TEAM GUARDIE GIURATE

NOI SIAMO LA STORIA


Nella Roma antica, nel III secolo a.C. esisteva una particolare istituzione denominata "Ufficio degli Edilii" che potremmo chiamare gli antenati degli attuali Istituti di Vigilanza. Infatti, mentre il Senato indicava la politica di Romaa, i consolii, i pretorii e i censorii avevano varie funzioni di carattere soprattutto amministrativo, e i questorii erano magistrati delle finanze, l'Ufficio degli Edili soprassedeva esclusivamente alla vigilanza sulla vita economica e religiosa ed attuava la prevenzione custodendo i beni dei civess e della collettività.L'Ufficio degli Edili era costituito da quattro capi, detti appunto Edili, eletti dal Senato; essi avevano ai loro ordini delle guardie, dette Praefecti Nocturni, costituenti una particolare milizia non assoggettata alle sfere militari vere e proprie, ma esclusivamente impegnata per la vigilanza e custodia dei beni pubblici e privati.Le guardie alla dipendenza degli Edili, potevano arrestare i delinquenti ed avevano l'obbligo di far rispettare leggii ed edittii. Nelle case degli Edili, poi, potevano essere custoditi beni e valori anche dei privati, la stessa cosa che si fa oggi nei caveauu degli Istituti di Vigilanza Privata.Dopo la caduta della Roma repubblicanaa e del successivo imperoo, bisogna arrivare sino all'alto medioevoo per ritrovare organismi con funzioni e scopi simili a quelli delle Guardie Particolari Giurate e precisamente durante il complesso e grandioso fenomeno denominato "Comune Cittadino".Al tempo dei comuni, che vedeva la città cinta da mura, vennero costituite le milizie cittadinee. Tale milizia, in periodo di pace, veniva esclusivamente impiegata per la vigilanza e la custodia dei beni dei cittadini che si svolgeva soprattutto di notte e durante i mercati urbani ed extraurbani, sotto il controllo del console o del podestàa'. Nel periodo dei comuni, alle corporazionii, che rappresentavano alcune categorie di cittadini che svolgevano la stessa arte o mestiere, venne anche concesso di costituire corpi autonomi di milizia urbana, stipendiati e gestiti dalle stesse corporazioni. Queste milizie avevano il compito di proteggere esclusivamente gli interessi degli appartenenti alla corporazione.Comincia così a delinearsi il carattere non solo pubblico ma anche privatistico di alcuni organismi che avevano esclusivamente lo scopo di tutelare i beni di privati cittadini. La famosa figura del passeggiatore notturno con piccaa e lanternaa, spesso accompagnato da un grosso canee, presente in tanti quadri fiamminghi ed italiani del XIV, XV e XVI secolo non è altro che quella del precursore delle Guardie Particolari Giurate odierne.La scomparsa dei comuni non decretò la fine di queste figure che continuarono ad esistere e a svolgere i loro compiti di vigilanza sotto svariate forme. Si arrivò fino alla costituzione del Regno d'Italiaa che vedeva però gravi carenze legislative riguardo le licenze e le funzioni delle Guardie Particolari Giurate. Occorreva quindi, per regolamentare la materia, qualche promotore coraggioso. Nel 18700 a Padovaa, per iniziativa di un certo Giuseppe Lombardii, ex garibaldino, sorse il primo Istituto di Vigilanza Privato italiano. Lombardi, con pochi uomini, iniziò a svolgere un servizio di vigilanza urbano con l'appoggio dell'allora Prefetto di Padova Luigi Bertii (successivamente divenuto capo della Poliziaa).Il Berti, conscio delle nuove esigenze venutesi a creare col nascere dell'era industriale per effetto dell'urbanizzazionee e del successivo fenomeno criminologo in chiave moderna, condivise l'iniziativa del Lombardi e quale Prefetto di Padova favorì l'iniziativa. Da Padova tale iniziativa venne estesa a Veneziaa, poi a Milanoo, Genovaa e Torinoo dove l'Istituto venne denominato "Cittadini dell'Ordine" ed ancora oggi opera in gran parte delle province piemontesii e lombardee.Il processo di espansione sopradescritto avvenne però con grosse difficoltà iniziali, mancando infatti una precisa normativa sulla materia, Giuseppe Lombardi venne per due volte trascinato in tribunale sotto l'accusa di "usurpazione di pubblici poteri" e di "accolita di uomini ed armi senza il permesso delle Autorità Governative". Tuttavia venne sempre assolto e finalmente vide la propria iniziativa riconosciuta e regolamentata da precise disposizioni. L'esperienza di Lombardi venne seguita, negli anni successivi da altre persone che diedero vita ad organizzazioni analoghe e negli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondialee, per volere delle Istituzioni Nazionali, furono costituiti in quasi tutte le città d'Italia Istituti di Vigilanza sotto l'egida dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, creati soprattutto per dare occupazione agli ex combattenti della grande guerra.Si espanse così in Italia la vigilanza privata.