e disinibita Rebecca che, nonostante siano stati cacciati dalla loro comunità di riferimento, faticano a lasciarsi alle spalle i retaggi della cultura Amish.
Per fortuna c'è ancora qualcuno che vuole mostrare un quadro attendibile di questa società in miniatura che non accetta di vivere al passo dei tempi. Partendo da queste premesse PBS, il canale che fa servizio pubblico negli Stati Uniti, ha trasmesso a febbraio "THE AMISH SUNNED", un bellissimo documentario di Callie T. Wiser che mostra la complessità di questo piccolo mondo antico che la televisione si diverte tanto a snaturare.