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Cominciato nel dicembre 2010. Terminato nel novembre 2011 è attualmente nello stadio di seconda revisione.

 

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Fantasia, fantasia, per piccina che tu sia.

Sono sempre stato convinto - e lo sono tutt'ora - del ruolo attivo del genere fantasy e sf nella nostra vita quotidiana. Posso provare simpatia per quei testi scritti bene, che scorrono, che ti fanno dimenticare una giornataccia imbottigliato nel traffico o il cazziatone del tuo capo. L'escapism mi va benissimo, ma non è principalmente quello che io cerco, né nella scrittura né nella lettura. E' per questo che preferisco i tanto criticati libri di Terry Brooks ai vari George R.R. Martin & Co. Sicuramente questi ultimi possiedono il dono della scrittura, conoscono la magia di catturare la tua attenzione e di farti disperare per le lunghe attese dell'uscita del prossimo volume della serie. Sicuramente, leggendo i libri dell'ex avvocato ambientati nel mondo di Shannara, sperimenterai l'esperienza di numerosi deja vu. Ma è Brooks ha parlare in forma metaforica di problemi attualissimi: l'ambiente, le sperimentazioni genetiche, la guerra inutile e il pacifismo (Terry Brooks è sempre stato un convinto pacifista, e la stessa Spada di Shannara, talismano per eccellenza delle Quattro Terre, non mostra i suoi poteri attraverso i fendenti della sua lama, ma semplicemente impugnandola e mettendo a nudo le paure inconsce dell'usufruitore e guarendole).
Perciò, il mio approccio naturale verso la scrittura, era essenzialemente questo: cerca un argomento di attualità che ti sta a cuore, un messaggio che vuoi trasmettere, e poi trasponilo in un mondo fantasy.
Ma dopo 4 tentativi falliti di cominciare un romanzo, mi sono dovuto arrendere all'evidenza. Non era sfogliando i quotidiani che avrei avuto l'illuminazione. La Dea Bianca di Robert Graves non mi aveva baciato la fronte né sfogliando La Repubblica, né Il Fatto Quotidiano.
E allora, giunto al quinto tentativo, ho lasciato che la fantasia venisse per prima. E lì è cambiato tutto. Ce l'avevo fatta e la Dea mi aveva sorriso. Una volta cominciata l'ideazione della trama, una volta scolpiti i paesaggi, una volta plasmati i personaggi, l'aggancio con l'attualità del nostro caro vecchio mondo è sorto spontaneamente.
Lasciando che la storia venisse prima del messaggio e non il contrario, non solo sono riuscito a prendere il via ma mi sono ritrovato a scrivere qualcosa che, senza false modestie, trovo veramente originale. L'originalità non è mai stata la mia principale meta. Trovo che bisogna scrivere di ciò che si ama e al diavolo "l'originalità a tutti costi". Ma questa volta, senza cercarla, mi sono imbattuto in essa e non è poi una così brutta sensazione ...

 
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un grande articolo
Inviato da: annemin tarifleri
il 30/03/2014 alle 19:13
 
interessante
Inviato da: puzzle bubble
il 14/05/2012 alle 23:05
 
Grazie fantasy! Questo è quello che sento.
Inviato da: Tallund
il 26/03/2011 alle 18:05
 
Splendide parole! Condivido in pieno ^^
Inviato da: Fantasy8585
il 22/03/2011 alle 16:48
 
Me lo ricordo, me lo ricordo!
Inviato da: Marcello
il 10/03/2011 alle 14:55
 
 

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