Vita da cane

Il già mediocre mondo del calcio (quello italiano)  e' oltremodo sprofondato nel fango dalle ultime noie giudiziarie.

Sono pochi anni che i debiti maturati dalle società calcistiche con lo stato sono stati clamorosamente spalmati in dieci anni (cosa mai vista in altri settori imprenditoriali ove ditte sono state fatte fallire e chiudere di conseguenza per molto meno) e già riaffiora prepotentemente un'altro inciucio all'italiana.

Calciatori con cachè milionari che non segnano manco a sparargli ma in compenso segnano molto con la velina di turno, stadi ridotti a teatri per la guerriglia urbana fra le tifoserie con serie conseguenze per le nostre forze dell'ordine.

E come se non bastasse anche il beneamato dagli italiani arbitro Byron Moreno che dispensa pillole di saggezza dal sudamerica come se dal suo pulpito potesse ancora arrivare la benchè minima predica.

Io direi che bisognerebbe un po' tutti (tifosi , società e Stato) ridimensionare questo fenomeno dandogli la giusta importanza ed il giusto peso, quello di un gioco al quale siamo affezionati ma per il quale non siamo disposti a fare figuracce mondiali ed a perdere la nostra dignità di popolo.