Pink Floyd

Grande Raccolta Musicale Sulla Band Inglese Pink Floyd

 

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WAITING FOR THE WORMS

The Wall


Ooooh you cannot reach me now 
Ooooh no matter how you try 
Goodbye cruel world it's over 
Walk on by 

Sitting in a bunker here behind my wall 
Waiting for the worms to come 
In perfect isolation here behind my wall 
Waiting for the worms to come 
Waiting to cut out the deadwood 
Waiting to clean up the city 
Waiting to follow the worms 
Waiting to put on a black shirt 
Waiting to weed out the weaklings 
Waiting to smash in their windows 
And kick in their doors 
Waiting for the final solution 
To strengthen the strain 
Waiting to follow the worms 
Waiting to turn on the showers v And fire the ovens 
Waiting for the queers and the coons 
And the reds and the Jews 
Waiting to follow the worms 
Would you like to see Britannia 
Rule again my friend 
All you have to do is follow the worms 
Would you like to send our coloured cousins 
Home again my friend 
All you need to do is follow the worms. 

 

 

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Echoes: Storia completa dei Pink Floyd, Glenn Povey

Post n°19 pubblicato il 10 Febbraio 2010 da veronicawaters_1995

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Glenn Povey
Echoes: Storia completa dei Pink Floyd 
(Giunti, 368 pagine, 39 euro)

Echoes: Storia completa dei Pink FloydGlenn Povey 

Solo i rockologi britannici, si direbbe, sono capaci di tanto. Per compilare, verificare, aggiornare questo suo diario “day by day” dei Pink Floyd, che arricchisce e completa un precedente lavoro scritto in coppia con Ian Russell (“Pink Floyd - Un sogno in technicolor”, Giunti, 1998), Glenn Povey ha trascorso parte della sua vita a spulciare archivi in biblioteca, a recuperare articoli di giornali, a intervistare musicisti, promoter ed editori di riviste, a collezionare locandine e poster di concerti (molti dei quali arricchiscono l’eccellente corredo iconografico del volume): anche perché, come sottolinea lui stesso con malcelato orgoglio nell’introduzione, la maggior parte del materiale è stata raccolta sul campo in epoca pre Internet, senza la comodità (e le insidie) di un pc e di una connessione elettronica con il mondo esterno. In “Echoes” i Floyd tacciono, al loro posto parlano date, luoghi e scalette. Povey annota con maniacale impegno non solo ogni esibizione di cui è venuto a conoscenza ma anche ogni seduta di registrazione, partecipazione a programma radiofonico o televisivo, pubblicazione discografica, comunicato stampa o cerimonia pubblica a cui almeno uno dei membri della band abbia presenziato, inquadrando la cronologia pazientemente ricostruita in una serie di utili capitoli introduttivi che danno senso e contesto alla storia. Nel farlo si avventura anche nel quasi ignoto, scovando tracce di Geoff Mott & the Mottoes (unico concerto confermato, l’11 marzo 1962 a una festa di ballo) e degli altri gruppi giovanili di Syd Barrett (gli Hollerin’ Blues, i Those Without), di David Gilmour (i Ramblers, i Jokers Wild), e di Waters, Mason e Wright (i Meggadeaths, gli Screaming Abdabs o più semplicemente Abdabs), nonché dei Leonard’s Lodgers, degli Spectrum Five e dei Tea Set che anticipano di poco la nascita a Londra dei Pink Floyd. Ci si spolvera la memoria anche sui primi concerti italiani del gruppo (giovedì 18 e venerdì 19 aprile 1968 al Piper di Roma), scorrendo un’agenda inizialmente frenetica e poi sempre più diradata che parte dalle sale da ballo e dai pub di Cambridge per approdare al circuito dei college e dei club inglesi e di lì ai teatri, alle arene e agli stadi di tutto il mondo. Si arriva fino agli ultimi tour di Gilmour e Waters, e non bastasse c’è anche una dettagliatissima discografia che include promo radiofonici e acetati. L’avrete capito: “Echoes” è un “reference book” imprescindibile per i fan dei Floyd, e colloca Povey su un piano simile a quello che Mark Lewisohn occupa nella pubblicistica dedicata ai Beatles. E’ anche graficamente accattivante, ricco, colorato, elegante e vale sicuramente i 39 euro richiesti: speriamo solo che in sede di ristampa venga corretto il brutto refuso in quarta di copertina, che data il concerto del Live 8 al 2007.

 

 
 
 
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Data di creazione: 03/02/2010
 

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MATILDA MOTHER

 

http://www.hokafloyd.com/Agifs2/PFh05.gif

There was a king who ruled the land 
His Majesty was in command 
with silver eyes the scarlet eagle 
showered silver on the people 

Oh mother tell me more 
Why'd you have to leave me there 
hanging in my infant chair 
waiting 
You only have to read the lines 
they're scribbled in black and everything shines 

Across the stream with wooden shoes 
bells to tell the king the news 
a thousand misty riders climb up 
higher once upon a time 

Wandering and dreaming 
the words had different meanings 
yes they did 

For all the time spent in that view 
the doll's house darkness' old perfume 
and fairy-stories held me high 
on clouds of sunlight floating by 

Oh mother tell me more

 

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