RECAPITI UTILI Tenda San Damiano
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Parla la Responsabile, Antonella De Benedictis TRATTA DI ESSERI UMANIIl traffico di esseri umani è definito come il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l'alloggio o l'accoglienza di una o più persone, usando mezzi illeciti ai fini dello sfruttamento. Lo sfruttamento comprende almeno, lo sfruttamento della prostituzione altrui o altre forme di sfruttamento sessuale, il lavoro o i servizi forzati, la schiavitù o le pratiche analoghe alla schiavitù, la servitù o il traffico di organi. (video tratto dal web)
QUESTO ACCADE OGGI!!! Desideriamo che questo blog sia mezzo di comunicazione e di "denuncia" perchè (come dicevo qualche sera fa in una testimonianza che partiva da una famosa canzone di Liabue) vogliamo saltare giù dal palco sul quale stavamo a guardare questa realtà scomoda, tuffarci in essa, e portarla proprio sul palco perchè tutti possano vederla e rendersi conto... Ultimi commentiArea personale- Login
MenuCerca in questo BlogE TU????E' l'indifferenza a renderci complici! Il tuo Cristo è ebreo,
la tua macchina è giapponese,
la tua pizza è italiana,
la tua democrazia è greca,
le tue scarpe sono thailandesi,
il tuo thè è indiano,
il tuo caffè è brasiliano,
il tuo cellulare è finlandese,
la tua maglietta è cinese,
le tue vacanze sono egiziane,
i tuoi numeri sono arabi,
la tua scrittura è latina,
la tua birra è africana,
le tue patate sono americane.
E tu dici a me di essere straniero... Che bello... PERCHE', IN FONDO, C'è UN SOLO DIO...Non che diverta... ma rende molto l'idea! |
Ci riconosciamo come semplici giovani che sentono l’urgenza di non considerare più il Vangelo come semplice utopia.Il nostro nome Tenda San Damiano indica il muoversi, sia fisico che culturale che gli incontri con queste donne vittime di tratta, presuppone. Riconoscendo in questa triste realtà una particolare forma di povertà; poveri che il crocifisso di san Damiano abbracciò scegliendoli come propri interlocutori.
Milano, scontri nel Cie di via Corelli. La testimonianzaFeriti tra migranti e forze dell'ordine. Parla A., tunisino, detenuto nel Centro 17 / 8 / 2010 La protesta esplosa la notte scorsa è una delle tante che ha riguardato il Centro di identificazione ed espulsione milanese negli ultime mesi. Sei agenti e cinque nordafricani sono rimasti feriti. Un migrante di origine algerina è riuscito a fuggire mentre un altro ragazzo detenuto nel centro si è fratturato entrambe le gambe nel tentativo di saltare giù dal tetto, dove si erano arrampicati una quarantina di immigrati per protestare.Il 18 luglio scorso, nel corso di una protesta analoga, erano fuggiti altri tre migranti.
Nel report di Medici Senza Frontiere sui Cie italiani "Al di là del Muro", che ha come scopo quello di far conoscere la realtà di questi spazi chiusi ad osservatori esterni, il Centro di via Corelli risulta privo dei servizi di mediazione culturale. Non ci sono procedure sanitarie per la diagnosi e il trattamento delle malattie infettive. Il sostegno legale in materia d'asilo è carente. I servizi indicati da Medici Senza Frontiere sono servizi assolutamente necessari dato che nei centri s'intrecciano, in condizioni di detenzione, situazioni di fragilità estremamente eterogenee tra loro a cui corrispondono esigenze molto diversificate. Il manganello sembra essere uno dei pochi mezzi che lo Stato ha a disposizione per esercitare il proprio potere, chiuso nella sua morsa xenofoba. COME SI PUO' RESTARE IMPASSIBILI DINANZI A EPISODI COME QUESTO CHE SI RIPETONO QUOTIDIANAMENTE?!
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Inviato da: Lory.B87
il 30/11/2009 alle 13:10
Inviato da: valetudok1
il 29/11/2009 alle 13:56