RIFLESSIONI

ti voglio bene...mery

Ciao carissima...un caro saluto anche a te.. che sei sempre super impegnata con le tue battaglie...io purtroppo vado e vengo..ma ogni tanto riesco a scrivere qualcosa...ho descritto un fatto che ho vissuto in prima persona...purtroppo ci sono tante persone che ingenuamente...aprono le loro "porte" e fanno entrare nel loro mondo reale...personaggi molto pericolosi..! Ciao Marco -

Bisogna stare attenti, certo, come dappertutto. Un caro saluto. Dream.

Grande Roby..ti ringrazio del commento . ma che dire..l'importante è che ci sia sempre più gente in giro x i Blog e si renda conto di quanti come noi hanno le idee ben chiare su come và l'Italia e il Mondo in generale !! Come dice Berlusca bisogna essere ottimisti per riuscire nella vita !! Vai a raccontarlo in Africa o in America Latina o in Palestina o ritornando in Italia.. a tutti quelli che non hanno più un posto di lavoro e che hanno una famiglia con dei Figli !!! Ce ne ho talmente tante di cose da dire che ci scriverei un libro !! ma purtroppo faccio un ' altro mestiere e ho poco tempo per scrivere...Tu che mi conosci bene lo sai.. Ti abbraccio Roby

grazie Marco per aver fatto un quadro chiaro sulla situazione in cui versa l'Italia,ormai siamo la repubblica delle "banane"...che peccato quanto talento ed energia sprecati!se gestiti meglio potremmo essere il fiore all'occhiello dell'Europa invece ne siamo lo zimbello!!!quali marchi ormai ci rappresentano piu?una volta c'era l'olivetti ....ora l'alitalia......la telecom,le ferrovie dello stato ..la fiat...hanno tutti miliardi di debiti che diventa impossbile colmare....ci sara' un momento in cui tutto questo avra' fine e torneremo ad essere competitivi o affonderemo come il titanic???nessuno ha una risposta certa,ma quello che e' sicuro e' che noi non ci arrenderemo e continueremo a lottare per un mondo migliore.

Tanti Auguri di buone feste anche a te !! Abbraccissimi Marco ... che tu possa Vivere in Eterno..........................

Io lo dico sempre, gli sforzi, anche se minimi, non sono mai vani. L'importante è che ci sia l'impegno, il resto non ha importanza. Sinceri auguri di buon Natale. Un abbraccio.

Ciao taitan2 ... bhè posso dire che come te stò vivendo queste fasi della mia vita che salgono ,scendono,sentimenti felici e tristi...amici che ti cercano da tutte le parti e come di ci tu hai quel attimo per scrivere quelle 4 parole striminzite per far capire che comunque sia un piccolo spazio per loro c'è! ma a loro non abba..così ti giri e dopo un attimo ti trovi sola...non più un amico...e come se non bastasse la persona che hai conosciuto che pensi di aver instaurato un rapporto di amicizia profonda,ti confidi trovi la forza di raccontargli...cose che a nessuno hai mai raccontato ti affezioni...e poi...sparisce...senza nemmeno spiegarti perchè?quando fino al giorno prima non ti lasciava tregua tra messaggi e telefonate...l'amore....bhè lasciamo perdere questa è una delle fasi peggiori...!!!pero sappiamo entrambi che sono periodi....si!..speriamo periodi!!!

E' molto difficile trovare chi l'abbia veramente inventata .Sicuramente prima di essere adottata per la moda si và indietro di molti anni ! questa parola deriva dal francese cravate, derivante a sua volta dal termine croato hrvat, che vuol dire appunto "croato". Infatti i cavalieri croati, assoldati da Luigi XIV, portavano al collo una sciarpa. In origine era apostrofata come sciarpa croata poi abbreviata in croatta e dunque in crovatta. questo era l'uso che ne facevano .« in origine un'invenzione dei Mongoli per trascinare i prigionieri legati al pomo delle loro selle » , molte storie sono legate alla Cravatta . Questa che segue è la vera storia della cravatta ; La cravatta nasce inizialmente come pezzo di stoffa che i legionari romani portavano, per motivi igienici o climatici, legato intorno al collo, con il nome di " focale". Secoli dpo i francesi adottarono questo " fazzoletto", mutuando a loro volta l'idea, da quello indossato dai mercenari croati durante la guerra dei Trent'anni. Nel1661 Luigi XIV istituisce la carica di "cravattaio" del re, gentiluomo cui era assegnato il compito i aiutare il sovrano ad abbellire ed annodare la cravatta. Nove anni dopo nel '61 la duchessa di Lavallière, favorita del re, è la prima donna ad indossare una cravatta. Nel XIX secolo sarà dato il suo nome alla più aggraziata delle cravatte maschili. Nel1925, il cravattaio americano Jesse Langdorsf brevettò una cravatta lunga, meno sgualcita e più stabile: era nata la cravatta attuale, confezionata con tre segmenti di tessuto e tagliata di sbieco. Ciao Marco ...

divertente, ironico e soprattutto vero, è solo un gran impaccio per di più è un simbolo sessista, le donne che la indossano a trutti i costi altri non fanno che scimmiottare l'uomo.ma chi l'ha inventata, secondo te a cosa pensava?