Un breve hiatus è d'uopo (-"Eh?" -" Vado in vacanza.." -"Ahhnn..") dunque per più di qualche giorno non avrete notizie di me. Non rammaricatevene troppo. Non avevo intenzione di sfornare capolavori, nel frattempo. Però ammetto che il sogno piccolo borghese della vacanzina al mare fuori stagione a questo punto mi stuzzica. Mai fatto, e spero non sia una delusione, ecco. Però le premesse sembrano buone, e i preparativi a buon punto.Ecco il modo in cui mi piace che vadano i preparativi di un viaggio. (O di una vacanza, che non è lo stesso, ma nel nostro piccolo ci accontentiamo anche di questo.): Secondo programma. Non che sia un maniaco del controllo, insomma, non ho nemmeno idea di quel che farò una volta arrivato sul posto. Però i preparativi secondo programma mi permettono di improvvisare meglio. L'improvvisazione è sempre figlia di un'ottima organizzazione. Mi piace pensarlo, e mi trovo spesso a dimostrare il contrario (affrontare gli imprevvisti è, mio malgrado, uno dei miei talenti) tanto che spesso chi mi circonda pensa che io dica questo per puro gusto dell'ironia. Non è così. Ma come può un tale disorganizzato come me provare simpatia per l'organizzazione? Eppure è vero. Detesto lo spirito anarcoide di chi agisce "un tanto al chilo", o "all'italiana" se mi passate l'espressione, mentre ammiro la capacità di sistematizzare l'ordine delle cose, l'agire "alla tedesca", se vogliamo ragionare per luoghi comuni. Ed è sciocco, perchè i pregi e diffetti di entrambi i metodi sono palesi. Ecco perchè in una squadra dovrebbero esserci entrambi gli elementi (E' la mia teoria calcistica secondo la quale una nazionale italo-tedesca non avrebbe rivali nel mondo. Altro che Brasile.) E' solo che, da disordinato naturale, odio essere quello che controlla d'aver messo i calzini nella valigia. Mi sembra contronatura.Rileggendo il paragrafo precedente, peraltro, mi accorgo che può risultare fuorviante. Che cosa sto cercando di dirvi? Che sono un disordinato deluso di essere tale, e invidioso dell'ordine? Un ordinato impossibilitato ad esercitare a causa dell'insita natura entropica del mondo? Tento di tessere le lodi del disordine adulando scioccamente i meriti dell'ordine? Un "elogio della follia" in sedicesimo? Il contrario di quanto ho detto finora? Forse sto cercando solo di dirvi che si, un breve hiatus è d'uopo (-"Eh?" -" Vado in vacanza.." -"Ahhnn..") e che ne ho davvero bisogno.Ma forse non avevo bisogno di torturarvi costringendovi a leggere tutto quanto. Specialmente, se bastava dirvi che, in fondo, un breve hiatus è d'uopo. (-"Eh?"-"E mò basta, però..eh!") A presto, dunque. Ps: Non dimenticatemi. Vi voglio bene, tutti. <Modalità paraculo: Off>
Hiatus
Un breve hiatus è d'uopo (-"Eh?" -" Vado in vacanza.." -"Ahhnn..") dunque per più di qualche giorno non avrete notizie di me. Non rammaricatevene troppo. Non avevo intenzione di sfornare capolavori, nel frattempo. Però ammetto che il sogno piccolo borghese della vacanzina al mare fuori stagione a questo punto mi stuzzica. Mai fatto, e spero non sia una delusione, ecco. Però le premesse sembrano buone, e i preparativi a buon punto.Ecco il modo in cui mi piace che vadano i preparativi di un viaggio. (O di una vacanza, che non è lo stesso, ma nel nostro piccolo ci accontentiamo anche di questo.): Secondo programma. Non che sia un maniaco del controllo, insomma, non ho nemmeno idea di quel che farò una volta arrivato sul posto. Però i preparativi secondo programma mi permettono di improvvisare meglio. L'improvvisazione è sempre figlia di un'ottima organizzazione. Mi piace pensarlo, e mi trovo spesso a dimostrare il contrario (affrontare gli imprevvisti è, mio malgrado, uno dei miei talenti) tanto che spesso chi mi circonda pensa che io dica questo per puro gusto dell'ironia. Non è così. Ma come può un tale disorganizzato come me provare simpatia per l'organizzazione? Eppure è vero. Detesto lo spirito anarcoide di chi agisce "un tanto al chilo", o "all'italiana" se mi passate l'espressione, mentre ammiro la capacità di sistematizzare l'ordine delle cose, l'agire "alla tedesca", se vogliamo ragionare per luoghi comuni. Ed è sciocco, perchè i pregi e diffetti di entrambi i metodi sono palesi. Ecco perchè in una squadra dovrebbero esserci entrambi gli elementi (E' la mia teoria calcistica secondo la quale una nazionale italo-tedesca non avrebbe rivali nel mondo. Altro che Brasile.) E' solo che, da disordinato naturale, odio essere quello che controlla d'aver messo i calzini nella valigia. Mi sembra contronatura.Rileggendo il paragrafo precedente, peraltro, mi accorgo che può risultare fuorviante. Che cosa sto cercando di dirvi? Che sono un disordinato deluso di essere tale, e invidioso dell'ordine? Un ordinato impossibilitato ad esercitare a causa dell'insita natura entropica del mondo? Tento di tessere le lodi del disordine adulando scioccamente i meriti dell'ordine? Un "elogio della follia" in sedicesimo? Il contrario di quanto ho detto finora? Forse sto cercando solo di dirvi che si, un breve hiatus è d'uopo (-"Eh?" -" Vado in vacanza.." -"Ahhnn..") e che ne ho davvero bisogno.Ma forse non avevo bisogno di torturarvi costringendovi a leggere tutto quanto. Specialmente, se bastava dirvi che, in fondo, un breve hiatus è d'uopo. (-"Eh?"-"E mò basta, però..eh!") A presto, dunque. Ps: Non dimenticatemi. Vi voglio bene, tutti. <Modalità paraculo: Off>