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L'innalzamento delle misure di sicurezza sta rendendo la vita difficile alla criminalita' e gli ultimi dati indicano un trend virtuoso: -23% nei primi mesi del 2008. Continuera' nel 2009?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

 

 
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RAPINATORI IN FRENATA

Post n°7 pubblicato il 24 Marzo 2009 da teamgpg

RAPINATORI IN FRENATA (PARLANO LE BANCHE)

Crollano le rapine in banca nei primi 6 mesi del 2008. ben il 23% in meno. E anche i dati in previsione del secondo semestre confermano questo andamento. La ricetta vincente: meno contante in cassa, tecnologie di videosorveglianza piu' avanzate e costante collaborazione con le forze dell'ordine, con il risultato di rendere le rapine sempre meno reredditizie ed elevare la probabilita' di arresto dei rapinatori. Cosi il futuro fa ben sperare. Nell'attuale contesto italiano infatti le banche rappresentano un bersaglio privilegiato esposto agli attacchi della criminalita' comune e organizzata. Le tecniche di difesa devono considerare le diverse tipologie di rischio, per esempio: le piu' varie forme di frode( clonazione di carte, furto di identita' elettronica, contraffazione di assegni, ecc...)gli attacchi informatici, gli assalti ai bancomat, e, infine, le rapine ai danni delle dipendenze bancarie.E proprio la rapina il reato che piu' preoccupa, non solo per la numerosita' dei casi, ma soprattutto per le possibili conseguenze ai dipendenti e alla clientela. L' esperienza piu' che decennale nell'osservazione del fenomeno ci rivela che questo ha subito nel tempo una profonda trasformazione. Negli anni, e' cambiato l'identikit del rapinatore: non piu', o meglio non solo, opera il professionista, ma sono sempre piu' freguenti i casi di rapine perpetrate da rapinatori improvvisati. Una delinquenza di piccolo cabotaggio, che alcuni definiscono "disorganizzata", e che si accontenta di un bottino modesto (non si arriva mediamente a 20000 euro, in realta' se si escludono le grandi rapine, il bottino e' di importo di gran lunga piu' contenuto, talvolta di poche migliaia di euro). Certo, il numero di rapine alle dipendenze bancarie italiane e' aumentato in valore assoluto, ma l'incidenza sul numero di sportelli tende, col tempo e con gradualita', alla riduzione. Basti pensare che alle 2958 rapine del 1998 corrispondeva un indice di rischio pari a 11,3 rapine ogni 100 sportelli, mentre alle 2972 del 2007 (cioe' un valore assoluto quasi analogo) corrispondeva un indice di 9,1 rapine ogni 100 sportelli. E logico quindi che la moltiplicazione degli sportelli bancari degli ultimi anni si sia tradotta in una moltiplicazione delle attivita criminali. Ma e' anche palese che, se le rapine sono aumentate, lo hanno fatto in un modo meno che proporzionale rispettoall'espanzione del numero degli sportelli.

TRE AZIONI:

Meno contante in cassa.

Srumenti di videosorveglianza piu' evoluti

Collaborazione con le forze dell'ordine

DUE RISULTATI:

Rapine meno redditizie

Probabilita'di arresto piu' elevate.

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