Creato da pamelagrazia il 06/07/2011
fatti e storia di popoli che mai furono "Sud" di alcuno.

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- In tempi di menzogna universale, dire la verità è già un atto rivoluzionario (Georges Orwell) 

- La mia non è che una voce che sussurra nel silenzio dell'ignoranza. Il mio nome è CONOSCENZA.

- la storia non è un alibi bensì uno strumento per costruire il futuro.

 
 

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Quando l'ipocrisia e la menzogna si concretizza nei fatti

Post n°35 pubblicato il 07 Settembre 2011 da pamelagrazia
 

TRADUZIONE (con commenti di ciò che avvenne in realtà) : 

Proclama del re Vittorio Emanuele ai Siciliani

 

 

E’ con l’animo profondamente commosso che metto piede sul suolo di questa isola illustre che, un tempo, quale presagio dei destini presenti, ebbe come principe uno dei miei avi, che ai giorni nostri elesse suo re il mio compianto fratello, e oggi mi chiama con il suo suffragio  unanime a stendere su di lei  i benefici della libertà e dell’unità nazionale.   (notare la tortuosità  della frase: tipico di chi copre vacuità e menzogna ; è come la seppia che per sfuggire intorpidisce le acque  con  l’inchiostro  e  confonde ).

Grandi cose si sono compiute in poco tempo ( e già: ti sei fottuto con l’inganno e gli accordi sotto banco il ducato di Modena, quello di Parma e Piacenza, il Granducato di Toscana, e stai per usurpare  il più ricco Regno delle Due Sicilie mentre il Borbone sta combattendo  a Gaeta!) ; grandi cose restano ancora da compiere ( far  man bassa del banco di Sicilia e di Napoli:, appropriarti della terza flotta più importante  in Europa,  espropriare i beni ecclesiastici …)  ; ma contando sull’aiuto di Dio (si sa quanto poco religiose fosse questo donnaiolo) e sulla virtù dei popoli italiani (sottinteso:  che se ne stiano buoni  buoni  a lasciarsi annettere ; che la parte   stia per il tutto: i cospiratori  addestrati dagli agenti segreti di Cavour  contro i Borbone, rappresentino  il popolo intero che deve piegarsi  al fatto  compiuto di cambiare nazionalità)  noi speriamo di arrivare al compimento di questa magnanima impresa.  (e cioè ingrandire  il territorio  dei tuoi domini ;  cuccarti una rendita quattro volte maggiore di quella di tutti i gli ex sovrani della penisola messi  assieme, come avvenne!).

Il governo che io vi porto sarà un governo di riparazione e di concordia  S’è visto!: fucilazioni di massa, eccidi,  persecuzioni,  stato d’assedio decennale);  rispetterà sinceramente i diritti della religione, manterrà intatte le antiche prerogative che fanno il decoro della Chiesa siciliana ( con le espropriazioni  a tappeto  di migliaia di conventi , laddove suore e monaci provvedevano , secondo  legge borbonica, a  curare  nei loro ospedali e lazzareti i malati, a raccogliere gli orfani e i trovatelli ,  a impartire la  pubblica istruzione, a raccogliere i mendici per insegnare loro un mestiere affinché  potessero “lucrarsi la vita” ? Scempio hai fatto di tutto questo ! Ipocrisia cinica)    e il sostegno  dell’ordine civile ( è per questo  che con la  calata piemontese tutto è divenuto caos, terra bruciata, disperazione e miseria!);  getterà i fondamenti di una amministrazione che ristabilirà i principi di moralità indispensabile  a ogni società ben retta ( Ecco cosa ne è stato di questo tuo dire , denunciato nel parlamento  cisalpino: “ burocrati del Piemonte occupano tutti i pubblici uffizi, gente spesso ben più corrotta degli antichi burocrati napoletani …” -deputato Francesco Proto Carafa, Duca di Maddaloni - ) , e che, sviluppando a mano a mano i principi  di economia sociale (il liberismo capitalistico sfrenato  cavouriano e  l’avvento dei baroni  latifondisti, così come è avvenuto, questo fu il  tuo “sociale”!) , farà rifiorire la fertilità del suo suolo, il commercio e l’attività della marina, e farà godere, e che, sviluppando a mano a mano i principi tutti gli abitanti di questi  doni  che la Provvidenza ha largamente sparso su questa terra privilegiata. (come no!: infatti  , è per questo che  sono andati a finire in mezzo agli schiavi in Luisiana, i Siciliani, dopo  che hai fatto fertilizzare la loro terra con il loro stesso sangue versato a fiotti ).

Siciliani! La vostra storia è la storia dei grandi eventi  e delle generose imprese ( non certo per merito tuo!: la loro storia millenaria , dalla Magna Grecia a Federico II, dai vicereami Spagnoli , ai vespri , al loro parlamento indipendente, se la sono guadagnata in proprio con il proprio ingegno, la propria resistenza, combattività e sudore della fronte) ; il tempo è giunto per voi, come per tutti gli italiani, di mostrare all’Europa che se abbiamo conquistato con il valore l’indipendenza e la libertà (de che?: stanno già a casa loro, padroni sul suolo natio, liberi di lavorare e campare la famiglia, indipendenza da se medesimi? Vero è che stai per schiacciarli con la tua legge marziale e lo stato d’assedio, non appena vorrano rendersi indipendenti dal tuo dominio ), sappiamo anche conservarle tramite la concordia e le virtù civiche. ( altrimenti detto: “ non vi venga in mente di  ribellarvi alla mia sovranità,  poiché allora risulterete e verrete trattati come  delinquenti  e fecce umana da annientare; zitti e basta, se non volete rogne!).  

Palermo, 1 dicembre 1860.               

  Vittorio Emanuele (II)  (e bravo il vittoriuccio papà italico!).

 

 
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