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Nickname: veronicawaters_1995
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Sesso: F Età: 28 Prov: LO |
WAITING FOR THE WORMS
Ooooh you cannot reach me now
Ooooh no matter how you try
Goodbye cruel world it's over
Walk on by
Sitting in a bunker here behind my wall
Waiting for the worms to come
In perfect isolation here behind my wall
Waiting for the worms to come
Waiting to cut out the deadwood
Waiting to clean up the city
Waiting to follow the worms
Waiting to put on a black shirt
Waiting to weed out the weaklings
Waiting to smash in their windows
And kick in their doors
Waiting for the final solution
To strengthen the strain
Waiting to follow the worms
Waiting to turn on the showers v And fire the ovens
Waiting for the queers and the coons
And the reds and the Jews
Waiting to follow the worms
Would you like to see Britannia
Rule again my friend
All you have to do is follow the worms
Would you like to send our coloured cousins
Home again my friend
All you need to do is follow the worms.
« Syd Barrett Mojo Marzo 2010 | MTV Pink Floyd Story STASERA » |
Post n°19 pubblicato il 10 Febbraio 2010 da veronicawaters_1995
Glenn Povey Echoes: Storia completa dei Pink Floyd, Glenn Povey Solo i rockologi britannici, si direbbe, sono capaci di tanto. Per compilare, verificare, aggiornare questo suo diario “day by day” dei Pink Floyd, che arricchisce e completa un precedente lavoro scritto in coppia con Ian Russell (“Pink Floyd - Un sogno in technicolor”, Giunti, 1998), Glenn Povey ha trascorso parte della sua vita a spulciare archivi in biblioteca, a recuperare articoli di giornali, a intervistare musicisti, promoter ed editori di riviste, a collezionare locandine e poster di concerti (molti dei quali arricchiscono l’eccellente corredo iconografico del volume): anche perché, come sottolinea lui stesso con malcelato orgoglio nell’introduzione, la maggior parte del materiale è stata raccolta sul campo in epoca pre Internet, senza la comodità (e le insidie) di un pc e di una connessione elettronica con il mondo esterno. In “Echoes” i Floyd tacciono, al loro posto parlano date, luoghi e scalette. Povey annota con maniacale impegno non solo ogni esibizione di cui è venuto a conoscenza ma anche ogni seduta di registrazione, partecipazione a programma radiofonico o televisivo, pubblicazione discografica, comunicato stampa o cerimonia pubblica a cui almeno uno dei membri della band abbia presenziato, inquadrando la cronologia pazientemente ricostruita in una serie di utili capitoli introduttivi che danno senso e contesto alla storia. Nel farlo si avventura anche nel quasi ignoto, scovando tracce di Geoff Mott & the Mottoes (unico concerto confermato, l’11 marzo 1962 a una festa di ballo) e degli altri gruppi giovanili di Syd Barrett (gli Hollerin’ Blues, i Those Without), di David Gilmour (i Ramblers, i Jokers Wild), e di Waters, Mason e Wright (i Meggadeaths, gli Screaming Abdabs o più semplicemente Abdabs), nonché dei Leonard’s Lodgers, degli Spectrum Five e dei Tea Set che anticipano di poco la nascita a Londra dei Pink Floyd. Ci si spolvera la memoria anche sui primi concerti italiani del gruppo (giovedì 18 e venerdì 19 aprile 1968 al Piper di Roma), scorrendo un’agenda inizialmente frenetica e poi sempre più diradata che parte dalle sale da ballo e dai pub di Cambridge per approdare al circuito dei college e dei club inglesi e di lì ai teatri, alle arene e agli stadi di tutto il mondo. Si arriva fino agli ultimi tour di Gilmour e Waters, e non bastasse c’è anche una dettagliatissima discografia che include promo radiofonici e acetati. L’avrete capito: “Echoes” è un “reference book” imprescindibile per i fan dei Floyd, e colloca Povey su un piano simile a quello che Mark Lewisohn occupa nella pubblicistica dedicata ai Beatles. E’ anche graficamente accattivante, ricco, colorato, elegante e vale sicuramente i 39 euro richiesti: speriamo solo che in sede di ristampa venga corretto il brutto refuso in quarta di copertina, che data il concerto del Live 8 al 2007.
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MATILDA MOTHER
There was a king who ruled the land
His Majesty was in command
with silver eyes the scarlet eagle
showered silver on the people
Oh mother tell me more
Why'd you have to leave me there
hanging in my infant chair
waiting
You only have to read the lines
they're scribbled in black and everything shines
Across the stream with wooden shoes
bells to tell the king the news
a thousand misty riders climb up
higher once upon a time
Wandering and dreaming
the words had different meanings
yes they did
For all the time spent in that view
the doll's house darkness' old perfume
and fairy-stories held me high
on clouds of sunlight floating by
Oh mother tell me more
Inviato da: claudio67cb
il 09/05/2010 alle 20:40
Inviato da: veronicawaters_1995
il 28/03/2010 alle 18:37
Inviato da: sanguemisto84
il 28/03/2010 alle 15:24
Inviato da: veronicawaters_1995
il 10/02/2010 alle 10:53
Inviato da: sanguemisto84
il 09/02/2010 alle 20:49