Tallundanarcomagia e punti di vista camuffati |
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Cominciato nel dicembre 2010. Terminato nel novembre 2011 è attualmente nello stadio di seconda revisione.
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Post n°99 pubblicato il 04 Gennaio 2012 da Tallund
L'Arte merita la maiuscola quando è sciamanica, ossia quando guarisce. Prendete per esempio Il Nome della Rosa e American Gods. Umberto Eco e Neil Gaiman, due autori lontanissimi l'uno dall'altro sia per stile che per genere. Due maestri nell'arte della scrittura e dell'affabulazione. Eppure, l'uno è un artista, l'altro è Artista. Ho nominato questi due libri perché sono tra quelli che più mi hanno dato gioia nel leggerli. Ma qui siamo in presenza di un illusionista e di un Mago. |
Le storie sono come nuvole. Devi essere bravo ad acchiapparle, a fare in modo che non si dissolvano. Devi riuscire a plasmarle, in modo che tu possa essere sicuro che, quella bellissima forma che hai visto, la vedano anche gli altri. Questa è la mitopoiesi, per me. Non significa creare dal nulla delle storie, dei mondi, dei miti. Significa essere bravi a captarle, a catturarle e a plasmarle.
Credo che in questo consistesse il lavoro degli sciamani, un tempo.
Scrittori e aspiranti tali devono essere, prima di tutto, bravi cacciatori di nuvole. |
Post n°97 pubblicato il 21 Febbraio 2011 da Tallund
Beh, direi che posso esultare. No, non l'ho finito, sto ad appena un quarto circa del nuovo progetto, però va spedito e mi piace. Come potrei definirlo? Forse a prima vista si potrebbe parlare di Urban Fantasy o, ancora meglio, di New Weird. Ma, a ben guardare, esula da qualsiasi definizione più o meno preconfezionata (almeno spero). Ultimamente sono diventato un po' allergico alle definizioni. Quelle sono utili per gli editori, per i librai. Per gli scrittori (o aspiranti tali, se preferite) deve venire prima l'amore per la propria storia, poi, se è il caso, durante la seconda stesura, si può andare di cesello per accontentare anche il mercato. Ricordiamoci che, chi legge, sta tenendo in mano un libro che narra una bella (si spera) storia. Il fatto che quest'ultima sia da incasellare nel genere fantascienza, fantasy, gothic fantasy o new weird è secondario. |
Post n°94 pubblicato il 05 Agosto 2010 da Tallund
Se c'è una cosa che non sopporto sono le religioni. Non sto parlando di spiritualità che, se vissuta liberamente, priva di costrizioni e ben lontana dalla massificazione, è apprezzabilissima. Per religione, mi riferisco a quelle forme di organizzazione pseudo-totalitaria e piramidale dove finisce ogni traccia di sincera e intima spiritualità e contatto con il Sè interiore. In particolare le religioni monoteistiche cosiddette "rivelate". Forme di aggregazione settaria, sessista e filorazzista. |
Post n°93 pubblicato il 11 Luglio 2010 da Tallund
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Post n°92 pubblicato il 30 Giugno 2010 da Tallund
Giunto finalmente alla fine della prima parte del Progetto 5. Era ora! Un mese di dura battaglia tra la mia forza di volontà e il caldo dell'estate, tra le tante idee che mi si stipavano nella capoccetta e l'effettiva voglia di sedermi sul moses ikea e far danzare le dita. Sono sempre più convinto che il 50% (a dir poco) di ciò che avvicina uno scrittore in progress alla pubblicazione sia costituito dalla forza di volontà. E l'arrivo dell'estate è una bella minaccia a quest'ultima. Ma tant'è, dopo un mese di lotta con me stesso, ho finalmente conlcuso la prima delle due (spero 2...) parti. E da gennaio, questo è quello che ho ottenuto fino a questo punto: 51 pagine in carattere corpo 11, 195.116 caratteri spazi inclusi, 31.608 parole (di cui almeno alcune decine segnate in rosso da Mr.Word), 2424 righe. |
Post n°91 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Tallund
Seguendo la logica del bipensiero del Partito, lo definirei un "capolavoro orrendo". Un capolavoro perché Orwell ha previsto con terrificante chiarezza quello che sarebbe stato il mondo del futuro: il potere dei media e di chi li gestisce (noi italiani ne sappiamo qualcosa?) e di come questi possano schiacciare ogni minima traccia di libero pensiero. Orrendo, perché non c'è la minima traccia di speranza e, questo, ahimè, non riesco a sopportarlo, gente. Sono, difatti, un lettore/scrittore con un grosso difetto: voglio, pretendo, il lieto fine. Mi accontento di una vaga speranza, che sia pure solo un miraggio, un'utopia, una lontana fantasia. Prendi i protagonisti, buttali nel fango, torturali, racchiudili in prigioni di fango sotto terra ma, alla fine, devi dargli una possibilità, uno spiraglio di luce. In 1984, non c'è niente di tutto ciò. La speranza non c'è né all'inizio, né a metà, né alla fine del libro. Il nero più assoluto. |
Post n°88 pubblicato il 27 Aprile 2010 da Tallund
Non ho mai avuto tanta difficoltà di capire se un libro mi piacesse o meno, durante la sua lettura, come con I Guerrieri del Silenzio, di Pierre Bordage. La netta comprensione del valore dell’opera mi è giunta solo alla fine. Per tutte le oltre cinquecento pagine, la mia impressione è stata di saltare da momenti naif e facilmente prevedibili (sto parlando sia di scrittura che di trama) a passaggi esaltanti e poetici, a volte ironici, a volte ricolmi di pathos. Notevoli i rimandi alla nostra società e al nostro mondo, cosa che io adoro e trovo essenziale per la riuscita di un buon romanzo fantasy/fantascientifico. Spira in particolare, come nei lavori del grande Philip Pullman, un forte vento di critica nei confronti della chiesa, delle religioni organizzate, nonché dello svilimento della politica da parte di una certa classe politica. Come dicevo all’inizio, ho compreso solo alla fine quanto mi fosse piaciuto il romanzo. Quando ti chiedi che fine hanno fatto i protagonisti, se sono riusciti a salvare l’antica conoscenza di Terra Mater, se la Fanucci pubblicherà presto il seguito della trilogia, il giudizio non può che essere positivo. |
Post n°83 pubblicato il 18 Marzo 2010 da Tallund
E' un gran peccato. Il sito fantasymagazine potrebbe essere bello, accattivante. Potrebbe far pensare e riflettere, potrebbe dimostrare come il fantasy è qualcosa di più che un semplice genere per dissociati, nerds o adulti con eterni istinti infantili. E invece no. Una valanga di articoli sui vampiri che vanno tanto di moda o una serie infinita di recensioni di film sui supereroi x-man (il peggio del peggio di hollywood) o il faccione di Russel Crowe il nuovo Robin Hood made in USA. O peggio ancora, le winx (le piccole fatine anoressiche della TV), l'orco buono Shrek, e il capolavoro (del market-capitalsimo) di Geronimo Stilton. Ma allora perché non il Fantabosco? Almeno è fatto con cura da artisti competenti. E allora, mettiamoci anche i Flinstones. E i puffi, dove vogliamo metterli? In fondo sono una specie di Na'vi, no? E buttiamoci dentro anche qualche notiziario del TG1 (più fantasy di quello!). |
Post n°81 pubblicato il 08 Marzo 2010 da Tallund
Sono sempre stato convinto - e lo sono tutt'ora - del ruolo attivo del genere fantasy e sf nella nostra vita quotidiana. Posso provare simpatia per quei testi scritti bene, che scorrono, che ti fanno dimenticare una giornataccia imbottigliato nel traffico o il cazziatone del tuo capo. L'escapism mi va benissimo, ma non è principalmente quello che io cerco, né nella scrittura né nella lettura. E' per questo che preferisco i tanto criticati libri di Terry Brooks ai vari George R.R. Martin & Co. Sicuramente questi ultimi possiedono il dono della scrittura, conoscono la magia di catturare la tua attenzione e di farti disperare per le lunghe attese dell'uscita del prossimo volume della serie. Sicuramente, leggendo i libri dell'ex avvocato ambientati nel mondo di Shannara, sperimenterai l'esperienza di numerosi deja vu. Ma è Brooks ha parlare in forma metaforica di problemi attualissimi: l'ambiente, le sperimentazioni genetiche, la guerra inutile e il pacifismo (Terry Brooks è sempre stato un convinto pacifista, e la stessa Spada di Shannara, talismano per eccellenza delle Quattro Terre, non mostra i suoi poteri attraverso i fendenti della sua lama, ma semplicemente impugnandola e mettendo a nudo le paure inconsce dell'usufruitore e guarendole). |
INFO
IN LETTURA
"Trilogia di Valis" di Philip K. Dick
ULTIMI LIBRI LETTI
"Drood" di Dan Simmons
"La Voce del Fuoco" di Alan Moore
Inviato da: annemin tarifleri
il 30/03/2014 alle 19:13
Inviato da: puzzle bubble
il 14/05/2012 alle 23:05
Inviato da: Tallund
il 26/03/2011 alle 18:05
Inviato da: Fantasy8585
il 22/03/2011 alle 16:48
Inviato da: Marcello
il 10/03/2011 alle 14:55