Falesie della mente

Questa volta non sono molto d’accordo con le tue parole. Per prima cosa il rettore dell’università invitando il Papa proprio all’inaugurazione dell’anno accademico ha fatto un atto di provocazione: lui almeno dovrebbe conoscere bene la sua università fatta da scienziati che hanno una visione diametralmente opposta a quella del Papa, soprattutto di questo. Sapeva che c’era una parte che non era d’accordo. Secondo, nell’ateneo non ci sono solo studenti cattolici e non cattolici: ci sono anche studenti di molte altre fedi e per questo non mi sembra corretto nei loro confronti. Il Papa avrebbe potuto tenere la sua lezione in mille altre occasioni ma non proprio il giorno dell’inaugurazione del nuovo anno accademico dove tutti devono sentirsi liberi di partecipare. In un’altra occasione ci sarebbe potuto essere il confronto con i professori e gli studenti, ma in un momento istituzionale come quello non ci sarebbe stato modo di dialogare. Non ci vedo nessun tipo di intolleranza o rifiuto al dialogo visto che il Papa ha e avrà altre sedi per esprimere la sua opinione, per dire quello che doveva dire. Secondo me non era il giorno giusto ma la colpa è del rettore. Non è neanche una contestazione a prescindere perché i “contestatori” sanno quali sono le idee di questo Papa, non si può essere ipocriti e passarci sopra. Aspetto contestazioni...Ciaoooo!

Non sono d'accordo. L'occasione era davvero propizia, tanto che ricorreva l'anniversario della fondazione dell'ateneo oltre che l'apertura dell'anno accademico. L'università de La Sapienza è stata voluta anche da esponenti ecclesiali a suo tempo, pertanto ritengo l'invito del magnifico rettore una scelta sensata, magari propagandistica, ma assolutamente di buon gusto. E' chiaro che sia i docenti quanto gli studenti sono un insieme eterogeneo, per cui c'è chi la pensa in un modo e chi in u altro. Quando sono stato studente e, in aula magna, veniva a tenere un incontro o una lezione qualche professore di idee manifestatamente diverse dalle mie, personalmente non ho mai contestato nulla in alcuna occasione, nè ho occupato aule per indurre l'invitato a declinare l'invito. Secondo me questa è la radice dell'intolleranza, bella e buona, e non lo dico perchè trattasi del Papa. Gravissimo è il fatto che sia accaduta in un ateneo e, per di più, prestigioso come quello de La Sapienza. Come già detto nel post, credo siano tutti d'accordo sul fatto che l'Università debba essere IL luogo dell'apertura mentale, del dialogo, dell'accoglienza verso chiunque voglia apprendere e confrontarsi con gli altri. Ebbene, in questa occasione è accaduto l'esatto contrario! E sia chiaro : avrei scritto le stesse medesime cose se fosse accaduto questo fatto anche a Berlusconi, a Bertinotti, al Dalai Lama oppure al presidente degli Stati Uniti; è una questione civica e culturale. Infine, provo disgusto verso l'accanimento e la pretesa umana del voler conoscere tutto ed essere omniscente : non sarà mai possibile, perchè siamo essere umani imperfetti e limitati. Dunque la scienza faccia la sua parte per aiutare l'uomo a vivere sempre meglio, e lasci invece alle religioni, qualunque esse siano, il compito di portare un vero giovamento spirituale all'essere umano; circa quest'ultime, poi, ognuno sceglierà in coscienza ciò che sente. Il vero laico è colui che, democraticamente, guarda dall'alto un'avvenimento e lo analizza secondo il suo pensiero, restando nel contempo aperto al dialogo anche con chi la pensa in modo diametralmente opposto al suo. Ti auguro una bellissima serata, ciaooooo

Ma anche io da studente non ho mai contestato chi la pensasse diversamente, ho sempre seguito i discorsi di professori le cui idee erano diverse dalle mie. Se fossi stata una studente de La Sapienza non sarei stata tra quelli che occupavano le aule, non piacciono neanche a me queste cose. Mi sarei limitata a esprimere le mie opinioni a bassa voce. Infatti in un discorso ufficiale e di apertura dell’anno accademico, in un’università importante come quella non ci sarebbe stato modo di dialogare o di confrontarsi. Forse gli studenti hanno un po’ troppo alzato i toni e questo gli ha fatti cadere nel torto. Sui metodi di contestazione sbagliati sono d’accordo anch’io. Ma il magnifico rettore doveva ascoltare almeno i professori, che non sono di certo gli ultimi arrivati. E’ anche questa una questione di rispetto delle minoranze, ma sembra che non erano poi così in pochi alla fine. Sicuramente il rettore si è fatto una bella pubblicità ma ha scatenato un bel caos. Poteva benissimo evitarlo, come ho già detto, scegliendo un altro momento, più consono all’occasione. Buona giornataaa!

Resto della mia idea : è un atto di grave anti-democrazia. Buonissima giornata, ciaoooo :-))

secondo me è in ogni caso una sconfitta del buon senso e della libertà d'opinione. holà amigo!

Carissimo Cico, grazie per il tuo passaggio quì. In sintesi, la penso esattamente come quanto tu hai scritto; la libertà d'opinione deve sempre essere garantita. Ciaooooo

Ciao Privilege, come stai? E' passato un po' di tempo,sono stata presa ma ora eccomi quà. Son sincera,a me non interessa moltissimo la questione,però credo che dovremmo vivere in un paese veramente laico. L'Italia,a mio modo di vedere,è tutto forchè questo. Quindi in linea generale concordo con quanto hai scritto. Buona giornata bello, ciao ciao

Ciaoooo carissima :-))) Eh già, è passato un sacco di tempo. Concordo sul concetto di paese veramente laico, che dovrebbe significare davvero libero e rispettoso. Ti auguro una bellissima nuova settimana, ciaoooo

CIAOOOOOO MITICO SIGNO... you're always the best :-)))

Ciaoooo miticissimo INGE :-))) Rieccoti quì come commentatore "resident" del mio blogghettino. E' sempre un piacere leggere i tuoi commenti e, quando possibile, scambiare opinioni. Buonissima settimana, ciaooooo