Creato da TURBOLENZE il 14/02/2015

Come l'Armadillo

Pensando scrivendo

 

 

Armadillo Fire

Post n°9 pubblicato il 11 Marzo 2015 da TURBOLENZE

          Ci sono casi di fiamme che alle volte vengono oppresse, per la separazione e la chiusura definitiva dei rapporti .

Amici, parenti, la tua stessa mente o altri "esperti vari" ti diranno di non incontrarla più, ti diranno che tu meriti di meglio, che devi dimenticarla, che non è la tua fiamma o che la sua anima non è più meritevole di fiducia e del tuo amore. Il tuo cuore ti dirà che è impossibile fare ciò, proverà a gridarti di fare l'opposto, nonostante la tua fiamma non ti ha riconosciuto. Oppure, pur avendoti pienamente riconosciuta come sua fiamma, non ha saputo onorare l'Unione e magari si è comportata con superficialità, superbia, indifferenza, cattiveria ecc.
La tua voce silenziosa dell'anima ti suggerisce sempre di non voltare mai le spalle alla tua fiamma. Devi rispettare i suoi tempi e le sue crisi, dai e perdona sempre, queste sono le vere prove delle FIAMME.
Scoprirai che sei sempre innamorato della tua fiamma nonostante tempo, distanza o situazioni assurde impediscono il vostro amore. Scoprirai che non riesci a dimenticarla, anche perché sarebbe come dimenticare l'altra parte di te o l'altra metà del cuore. Sentirai la gioia e il bisogno di amarla e di darle tutta quell'energia tua. Scoprirai che non è un innamoramento come tutti gli altri; la senti come veramente una parte di te e l'intimità che avete vissuto insieme non è nemmeno paragonabile a quella che hai sperimentato con qualsiasi altra persona, perché in effetti è una fusione dello spirito e del corpo, qualcosa di impareggiabile...
Sei hai tantissima pazienza e non rinunci a quello che è la certezza del tuo cuore, se continui ad onorare e rispettare la tua fiamma, anche quando lei fa tutt'altro, se continui a focalizzare su ciò che sia giusto e vero, avrai risultati gioiosi.Rispettala e onorala giorno per giorno, non provare mai rabbia, gelosie o altra negatività nei suoi confronti, amala e pensala con amore. Non pensare alla ricompensa, pensa solo alla gioia e al grande dono di poterla amare, di averla riconosciuta.                  
                                                                                                                                                            p.p75

 

 

 
 
 

Armadillo Life

Post n°8 pubblicato il 10 Marzo 2015 da TURBOLENZE

E, si' prima di andare contro qualcuno, molte volte il peggior nemico di noi...siamo noi...
La vita e' piu' semplice di quel che noi stessi imaginiamo..andiamo mettiamoci in cammino conosciamoci, vedremo sorprese soavi e...
Sorprese dolorose, vale la pena di pagare, ogni prezzo perche' avremmo vissuto veramente... e divenuti veri "Uomini"...

 
 
 

Armadillo time

Post n°7 pubblicato il 10 Marzo 2015 da TURBOLENZE

                                      "Più piccola è la mente, più grande è la presunzione".
Lo diceva Esopo,non lo dico io...

 
 
 

Siam tutti Armadilli

Post n°4 pubblicato il 14 Febbraio 2015 da TURBOLENZE

Non ti lasceranno due forellini sul collo. Non succhieranno il tuo sangue.I non morti moderni sono dei non vivi, disperatamente bisognosi del prossimo per poter andare avanti.Vampiri emotivi che si nutrono dell’energia vitale del prossimo fino a prosciugarlo, lasciandolo ai confini della depressione. Non mollano la loro preda, la rendono inerme, la plagiano, la seducono giocando sul suo senso di protezione, sulla sua voglia di fare del bene e di aiutare il prossimo, la catturano facendo leva sulla sua pietà, sul buon cuore. Perennemente bisognosi di aiuto fanno strage delle tue energie positive, della tua voglia di fare, si appoggiano a peso morto, succhiando finché ce n’è e senza mai dare niente in cambio. 
E non devono neanche aspettare che cali la notte. Questi esemplari di Nosferatu  si aggirano sereni (o apparentemente  tali!) per le strade e sono difficilmente individuabili se non dopo che hanno fatto strage del nostro sorriso. Sono donne o uomini, amiche, amici o, ancor peggio, fidanzati,fidanzate. La soluzione, triste ma funzionale, è riconoscerli e liberarsene prima che il legame con voi diventi indissolubile e i sentimenti non permettano un’analisi lucida della faccenda. Per cacciarli via, però, non bastera' un crocifisso o una treccia d’aglio. Ci vorrà tenacia perché loro faranno leva sul senso di colpa,  sulla delusione e sul dolore che proveranno, tenteranno di estirpare anche le radici dei caratteri più forti, tentando direttamente di indotrinare in voi il loro punto di vista. 
Occorre sottrarsi a tutto questo. Un sano atto di egoismo,di rispetto per noi stessi rapido ed efficiente. Per la serie: “Dov’eri tu quando avevo bisogno di te?”. Se si viene lasciati soli nel momento del bisogno si ha il diritto di sottrarsi a coloro che chiedono sempre, ogni giorno, che necessitano di cure per ogni cosa, in ogni momento. Certo, se avessero canini aguzzi, lunghi mantelli e castelli in Transilvania sarebbe tutto molto più semplice riconoscere tali persone, ma il senso di vuoto e  di angoscia che certe persone lasciano come una scia è lo stesso un segnale inequivocabile. Ricordati: i vampiri hanno bisogno di un invito per entrare.
                                                                                              p.p75

 
 
 

Gli Armadilli del Web

Post n°2 pubblicato il 14 Febbraio 2015 da TURBOLENZE

                                         A volte, quando ci si rapporta con qualcuno, si corre il rischio di cadere nella trappola delle sensazioni e delle percezioni. Si parte con un desiderio di un sogno, di condivisione, di momenti romantici, di cene a lume di candela, di sensazioni fortemente vibranti... Lo si fa gettandosi nella rete degli annunci, oppure in siti vari, ma non perché possano mancare le occasioni reali, ma perché a tutti gli effetti la rete è un ottimo filtro,mantiene l'anonimato raccontandosi nella speranza che i nostri intenti siano condivisibili. C'è chi cerca solo sesso fine a sé stesso, chi l'avventuretta riduttiva e chi insegue il sogno di ciò che non ha e che per vari motivi non può avere. Questi solo gli elementi che ci permettono di distinguere una persona dall'altra.. Non so perché scrivo questo forse per parlare con chi mi sa leggere, forse perchè ad una certa età non si ha voglia né di prendere in giro né di farsi prendere in giro come adolescenti. Certe sono le percezioni e le sensazioni che a volte accompagnano i momenti conoscitivi,a volte corrispondono a volte non c'è nulla da fare e non servono tanti discorsi o fatti.ma piccoli ed inequivocabili segni. Credo che l'intelligenza serva proprio a questo .... facilita la comprensione delle sensazioni.... e spesso, ma non sempre, delle persone. A volte si pretende o si cerca in una persona ciò che la stessa non vuole, non può o non se la sente di dare.

 
 
 

L'Armadillo quindicenne

Post n°1 pubblicato il 14 Febbraio 2015 da TURBOLENZE

Una delle immagini più spietate che conservo della mia adolescenza è questa: il Centro semi affollato di sabato pomeriggio di una quasi citta' di una quasi estate, tutti impegnati a risaltare la propria bellezza facendo avanti e indietro instancabilmente; quello che volevamo era carpire sguardi, affermare la nostra esistenza; non c'entra nulla con l'amore quella battaglia, eppure è il solo nome che davamo a quella ricerca forsennata.Si staglia ancora il ricordo nella mia mente di una panchina,all'ombra di una fermata del bus tra un bancomat e un'agenzia di viaggi. Sedute perché in piedi non riuscirebbero a starci, il corpo fiaccato dalla decrepitezza, tre vedove o zitelle. Non l'ho mai saputo perché fossero sole.Era per ironia della sorte, il periodo «Dell'umorismo adolescenzale», e le tre signore agghindate con gioielli, fiori finti e spille, truccate così pesantemente che le pennellate del fard potevi distinguerle anche da lontano. Se ne stavano spudoratamente in vetrina. Volevano la nostra stessa cosa.

Ricordo quanto ferocemente le abbiamo prese in giro. Piano, senza farci sentire: «Al cimitero lo troveranno, il fidanzato». Ma quella era l'epoca dell'amore crudele, che ritenevamo il solo plausibile; che a noi spettava di diritto e a loro no. Erano i nostri quindici anni contro i loro sessanta o forse piu', lo strapotere del corpo in fioritura. E noi vincevamo. E loro, senza riuscire ad ammetterlo,soffocando i propi momenti di gloria passati,se non lo accettavano ci facevano ridere e pena. 



 

 
 
 
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