Sindrome di Stendhal è diventata un'espressione del lessico comune per indicare un malessere davanti a un'opera d'arte. In teoria dovrebbe provocare svenimenti vertigini tachicardia allucinazioni, bhé non è questo o forse è qualcosa di molto simile ciò che provo davanti i suoi quadri.Ogni suo quadro trasuda passione, sesso, intesa... e come quando si ha un rapporto sessuale. Non sò voi ma dopo il sesso nessuno è realmente bello, soddisfatto forse, stanco sudato ma non bello. Lo sguardo è quello di un ebete che ha appena fatto una scoperta straordinaria... ma in realtà ha appena fatto quello che più di naturale ci sia nella vita, ciò che ci riporta alla mente il nostro stato di "animali".
I corpi nudi e avvinghiati uno all'altro, lo sguardo appagato e incapace di concentrarsi in un punto, quasi una sfida... i personaggi ti guardano e sembra che dicano "io l'ho fatto e tu? che aspetti?"
Come quando mi mettevo in malattia e andavo a far l'amore tutto il giorno con la persona che amavo, non esisteva nulla e nessuno, solo noi, i nostri corpi e il calore della passione. E il giorno dopo viaggiando sopra il tram guardavo come un ebete la gente e pensavo... io ho fatto l'amore e voi? Perché siete così incazz... fatelo di più non riuscite a sentire l'odore della mia pelle che ancora sà di lui?
Inviato da: rox.rg
il 05/06/2008 alle 15:28
Inviato da: camm.ele
il 05/06/2008 alle 15:16