Falesie della mente

Non c’è niente da fare : la stragrande maggioranza dei politici predica bene e razzola male, molto male anzi, malissimo!! E se qualcuno volesse aggiornare il vocabolario della lingua Italiana con nuovi termini, oppure perfezionarlo aggiungendo rinnovati frasari,  dovrebbe certamente partire da questa innovativa ed attuale similitudine : ipocrita uguale politico!

Per quale motivo tanta gente, oggigiorno, la pensa in questo modo, provando profonda disaffezione verso i politici ed il loro ambiente, che sembra esser divenuto una vera e propria casta? Semplice, semplicissimo : la gente NON NE PUO’ PIU’ di adoperarsi in sacrifici, vivere situazioni restrittive o tirare la carretta sino alla fine mese tra mille difficoltà se poi chi è preposto a legiferare per il bene comune pensa invece solo al proprio tornaconto, vivendo nel lusso e nei privilegi ingiustificati di qualsiasi tipo.

La situazione ha decisamente dell’incredibile e del paradossale ormai : non sono bastate le infinite discussioni dei mesi passati riguardanti alcuni di questi privilegi insopportabili dei quali i nostri politici godono, non sono stati sufficienti tutti i dibattiti televisivi sull’argomento, il clamore dei media e, da ultimo, l’incredibile successo della raccolta di firme attuata da Beppe Grillo nel V-Day dello scorso 8 Settembre. No !

Qualsiasi politico interpellato a riguardo della situazione, si mostra favorevole ad un ipotetico cambiamento, addirittura sembra quasi indignato dalla situazione sproporzionata che esiste in rapporto alla gente comune; si dice pronto a modificare la situazione, volenteroso nell’eliminare gli sprechi. Eppure son solo parole parole parole, come nella famosissima canzone di Mina ed Alberto Lupo.

Diamo qualche numero : la Camera dei deputati che nel 2006 “ci era” costata circa 981 milioni di Euro, quest’anno ne costerà più di 1.010 milioni di Euro, con un aumento pari al 3,11% : il doppio della cifra dichiarata dell’inflazione.

Non basta. Nel 2008, stando alle previsioni del bilancio triennale, queste spese, che comprendono i benefits, gli stipendi, gli affitti, le case, i viaggi, i privilegi e tutto quanto concerne il mantenimento di questi “illustri” parlamentari, portaborse ed aiutanti vari, cresceranno ancora! Eh già, spese in aumento, con prospettiva di sfondamento della cifra record mai raggiunta prima d’ora pari a 1.074 milioni di Euro,  e tutto ciò dopo l’oceano di belle parole spese per contenere l’irritazione popolare.

Ci avevano promesso tagli alle indennità, cosa che stando alla politica degli annunci è già stata attuata un sacco di volte, ma che nella realtà non ha mai trovato riscontro. E’ tutto falso: la politica costerà il 2,77 per cento in più, ovvero un punto abbondante oltre l'inflazione. I vitalizi saliranno al 2,93 per cento in più. Per non dire delle retribuzioni del personale. Avete presente la denuncia dell'Espresso sulle buste paga dei dipendenti delle Camere? La scandalosa scoperta che un barbiere del Senato può arrivare a 133 mila euro lordi l'anno e cioè 36 mila euro più del Lord Chamberlain della monarchia inglese? Che un ragioniere della Camera può arrivare a 238 mila, cioè circa ventimila euro più dell'appannaggio del presidente della Repubblica? Bene: stando al bilancio di Montecitorio, il monte-paghe del personale costerà nell'anno in corso il 3,73 per cento in più. Oltre il doppio dell'inflazione.

E noi, gente comune, siamo qui a fare i conti con il costante aumento del carburante, col rincaro del pane, col rialzo dei prezzi della pasta, con il “trust” delle grandi compagnie che concordano un cartello per trarne ancora più vantaggio. Adesso ci manca solo che i politici, già di per sé intoccabili (e non si sa il perché…) su questi maledettissimi privilegi, possano disporre anche della sorte e della gestione dei giudici e degli eventuali procedimenti che li riguardassero….ma dove stiamo andando a finire? Io sono veramente stufo di tutte queste ingiustizie e modi di vivere, dobbiamo fare qualcosa in tal senso perché è ora di cambiare registro! Ben venga Beppe Grillo tanto per cominciare e dare un giusto impulso.