Falesie della mente

Ieri, Domenica 4 Novembre 2007, è stata una giornata molto piena ed intensa, soprattutto per gli operatori di mercato delle società del calcio che conta, quello vero dei Dilettanti a 7.

Centinaia di persone si aggiravano per gli stand del Crown Plaza Grand Hotel Palace and Super Resort di Milano “Albicocca”, tutti immersi nel frastuono caotico di telefoni che trillano, del brusio di chi parla forsennatamente al cellulare, dei campanelli che suonano qua e là. Uomini in doppio petto sfolgorante si aggirano per i corridoi, tutti con valigette ventiquattr’ore ricolme di documenti; hostess incantevoli e mozzafiato intrattengono gli ospiti nella hall tra sorrisi smalianti e tanta voglia di mettersi in mostra, mentre giornalisti e fotografi corrono a destra ed a manca per cercare di aggiudicarsi uno scoop od una notizia fresca. Si sa, tutti vorrebbero fare affari ed uscire rafforzati da una campagnia trasferimenti “pallonara”, ma non sempre ci si può riuscire.

Noi, come team Or.Villese Calcio, stiamo cercando di muoverci con i piendi di piombo, mentre illustri società molto quotate ci richiedono i nostri pezzi migliori. E’ difficile resistere alle sirene del denaro, anche perché di soldi in cassa ce ne sono veramente pochi, solo qualche spicciolo e, per di più, stampato dal “Monopoli” dei fratelli Parker. Però l’intento reale, dice il presidente, è quello di trattenere tutti i nostri gioielli; anzi, si vorrebbe rafforzare la rosa con qualche innesto importante, gente che possa farci fare il famoso salto di qualità. Mi fido del presidente, una persona sanguigna e dalla faccia pulita, uno che nel mondo dei marpioni del calcio si sa ancora far rispettare in quanto uomo tutto d’un pezzo. A dire il vero, qualche settimana fa gli ho richiesto uno sforzo per cercare di acquistare un calciatore che farebbe al caso nostro ma, dopo il colloquio informale nel suo gigantesco studio ricolmo di piante e fiori, mi è stato fatto capire che l’obbiettivo è difficilissimo, in quanto conteso da più società, il che, inevitabilmente, fa lievitare il suo prezzo di mercato.

A questo punto mi sono messo il cuore in pace, con umana rassegnazione; dopo tutto è lui il capo della baracca, ed io cercherò di stimolare al meglio gli uomini di cui dispongo, per perseguire gli obbiettivi della società. Certo che, dopo la sconfitta di sabato, quel giocatore avrebbe proprio fatto al caso nostro, e che diamine!

All’improvviso, ieri verso le 14, ricevo una telefonata dal presidente in persona : è al settimo cielo e fatica a parlare : “Mister…mister…venga, subito…corra qui a Milano…è fatta…il bomber spicca il volo!!!”. Non faccio in tempo a riagganciare il telefono che già mi imbestialisco di brutto : ma come?? Già abbiamo difficoltà nella rosa della squadra e lui va a vendermi il bomber, per un pugno di monetine di cioccolato…quelle dell’albero di Natale??

Non lo sopporto. Prendo l’auto e mi catapulto al Crown Plaza per dirgliene quattro, pronto anche alle eventuali dimissioni, mica voglio farmi prendere per il culo, io.

Entro nella faraonica hall e mi trovo davanti ad una raffica di flash dei fotografi. Non riesco a vedere un tubo e i giornalisti mi strattonano, chiedendomi di ogni.

Riesco a fatica ad arrivare davanti al nostro box : esce il presidente che mi saluta con un sorriso a quarantadue denti. Mi guarda e mi dice :

“Mister, le ho fatto uno scherzetto…non vendiamo nessuno! Invece è fatta, abbiamo preso lui, l’unico ed insuperabile, il Me…”

Lo interrompo ed urlo repentinamente “Messi!! Leo Messi…Oh mamma mia…”

“Macchè Messi, mister”, riprende lui “stavo dicendo il Meraviglioso Ka…”

ed in preda all’eccitazione lo interrompo di nuovo gridando “Kakà…oh santo cielo, Kakà…presidente lei è un grande presidente…”

Ma lui scuote la testa e continua “ma noooo, mister! Cosa ha capito? Il Kaiser de E…”

“Emerson???” ribatto io, chiedendo delicatamente per non fare altre gaff.

“Ma no no no, mister…mi lasci parlare! De Espana volevo dire : il grande, el majico, el bomber, l’insuperabile Emilio BUITRE el Guizzo”.

Seguono scene di tripudio e festa, ci abbracciamo e, pienamente soddisfatto, corro verso la sala stampa per la presentazione ufficiale. Non c’è ancora la firma sul contratto ma, il suo procuratore, ci ha rassicurato circa la volontà del campione.

Ed ecco le foto di rito : sopra la potete vedere in anteprima mondiale; il mister Signo insieme al bomber “El Buitre” Guizzo. La nostra squadra può sorridere : siamo pronti al salto di qualità!