TARTARUGHE

...tutto ciò che ha a che fare con le tartarughe...

 
 

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Non sono un veterinario e questo è un Blog Amatoriale, pertanto, malgrado la cura posta nella raccolta del materiale, non posso assumermi la responsabilità totale delle informazioni riportate. In caso di seri problemi riguardanti la salute delle tartarughe, consiglio sempre e comunque di rivolgersi a persone qualificate e competenti.
Inoltre, molto del materiale presente è frutto di ricerche sul web, pertanto esiste la possibilità che nel blog siano state pubblicate foto o testi senza il consenso dell'autore o proprietario del diritto.
Se questo dovesse avvenire, vi chiedo gentilmente di contattarmi e in breve tempo verrà rimosso tutto il materiale non autorizzato.
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LA TARTARUGA NON E' UN GIOCATTOLO

Post n°283 pubblicato il 06 Giugno 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

"Già, le tartarughe... E' affascinante vedere queste creature di pochi centimetri che sguazzano all'interno di un acquario in qualche negozio di animali, che si sforzano (con successo) di arrampicarsi su rocce enormi, che si stirano tutte sotto la luce delle lampade o del sole per non perderne nemmeno un raggio, che si ammassano l'una sopra l'altra nelle zone più calde della vasca...
E, per poche centinaia di euro, non è poi così difficile comprarle nelle fiere o nei mercati rionali.
Chi non ha mai desiderato portarne a casa una? Purtroppo, questo loro aspetto così indifeso, quasi da "giocattolo" è stato la principale causa dei loro problemi...
Innanzitutto, visto che si vendevano bene, si è sviluppato, soprattutto all'estero, un allevamento forzato e redditizio di queste tartarughine. I più grandi vivai si sono sviluppati in America, patria delle tartarughe dalle orecchie rosse (la specie più diffusa e venduta): qui sono sorte, ed esistono ancora, delle fattorie (farms) che sono diventate delle vere e proprie fabbriche (factories): producono tartarughe a ciclo continuo!!! Ma il mondo ha da sempre rappresentato il loro mercato di sbocco e l'Europa, Italia compresa, era il maggior importatore: anni fa, erano milioni le tartarughe che ogni anno arrivavano nel nostro Paese, via aereo, dall'America per soddisfare le richieste degli "allevatori" di casa nostra.
Purtroppo, c'era il verso della medaglia: a migliaia non riuscivano a superare il volo, ammassate l'una sopra l'altra, respirando a fatica, senza acqua né cibo per parecchie ore: moltissime morivano durante questo viaggio e molte altre, pochi giorni dopo l'acquisto!
Per questo motivo e per il problema dei numerosi abbandoni degli animali tenuti in cattività, che stava provocando (sembra!) l'estinzione della simpatica tartaruga palustre europea, la Emys orbicularis, da alcuni anni è stata vietata la vendita e l'importazione della tartaruga dalle orecchie rosse.
Del resto, non si tratta di un giocattolo né di un oggetto ma di un animale vero e proprio con tutte le sue esigenze e le difficoltà connesse al suo mantenimento.
L'allevamento di una tartaruga non è cosa da prendere sotto gamba: questi animali possono vivere, in cattività, fino a 30 anni ed anche più. Chiediamoci, allora, se è effettivamente nostra intenzione occuparci di un animale, non facendogli mancare nulla, per così tanto tempo? Il più delle volte, la vostra tartaruga vi viene venduta o all'interno di una boccia oppure nel classico acquario di plastica, con tanto di isola e palma in mezzo: purtroppo, né l'una né l'altro vanno bene... Innanzitutto perché le tartarughe tendono a crescere e richiedono maggior spazio; secondo, perché hanno bisogno di altri accessori.
L'acquario di vetro è la miglior soluzione, a meno che non abbiate la possibilità di creare uno stagno all'aperto: costa un po' di più (minimo Lit. 100.000/50 euro fino ad arrivare ai 2 milioni/1.000 euro, a seconda delle dimensioni) ma presenta due vantaggi rispetto alle vasche in plexiglas: può essere pulito a fondo e si riga meno facilmente sotto l'azione delle unghiette dell'animale. L'acquario deve essere tenuto ben pulito poiché è da questo che dipende la salute della vostra tartaruga.
Ricordatevi che le tartarughe dalle orecchie rosse sono animali acquatici e che espleteranno tutte le loro necessità biologiche nell'acqua, creando le condizioni favorevoli per lo sviluppo dei batteri.
Le tartarughe dalle orecchie rosse crescono velocemente durante il loro primo anno di vita e un adulto può arrivare a misurare fino a 30 cm!!! Le dimensioni della vasca dipenderanno dalla taglia degli animali e dalla quantità di esemplari che volete inserirvi. Ricordate che più è grande l'acquario, meglio vivranno le tartarughe. La lunghezza minima della vasca deve essere pari a circa 10 volte la lunghezza del carapace della tartaruga: per un adulto di 13 cm si raccomanda una vasca di almeno 110 litri. Riempitela con una quantità d'acqua sufficiente alla tartaruga per riuscire a girarsi nel caso dovesse capovolgersi (circa 3/4 della sua lunghezza).
E' indispensabile l'inserimento di un filtro, che mantenga pulita l'acqua a lungo, evitando così continui ricambi d'acqua, e che soprattutto le tartarughe si ammalino.
La salute dell'animale dipende dalla qualità dell'acqua che le fornite. Ricordate che la vostra tartaruga vive e respira nella stessa acqua dove espleta i suoi bisogni fisiologici! Se l'acqua non è pulita conterrà più batteri e aumenteranno i rischi di una loro malattia. Dovrete dedicare almeno un'ora la settimana alla pulizia dell'acquario.
Le tartarughe necessitano, inoltre, di una temperatura stabile ed il sistema più semplice è rappresentato da un riscaldatore sommerso. E' molto pratico perché dotato di un termostato interno che permette di mantenere la temperatura desiderata. Stabilizzate la temperatura tra i 24 e i 28 gradi. Ciò è molto importante perché il calore attiva il sistema immunitario della tartaruga.
Dovrete quindi creare, all'interno del vostro acquario, un'area asciutta dove la vostra tartaruga possa crogiolarsi al sole (o esporsi alla luce di speciali lampade per rettili). Questo è importante perché, come detto sopra, il calore attiva il sistema immunitario della vostra tartaruga. Inoltre le tartarughe hanno assolutamente bisogno dei raggi UV per poter adeguatamente metabolizzare il cibo ed essere in grado di assimilare le sostanze nutrienti in esso contenute.
Per creare questa zona potete usare o un grosso sasso (preventivamente disinfettato facendolo bollire) o del sughero oppure comprando le apposite piattaforme in plastica, in vendita in qualsiasi negozio specializzato, anche se io preferisco e consiglio accessori naturali e più vicini all'ambiente in cui vivrebbero in libertà.
Per quanto riguarda l'alimentazione, la vostra tartaruga vorrebbe sempre mangiare: è voracissima. La maggior parte degli allevatori fornisce alle loro tartarughe un buon pasto ogni due giorni (o giornalmente, se sono piccole). Altri allevatori preferiscono alimentarle due volte la settimana. Personalmente, preferisco somministrare loro un pasto leggero ogni giorno: dovrete dedicare a questa fase circa 10 minuti, utili anche per osservare il comportamento delle vostre bestiole ed identificare eventuali problemi di salute.
E' molto importante variare la dieta della tartaruga per garantirne la salute generale. Non datele un solo tipo di cibo. Potete nutrirla con una grande varietà di cibo vivo (grilli, lombrichi, lumachine, pesciolini, gamberetti), frutta e verdura, mangimi e integratori vitaminici. Non alimentatela solo con i gamberetti liofilizzati o il mangime in vendita nei grandi supermercati: da soli non riescono a fornire gli elementi necessari a garantirne la sopravvivenza! Due volte la settimana, dovete aggiungere all'alimentazione della vostra tartaruga un integratore di vitamine: verificate che abbiano una buona dose di vitamina A, essenziale per la salute della vostra tartaruga.
In molti negozi vi diranno anche che le tartarughe sono animali carnivori. E' vero che preferiscono gli insetti alle piante ma ciò non significa che esse non abbiano bisogno di mangiare verdura! Infatti, non riescono a ricavare sufficiente vitamina A dagli insetti o dai mangimi. Dovete dare loro verdure con un alto tasso di questa vitamina (come le carote). Alcune tartarughe accettano anche insalata, pomodori, papaya, melone o banane. Si sconsigliano agrumi, spinaci e piselli poiché possono causare complicazioni digestive. Il costo della loro alimentazione varia dalle 10 alle 30 mila lire (5-15 euro) al mese.
E purtroppo, se all'acquisto, l'esborso monetario è minimo (rispetto ad altri animali), è quando si ammalano che vengono a costare più di un cane o di un gatto!!! Infatti, in quasi tutti i casi di malattia, il ricorso al veterinario erpetologo (esperto nel trattare i rettili) diventa indispensabile per evitarne la morte e, purtroppo, la fattura può risultare particolarmente onerosa: una visita può costare fino a 250-300 mila lire (circa 130-150 euro)!
Ciò è dovuto principalmente al fatto che le tariffe "suggerite" non fanno distinzione tra la tartarughina e il serpente boa: per fortuna esistono anche medici veterinari che, in molti casi, chiudono un occhio ed applicano tariffe ridotte, più adeguate al caso trattato!!!
Concludendo, quando comprate una tartaruga (o un altro animale), voi diventate "responsabili" per lei: siete disposti ad occuparvene per più di 30 anni, a crearle l'habitat idoneo, ad alimentarla e curarla nonostante i costi elevati???
Se la risposta è positiva, allora la tartaruga ricompenserà i vostri sforzi donandovi molte soddisfazioni.
Se invece la risposta è dubbia o negativa, forse è opportuno che pensiate all'acquisto di un animale più facile da allevare, evitando così di far soffrire inutilmente una creatura, di arrivare addirittura ad abbandonarla e/o farla morire!!!"

scritto da: Roberto Duroni

 
 
 
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CHE COS'E' LA CITES



La CITES è la convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione
(CITES= Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora), firmata a Washington il 3 marzo 1973 (e per questo conosciuta in Europa anche come "Convenzione di Washington") è un trattato internazionale applicato in più di 130 Paesi del Mondo. Il suo scopo è di disciplinare il commercio internazionale di specie animali e vegetali affinché questo non ne minacci la sopravvivenza.
www.corpoforestale.it

L'Ufficio CITES puo' fornire informazioni sulle specie protette e sulle leggi in vigore.
La polizia giudiziaria ha il compito di vigilare sull'applicazione delle norme in vigore. Per quanto riguarda il possesso di animali esotici e animali selvatici nostrani protetti e' competente l'Ufficio CITES presso il Corpo Forestale dello Stato (tel. 026709479).
In particolare si ricordino alcune norme che riguardano le tartarughe:
Tartarughe di terra (genere Testudo).
Tutte le tartarughe del genere Testudo sono protette e il loro possesso deve essere denunciato all'Ufficio CITES, cosi' come, entro 10 giorni, ogni nuova nascita e i decessi.
Tartarughe esotiche d'acqua: la maggioranza delle specie di tartarughe d'acqua esotiche in commercio non sono protette. Per verificare con esattezza se la specie in possesso rientra in questa categoria e' possibile chiedere informazioni al'Ufficio CITES presso il
Corpo Forestale dello Stato tel. 026709479.
Queste tartarughe sono esotiche e non possono quindi essere rilasciate in natura a causa dei danni che provocherebbero alla fauna locale. Per questo il WWF sconsiglia l'acquisto di specie esotiche, non solo tartarughe.
Chi non fosse piu' in grado di occuparsi della propria tartaruga puo' rivolgersi a:
ENPA sede di Milano tel 0297064220

Centro tartarughe CARAPAX a Massa Marittima in Toscana
tel 0566/940083 carapax@cometanet.it

 

SEI PRONTO AD ALLEVARE UNA TARTARUGA?


1-DA DOVE PROVIENE?

conoscere l'esatta provenienza dell'esemplare scelto ci farà capire meglio le sue esigenze di allevamento.
2-CHE DIMENSIONI RAGGIUNGE?
è importante sapere anticipatamente quanto crescerà la nostra tartaruga, in modo tale da essere certi di poterle offrire uno spazio adeguato, senza poi,come succede fin troppo spesso, doversene liberare.
3-SERVE IL CITES?
Prima di acquistare l'esemplare che abbiamo scelto verifichiamo se,quella specie,necessita di documentazione, e che, il negoziante o l'allevatore ce lo rilasci.
In modo da evitare sanzioni o addirittura il sequestro dell'esemplare.
4- COSA MANGIA?
La dieta deve essere varia equilibrata e deve evitare i mangimi confezionati.
Deve,per quanto possibile,racchiudere tutti i cibi che normalmente la tartaruga troverebbe  nel suo habitat naturale.Un'alimentazione errata può provocare gravi danni alla salute delle nostre Belve.
5- A CHE TEMPERATURA/UMIDITà ecc. DEVE VIVERE?
Molte persone si preoccupano solo di avere un esemplare "particolare", ignorando però che magari, quell'esemplare è nato in foreste tropicali, e che quindi, avrà molte difficoltà a vivere nei nostri climi, o comunque in piccoli terrari dove si "cerca" di ricreare l'habitat naturale.
Occorre conoscere a che temperature vanno in letargo e a quali si svegliano.
Informarsi, quindi, su tutto ciò che sono le "necessità biologiche"(passatemela!) della tartaruga.cerchiamo magari di prediligere specie autoctone.








 

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