DAILY BUGLE

Il disegnatore italiano Valerio Schiti, fresco di promozione a 'Young Gun' presso la Marvel e attualmente impegnato a disegnare la serie 'New Avengers', durante un'intervista apparsa suMarvel.com ha parlato del character design dei protagonisti del fumetto dedicato agli Illumiati mostrando il suo Sketchbook:

"Pur avendo una peculiare apparenza fisica, senza dubbio la caratteristica più importante della Bestia è senza dubbio il suo spirito. E' una cosa che mi ha sempre colpito. Hank McCoy è una brava persona, il più puro dei New Avengers assieme a Reed Richards. La mia intenzione, fin dalle prime bozze, è mostrare questa bontà e per raggiungere questo fine ho voluto rappresentarlo come amico, scienziato e insegnante. Ho voluto concentrare la mia attenzione maggiormente su Hank che su Beast, sull'uomo e non sul mostro."

"Freccia Nera non appare molto in queste storia, ma quando entra in scena sono le sue azioni a parlare per lui, rappresentandolo come il personaggio risoluto e maestoso quale è. Paragonato agli altri Avengers l'ho voluto rappresentare più alto e muscoloso, per mostrare il suo retaggio regale e la sua natura seria."

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"Il Pantera Nera che compare nel fumetto ha un costume più semplice di quello che ho preparato nel bozzetto. Il fatto è che Jonathan Hickman scrive scene dove T'Challa indossa un costume che lo rende invisibile, proietta campi di forza e spara dardi d'energia. Ho pensato che sarebbe stato più interessante realizzare un costume più basico, così che i lettori rimanessero stupefatti dalla sue capacità. Allo stesso tempo si può pensare che il costume sia così tecnologico che i suoi componenti sono invisibili"

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"Per quanto riguarda le Pantere Nere mi sono ispirato a vari gruppi etnici, e ho aggiunto alcuni elementi ricorrenti: vestiti di cuoio, collanine d'oro e ossa di animali, pellicce e altri particolari che rimandano al costume di Pantera Nera. Lo scopo era quello di sottolineare i concetti di eredità e tradizione tipiche del personaggio, dando anche l'impressione che ognuno di loro abbia ereditato il costume del predecessore, personalizzandolo."

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"Ho voluto dare al Dottor Strange una fisionomia che lo rendesse intelligente e acuto, un uomo che ha vissuto delle esperienze straordinarie, che conosce riti e magie che usa con destrezza. Per lui mi sono ispirata a Vincent Price, e volevo lasciare solo i baffi, ma gli editor Tom Brevoort e Will Moss mi hanno fatto notare che attualmente Strange ha anche il pizzetto."

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"Nel numero 24 compare anche il Dottor Destino, e per lui mi sono concentrato su due aspetti: la maschere e le ombre. Ha quasi sempre la faccia immersa nell'ombra, dando l'impressione di riflettere spesso senza dimenticare il suo carattere oscuro. La maschera non ha nessun segno distintivo, poichè Destino non ha bisogno di decorazioni e non serve che la sua maschera sia luccicante. Lui è il re, ed è regale anche con un pezzo di ferro sulla faccia."

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"La versione attuale dell'armatura di Iron Man mi piace molto. E' qualcosa di forte. I colori, la maschera e gli occhi lo rendono molto 'dannato', il che penso si adatti bene a questa serie. Parlando in generale, per un artista è divertente poter lavorare su armature e costumi che hanno molti dettagli. Ed è anche più divertente crearli di persona. Il problema è rendere i dettagli per tutta la lunghezza dell'albo."

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"Kristoff assomiglia molto al padre, e condividono diverse scene insieme, così ho voluto differenziare il suo look che ricordasse quello di Destino, solo più sofisticato e che appartenesse ad un uomo abitutato alla ricchezza e all'agiatezza. Se Destino ricorda un sovrano medioevale, Kristoff è un imperatore del XIX° secolo."

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"Non ho mai capito come facesse Reed Richards ad apparire così perfetto nonostante sia un topo di laboratorio. Così ho voluto fornirgli una capigliatura che lo facesse sembrare uno scienziato assorbito completamente dal suo lavoro. Inoltre l'ho voluto rappresentare alto e magro, per suggerire come i suoi poteri funzionassero."

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"Anche per Namor ho voluto modificare la capigliatura, renderla più moderna ma che allo stesso tempo ricordasse lo stile classico. Ma quello che era fondamentale era lo sguardo: doveva dare l'impressione che lui fosse annoiato dalle questioni che lo circondassero, ma che comunicassero anche un'aura di superiorità nei confronti degli altri. Ed è inutile dire che doveva apparire super-bello."

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"Hulk invece non ha bisogno di costumi, la sua pelle e il suo costume sono la sua armatura, perchè 'Hulk è il più forte che c'è'!"

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