TARTARUGHE

Premetto: mi auguro che nessuno allevi, o abbia intenzione di allevare Cheloni, detto questo, a solo titolo informativo ecco come, in teoria, bisognerebbe predisporre l'acquario.

L'alloggio deve essere costituito essenzialmente da una vasca di dimensioni adeguate (che, per grandi che siano non saranno MAI cone il mare) riempita di acqua marina mantenuta a temperatura sufficientemente elevata.
La profondità massima della vasca non dovrà essere inferiore a 80 cm; uno dei lati dovrà essere in pendenza, così da creare un piano emergente dall'acqua, eventualmente ricoperto da uno strato di sabbia, gli spigoli interni dovranno essere arrotondati e le superfici rivestite in ceramica o mosaico vetroso per facilitare la pulizia.
L'acqua marina dovrà essere filtrata periodicamente e riutilizzata: per fare questo occorreranno due cisterne di riserva, di capacità uguale a quella della vasca, di cui una piena, e una pompa elettrica che assicurerà il travaso e il filtraggio dell'acuq alternativamente nelle cisterne.
Nel disegno (altra mia "opera d'arte") si vede in pianta e in sezione, una vasca sistemata in un contenitore di vetro, tipo serra, che dovrà essere dotato di aperture che consentano l'insolazione diretta.
Le dimensioni e le forme sono indicative: la grandezza della vasca sarà in funzione della taglia e del numero di esemplari ospitati.
1- vasca;
2- sabbia;
3 -pompa;                            
4- filtri;
5- cisterne.

I sintomi di una infezione polmonare su una tartaruga acquatica sono i seguenti :
- L’animale nuota inclinato da un lato;
- Inappetenza; - Difficoltà respiratorie;
- Inarca in maniera innaturale il collo con la bocca aperta;
- Fuoriuscita di muco dalle narici.
Il Baytril della Bayer è un antibiotico veterinario ed è molto indicato nella cura delle infezioni respiratorie polmonari dei rettili che sono molto recettivi a questo principio attivo. Il problema nell’uso di quest’antibiotico è nella diluizione perché va somministrato nella misura di 5mg/chilo di animale, dato che le nostre beniamine spesso pesano pochi grammi bisogna opportunamente diluire il prodotto per poterlo usare. Il prodotto, reperibile in farmacia, è in vendita in confezioni da 50 ml al 2,5%  cioè 1ml di soluzione contiene 25 mg di antibiotico (enrofloxacin) e la dose deve essere di 5 mg ogni chilogrammo di peso dell'animale. Le tartarughe hanno un peso da 8 g a circa 1000 g e qui sta il problema. Il dosaggio si ricava con questa formula:
1000 /peso dell'animale in grammi = 5 mg / dose da iniettare in mg
In pratica:   dose da iniettare = (peso dell'animale in grammi x 5)  /  1000
Sembra difficile, ma con un esempio sarà chiaro, se la nostra paziente è una tartarughina di 4-5 mesi di vita del peso di 15 grammi, avremo:
1000:15=5:X         X = (15 per 5):1000        75:1000 =0,075 mg
Quello che si ottiene sono i mg di antibiotico da somministrare giornalmente alla tartaruga per sette giorni e praticheremo queste punture intramuscolo nella regione della coscia posteriore, non usate altre parti del corpo perché potreste ledere gli organi interni. Ora passiamo alla tecnica di diluizione, come abbiamo calcolato la nostra tartarughina di 15g deve ricevere una dose di 0,075 mg, considerato che un millilitro di soluzione contiene, come già detto, 25 mg di principio attivo dovremo così diluirla e per fare questo useremo una fiala di acqua per soluzioni iniettabili e una siringa da insulina da 1 ml. Con la siringa aspiriamo 0,1 ml di soluzione antibiotica, vale a dire le prime 10 tacche della siringa, avremo così 0,25mg di principio attivo con la stessa siringa aspiriamo ora dalla fiala di acqua per soluzioni iniettabili una quantità di 0,90 ml. Abbiamo così ottenuto 1 ml di soluzione con solo 0,25 mg di antibiotico per cui ogni tacca della siringa (sono 100) sarà uguale a 0,0025 mg siccome ne dobbiamo prendere 0,075 faremo:
0,075 : 0,0025 = 30  (tacche)
Per cui adesso vuoteremo la fiala dall’acqua avanzata e ci inietteremo il contenuto della siringa e dopo ne aspireremo 30 tacche che sono la dose da iniettare alla nostra piccola tartarughina, come già detto lo dovremmo fare sulle coscette posteriori e per farlo bisognerebbe essere in due, uno tiene la piccola paziente sul dorso con la zampina stesa e l’altro pratica la puntura. C’è da considerare cha la pelle delle tartarughe è molto più dura della nostra perciò l’inserimento dell’ago deve essere fatto con decisione.
Se la vostra tartaruga supera i 50g si può evitare la diluizione perché secondo la proporzione di prima:
dose da iniettare = (peso dell'animale in grammi x 5)  /  1000
Perciò:
1000:50=5:X         X = (50 per 5):1000        250:1000 =0,25 mg
Per cui se dalla boccetta di soluzione aspiriamo 0,1 ml otterremo la dose necessaria.

Fonte: http://www.tartaportal.it