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Post n°5 pubblicato il 01 Luglio 2010 da jezabel75
30/09/2007
Appartenere a qualcuno, esserne posseduti, significa distruggersi. Ora lo so. Avevi ragione tu:” Io e te ci ameremo disperatamente e ci faremo male”. Mi scorri nelle vene, sei entrato in circolo fin dal primo istante…una lenta ed inesorabile droga che mi ha reso serva della tua ombra. Sì, tu sei un’ombra. Il fantasma di te stesso. Non ci sei adesso, non c’eri prima e non ci sarai mai. Perché tu scappi. Scappi da te stesso, dal mondo intero ma non riuscirai mai a scappare da me. Perché ti amo. Nonostante tutto. Nonostante tutti. Ritornerai perché non ti basteranno più le tue manie, le tue ossessioni effimere, assetato di luce. Perché quegli attimi di eternità valgono una vita intera. La mia e la tua. E te ne andrai di nuovo perché ti nutri di dannazioni e ti eclissi nelle tenebre. Non sono riuscita a ridipingere il tuo mondo di apparenze, a far spuntare l’arcobaleno in quel fango. Speravo di cancellare il desolante squallore che ti opprime e regalarti la libertà. Ma tu sai. Hai sempre saputo, fin dal primo istante. Ti ho persino pregato di insegnami ad ignorare quelle emozioni, come fai tu. A soffocarle, a fingere per lasciarle scivolare via. O affondo insieme a te o vivo. Ho scelto di vivere. Vivo per me stessa e per chi mi ama e mi amerà. Con l’anima ed il corpo, senza smettere un solo istante. Vivo per essere finalmente libera. L’amore non è un crimine. Non puoi combattere contro di lui, come sei abituato a fare tutti i giorni. Alla fine sei e rimarrai solo, se non inizi a guardare oltre. Solo, tra gli allori. Solo, tra mille persone. Apri gli occhi, senza di me, ma fallo finché sei ancora in tempo. Odio non avere mai avuto altra scelta che amarti disperatamente. Ti odio per quanto ti ho amato, perché attraverso te cercavo di amare me stessa. Perché questo è il solo modo con cui tu sai legarti. Tu soffochi. Tu distruggi. Te stesso. La tua vita. Respira. Guardati. Fermati. Io e te siamo uguali. Stesso bisogno d’amore, con la differenza che io ho accettato di farmi amare per salvarmi ed invece tu l’hai rinnegato. E con me hai rinnegato te stesso. Ti sto sputando fuori, finalmente. Eri dentro di me. Nelle ossa. Nelle vene. La mia carne viva sanguina di te. Ma è un salasso necessario. Mi purifico. Mi salvo. Stavolta, senza di te. E' dal quel giorno che ho iniziato a vivere.... |
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Veleggio come un'ombra
nel sonno del giorno
e senza sapere
mi riconosco come tanti
schierata su un altare
per essere mangiata da chissà chi.
Io penso che l'inferno
sia illuminato di queste stesse
strane lampadine.
Vogliono cibarsi della mia pena
perché la loro forse
non s'addormenta mai.
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