Creato da ab.battiata il 29/10/2007

Come with me

at the end of the rainbow

 

 

« Il discorso tipico dello...Facciamoci del male... »

CINEFRANCUM.

Post n°9 pubblicato il 13 Novembre 2007 da ab.battiata
 

Breve cronaca di una serata al cinema Arcobaleno di Milano, pieno zeppo
per la proiezione del film: "Niente è come sembra", con breve
"presentazione" dell'autore Francuzzo Battiato nostro.
Eh sì, tra
virgolette perché tra un commento e l'altro del film il Nostro si è
abbandonato a qualche interessante, scandaloso, divertente e profondo
aneddoto della sua vita per ricordarci, tra l'altro,
che tutti noi
dobbiamo cercare di svincolarci da certi comportamenti meccanici che ci
rendono schiavi e dobbiamo sforzarci di scoprire il sacro nella vita di
ogni giorno... Analizziamo gli aneddoti...


Perché fai cinema ? Risposta: colpa di un ASTROLOGO TIBETANO ! Risata
generale e sua pure... In sostanza quando era in Tibet per Turisti per
caso con Roversi e la Blady, un astrologo gli avrebbe predetto una
"deviazione" della sua carriera verso altre forme espressive.
Tra
l'altro gli avrebbe riferito con esattezza (non come le nostre
fattucchiere da tv privata) fatti ben precisi del suo passato, come il
periodo della morte dei suoi genitori. Mistero...



IN AEREO: raccontava Franco che una volta si trovava in aereo con a
fianco un ragazzo handicappato grave, che continuava a chiamare
insistentemente una povera hostess, già impegnata da altri passeggeri,
anche per i motivi più futili. Superando il senso comune di umana
pietà, Franco aveva deciso di rimproverare il ragazzo dicendogli di
smetterla di importunare la hostess.
Questo si è sentito SPIAZZATO e
dopo un po' ha fatto segno alla testa, come dire "mal di testa". Franco
gli ha detto di rilassarsi, respirare profondamente. Intanto qualcosa
era scattato nella sua mente e da lì in poi ha continuato il viaggio
tranquillo.
MORALE: al ragazzo faceva comodo adagiarsi e crogiolarsi
nlla sua pur gravissima situazione e Franco, trattandolo come una
persona, lo ha chiamato alla sua responsabilità, risvegliandolo e
smuovendolo dai processi meccanici di cui era schiavo.


L'AUTISTICO: dopo diverse richieste di una sua amica, F. decide di
andare a trovare il figlio autistico di lei. Questi, vedendolo, fa un
casino pazzesco, si butta l'acqua in testa e ne fa di tutti i colori.
 F. si siede a tavola e per tutto il pranzo lo ignora, lo tratta come un
fantasma. Poi si siede a parte con lui, lo fissa e gli dice: "Guarda
che a me non mi freghi. Magari freghi gli altri. Ma me no. HAI CAPITO
?"
Alle parole di F. il ragazzo si irrigidisce terrorizzato, prende il
braccio di F. e lo stringe fortissimo, come a dire: "Mi hai scoperto,
ma ti prego, non sputtanarmi con gli altri che ancora non sanno".
F.
non l'avrebbe più rivisto, ma anche qui qualcosa era scattato, secondo
lui.


Poi, dopo un'amabile chiacchierata di Tutto e di Niente, di cantate di
Bach, di astronomi superficiali, di guerrafondai cretini e
contemplazioni di nuvole all'imbrunire è partita la pellicola, che
invito gli interessati a gustare, fregandosene di trame, di storie e di
banali significati.
Seguite il percorso reale / fantastico del Prof.
Giulio Brogi, che si perde nella selva oscura per poi scoprire che...
FINE


In differita, si ringrazia l'inviato fetus1971 da Milano per la cronaca. ;)


 
 
 
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