TheMasterplan

I PICCOLI PIRATI ECOLOGICI

"L'allievo non è un sacco da riempire, ma una lampada da accendere."
(Maria Montessori)

Sono tornato a casa da quattro ore, non li vedo da otto e ho ancora negli occhi i loro volti. Me li ricordo uno ad uno perché lì guardo in faccia quando parlo con loro.
Nei panni di Capitan Eco, con temperature sotto lo zero e in giro per la Valle d'Aosta a spiegare nelle scuole come si fa la raccolta differenziata.

Mi inondano. 
Nella mia mezz'ora di intervento, i bimbi ascoltano, si accendono, figurano tutto ciò che gli dici e si illuminano di una luce meravigliosa. Capiscono che intorno a noi c'è qualcosa da fare, qualcosa che si può fare. Non hanno la malizia dell'adulto che antepone l'interesse, il denaro o il ricatto al raggiungimento di un obiettivo comune. Loro tutto questo non ce l'hanno.
Parlano di compostaggio, sanno cos'è un pirogassificatore, distinguono l'oceano Pacifico dall'oceano Atlantico e si stupiscono quando gli spieghi che per produrre 1 chilo di carne rossa servono circa 15.000 litri di acqua.
Trovano assurde un sacco di cose.
Sguardi e parole mi chiedono: "Ma si può sapere che stanno facendo gli adulti?".

Sono già grandi.
Ma in tutti i sensi. Sono DEI grandi. Perché nella loro purezza vedi quello che noi abbiamo perso. Rappresentano quella scintilla che nella maggior parte di noi si è ormai spenta per sempre. E proprio nel momento in cui dovrebbe bruciare più che in passato.

Quando sto con loro rivivo.
Ho lasciato il cuore in una classe di otto bambini di un paesino sperduto nel Gran Paradiso che vive all'ombra 20 ore al giorno. Due bimbe nere, una coi tratti asiatici, uno biondissimo, l'altro maghrebino. Sul viso di una delle due sorelle, bella e rotonda come una meravigliosa cantante gospel, scorre una lacrima quando la canzone che canto con loro si chiude dicendo che "andrà tutto bene". Storie di solidarietà in una comunità di un centinaio di persone. Talmente uniti gli uni per gli altri specie nei momenti difficili da portarti a ripudiare il clima glaciale dei rapporti della città. Ma ho lasciato il cuore anche nella classe di coloro che tirano i cazziatoni ai genitori quando sprecano l'acqua, non fanno bene la raccolta differenziata o lasciano tutte le luci accese.

Presto tornerò da loro...
Dai miei piccoli pirati ecologici costretti a barcamenarsi come possono e inconsapevolmente nel mare di merda in cui li stiamo abbandonando. Saliranno tutti a bordo di un veliero e ce lo rovesceranno addosso?
Ce lo meritiamo. Senza alcun dubbio. Per il poco tempo che dedichiamo loro, per le micce che spegniamo con i nostri discorsi, con le nostre convinzioni, con la paura, con la stupida ambizione al niente. Ci salteranno in testa e faranno bene.

Sono a casa da quattro ore e non li vedo da otto.
E già mi mancano.